Angelo e Gilda, il coraggio di reagire

Cosmos (cosimocolletta@gmail.com) mi scrive, polemicamente: E’ facile a parlare di ottimismo quando si ha il vento in poppa! Molte realtà di malattia, povertà etc non sempre hanno via di uscita… Proprio perchè conosco molto bene queste realtà attraverso l’associazione di volontariato da me fondata, i City Angels (www.cityangels.it), so che per uscire da situazioni difficili piangersi addosso, lamentarsi, imprecare contro la malasorte e contro il mondo intero non serve a nulla, se non a sentirsi ancora peggio.
Ti porto gli esempi di due miei amici carissimi: Angelo Starineri e Gilda Paolillo. Entrambi di Milano, la mia città. Angelo è stato per molti anni un clochard. Dormiva in piazzale Cadorna, davanti alla stazione ferroviaria. Poi, un giorno, ha preso una decisione: non ce la faccio più di questa vita, voglio cambiare a tutti i costi. Si è messo a bussare alle porte delle Istituzioni, dei servizi sociali, delle associazioni umanitarie. Alla fine ha trovato un lavoro e una casa. E in questi giorni sarà un televisione, su Rai2, a raccontare la sua storia. E a spiegare che non ci si deve mai arrendere. Nemmeno nelle situazioni più drammatiche. Come quella di Gilda. Era una bella ragazza piena di vita, volontaria dei City Angels e agente di polizia. Un’ischemia cerebrale l’ha paralizzata dal mento ingiù. E da quattro anni è relegata in un letto. Ha pensato a farla finita. Ma poi ha deciso di vivere con la minor sofferenza possibile, e con la maggiore gioia possibile. Trascorre le sue giornate leggendo, ascoltando musica, dettando poesie a sua madre. E ora è lei a rincuorare gli altri. Loro la compatiscono, lei li sgrida: bisogna reagire, non possiamo piangerci addosso! Oggi mi ha mandato un sms di auguri per l’anno nuovo: Mai arrendersi, la vita va vissuta fino in fondo, nella gioia e nel dolore. Impariamo da Angelo. E da lei.