Prenditela solo per le cose importanti

Vale (forse) la pena di prendersela soltanto per le cose davvero importanti. Ma spesso ci arrabbiamo, ci abbattiamo, soffriamo per sciocchezze. Per cose che al momento sembrano gravi, ma che presto ci appaiono per quello che sono: inezie. Come un contrattempo, uno sgarbo, una multa. Chiediamoci: tra sei mesi me ne importerà ancora qualcosa di questo problema? Se la risposta è sì e intanto mi sto rodendo il fegato, poniamoci una seconda domanda: perché aspettare così tanto? Perché non smettere di starci male subito, adesso?

Life Coach

Informazioni su Mario Furlan

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione e crescita personale all'università Bicocca di Milano. Ha scritto vari best-seller motivazionali, tra cui "Risveglia il campione in te!", "Tu puoi!" e "Felici per sempre". E' stato eletto "miglior life coach italiano" dall'Associazione Italiana Coach. E' noto anche come creatore del Wilding, l'autodifesa istintiva, e dei City Angels. www.mariofurlan.com

6 risposte a “Prenditela solo per le cose importanti

  1. No che non vale la pena!! Ma come si fa a smettere di starci male subito? Quando si vive un periodo decisamente no come fai a distinguere cosa è importante da cosa lo è meno? Dove si attingono le energie per rivedere il bicchiere mezzo pieno invece che totalmente vuoto?
    Hai 1.000 ragioni ma se hai una vita abbastanza monotona, tipo casa-lavoro-figli, quando tutte e tre fanno acqua e non passa giorno che accade qualcosa, piccola o grande che sia, ma raramente esilarante, come si fa a uscire da questo tunnel? Le ferie le ho consumate tutte in ospedale per assistere mio figlio che si è rotto una gamba giocando su un tappeto elastico, la ripresa è lenta, la scuola nonostante tanti sforzi e successi ottenuti non ha reputato valido promuoverlo ma sospenderlo…, con lo sforzo e lo smacco si è debilitato ulteriormente e ora sta male per altre cose, il padre, mio marito sragiona a ogni piè sospinto pretendendo da me e dal figlio dispciplina come nella sua ex caserma ma non dimostra mai un briciolo di coerenza e logica e soprattutto non capisce cosa siano i sentimenti e le emozioni (lui non ne ha o le reprime), sarà certamente più pratico e svelto ma a stargli accando ci consuma lentamente come candele, il lavoro: “so tutti bravi” a vendere fumo che gli viene strapagato e chi si fa il mazzo resta li a guardare (io naturalmente sono tra quelli che guardano ormai dal 1995). Quale è la via di uscita? Non ditemi che devo avere pazienza, ne ho da vendere, anche se onestamente forse è più rassegnazione che pazienza, ma tutto ha un limite ed io non sono più capace di vedere dritto davanti a me, c’è solo nebbia, così ridotta come discerno la cosa importante da quella banale? Si accavallano tutte insieme e il nodo che si è generato necessita solo di un grosso paio di forbici.
    Il mio obiettivo che avevo focalizzato e parzialmente raggiunto è volato via come un aquilone, come si fa a prendersi tempo quando non se ne ha? Come si fa a staccare la spina se l’abbiamo inglobata? La via più semplice sarebbe mollare tutto, ma non è da me io sono combattiva e coerente, quindi trovandomi in difficoltà reale, quale è la strada per districare questo guazzabuglio? Chiedo lumi a Lei e ad altri lettori, vi prego solamente di non essere retorici, poichè so che sulla sommità del pulpito ci si può salire tutti ma solo alcuni hanno il diritto e le capacità per farlo, la teoria la so (almeno una parte credo di saperla), vorrei lumi sulla pratica. Grazie di cuore FP.

  2. Ciao Mario! Ho seguito un tuo corso, mi hai cambiato la vita! E ora non mi perdo nessuno dei tuoi consigli, qui e su Metro! Grazie di esistere!

  3. D’accordissimo con quanto scrivi sul tuo blog, trovo che sia un condensato e un’elaborazione di quanto si trova sul tuo libro Risveglia il campione in te!, che ho divorato in un baleno

  4. giusto!!!!!!…………io a mio maLGRADO CERCO SEMPRE DI FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DANDOCI IL GIUSTO PESO , COME DICI TU IN EFFETTI!!!!!! X ME CIò KE è PIù IMPORTANTE SN I SENTIMENTI , IL MODO IN CUI CI SENTIAMO AMATI!!!!!!! ED è PER QUESTO ….CHE UNA PERSONA COME ME, SEMPRE SOLARE, SORRIDENTE ………STA X SPEGNERSI POCO A POCO !! PERCHè SUO MARITO STA DIVENTANDO L UOMO INVISIBILE!!!!! TRA IL SUO LAVORO, IL MIO E I SUOI MILLE HOBBY……..NN C è MAI X ME !! IL SESSO??? KE ME NE FACCIO DI UN UOMO KE VIENE DA ME SOLO X QUELLO???????? LO VEDO CON OCCHI DIVERSI ADESSO , QUASI COME UN ESTRANEO E MI DOMANDO?? MA COSA CI FACCIO IO QUI??? NE HO PARLATO MILLE E MILLE VOLTE CON LUI ,MA è STATO TUTTO VANO , INUTILE! ADESSO BASTA , VOGLIO ESSERE AMATA COME MERITO !!!!!

  5. Condivido appieno quanto scrive Francesca!
    la retorica è tanto bella ma la frustrazione di una vita monotona e senza vie d’uscita ti fa infuocare per una precedenza “non ricevuta”, peril fatto che non trovi parcheggio perchè gli altri si sistemano male e occupano spazio prezioso, per qualsiasi banalità che dimostri quanto “tu” non hai il rispetto che invece solitamente dai agli altri!! Frustrazione, rabbia repressa che trova la sua valvola di sfogo nell’incavolarti per tutte le banalità che ti succedono, che ti ostacolano nell’adempimento della tua vita banale e insoddisfacente.
    O ti incavoli tante volte per piccole cose o accumuli e poi… scoppi ma non so con quali conseguenze.
    Non invidio praticamente nessuno tranne – forse – chi può permettersi di non comportarsi così: sicuramente vive meglio di me.

  6. A volte è difficile riuscire a vedere, non dico il lato positivo, ma almeno quello meno negativo. Certo è che con il passare degli anni le cose cambiano e magari, magari, quello che è un periodo di sofferenza si rivela come una specie di preparazione per apprezzare di più un prossimo futuro positivo. Essere stato parecchio stressato nel passato mi permette adesso di apprezzare di più l’essere rilassato. E’ un pò come dire che a volte quello che adesso ci sembra una montagna tra cinque anni ci sembrerà un topolino. Sperando che sia così perchè tra cinque anni staremo meglio. 🙂

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