Perchè aspettare a non soffrire più?

I dispiaceri non mancano mai. Ma quelli davvero gravi, serie, per cui vale la pena di patirci sono una minoranza. Per la maggior parte si tratta di cose piccole: che siano disavventure, infortuni, fastidi, contrattempi , disappunti o delusioni. Al momento ci fanno soffrire o infuriare, ma presto vengono dimenticate.
Non vale la pena di affliggersi per quisquilie. Al prossimo dispiacere prova a chiederti: mi farà ancora soffrire tra un anno? Tra sei mesi? Tra un mese? Tra una settimana? Se la risposta è no la domanda successiva è: Perché aspettare? Non conviene tornare a sorridere subito, adesso?

Life Coach

Informazioni su Mario Furlan

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione e crescita personale all'università Bicocca di Milano. Ha scritto vari best-seller motivazionali, tra cui "Risveglia il campione in te!", "Tu puoi!" e "Felici per sempre". E' stato eletto "miglior life coach italiano" dall'Associazione Italiana Coach. E' noto anche come creatore del Wilding, l'autodifesa istintiva, e dei City Angels. www.mariofurlan.com

3 risposte a “Perchè aspettare a non soffrire più?

  1. E se la risposta alle domande che hai posto fosse un “si” senza indecisioni? Cosa fare se sai benissimo che fra un anno ci starai male tanto quanto ci stai adesso?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *