Impariamo da Obama

Perché esultiamo per l’elezione di Obama? Perché è una sferzata motivazionale. Perché è la prova che volere è potere. Anche se tutto sembra giocarti contro. Perché, come ha detto Nelson Mandela, un altro uomo cui molti si ispirano, “la sua vittoria ha dimostrato come nessuno al mondo deve avere paura di sognare”.
Loro, Obama e Mandela, hanno trasformato i loro sogni in realtà. E tu, che sogni hai? Li hai ancora, o li hai persi per strada, sotterrandoli sotto il tran tran quotidiano, perché pensi che tanto non ce la farai mai? Rimarranno per sempre sulle nuvole, o hai un progetto chiaro per calarli nella tua vita?

Life Coach

Informazioni su Mario Furlan

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione e crescita personale all'università Bicocca di Milano. Ha scritto vari best-seller motivazionali, tra cui "Risveglia il campione in te!", "Tu puoi!" e "Felici per sempre". E' stato eletto "miglior life coach italiano" dall'Associazione Italiana Coach. E' noto anche come creatore del Wilding, l'autodifesa istintiva, e dei City Angels. www.mariofurlan.com

2 risposte a “Impariamo da Obama

  1. i sogni anche se nascosti per lungo tempo rimangono nel nostro intimo, si colorano e mutano come i sentimenti e le emozioni che ci pervadono…per me esistono! e non potrei farne a meno di sentirmi ogni giorno un po’ cenerentola, un po’ pollicino…sono sogni spesso consolatori, ad occhi aperti…mi consentono di sperare e di sentirmi creativa, costruisco qualcosa di illusorio per trovarvi l’energia, la gioia…peccato però che spesso la realtà di ogni giorno è una muraglia insormontabile. Quello che vorrei imparare a gestire al meglio è la paura che il sogno resterà tale e non sarò stata in grado di giungere alla meta…piu’ che una paura è un incubo che di tanto in tanto mi assale.

  2. spero che lei abbia ragione,ma in qualsiasi so sò solo che anche se non avessero ragione mi danno un immediato senso di felicità e di speranza..grazie di questi consigli
    iuo spero che isogni continuino sempre altrimenti sarebbe una tristezza vivere solo nel mondo reale

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