Vacanze: il momento giusto per ricaricarti. Nella testa.

Arrivano le vacanze: un momento di riposo o di divertimento. Ti suggerisco di utilizzarle anche come momento di ricarica. Fisica, ma soprattutto psicologica. Un momento in cui fare il punto della tua vita. Lontano dal tuo solito ambiente, al mare o in montagna, ti riuscirà meglio. Perché potrai valutare le cose con più distacco. E analizzare cosa sta funzionando e cosa no.
Passa in rassegna i tuoi obiettivi: quali hai raggiunto e perché? Quali non hai raggiunto e perché? Presi dalla frenesia quotidiana ce ne dimentichiamo. Le ferie sono il momento giusto per rivederli con calma. Capire se sei sulla strada giusta. E riprendere in mano il tuo destino. Buone vacanze!

Decidi con la pancia. E con il cuore

Le decisioni vengono spesso prese non in base a ragionamenti razionali, bensì sull’onda dell’emotività. Tutti, ad esempio, sappiamo che fumare fa male. Eppure molti continuano a farlo. Perché la nicotina trasmette loro sensazioni piacevoli.
Chi smette di fumare lo fa non perché ha finalmente capito che le sigarette uccidono, ma perché non gli danno più il piacere di prima. O perché si sente stupido. O perché ha paura di ammalarsi. E’ una scelta emotiva.
Qualunque scelta importante deve fare leva sulle emozini. Non puoi decidere di percorrere una nuova strada se non sei motivato. E la motivazione non la senti nella testa. Ma in pancia. E nel cuore. Come quando sei innamorato. E faresti di tutto per stare con la persona amata.

Tieni famiglia e lavoro separati

Molti sul lavoro si lamentano della vita familiare, e in famiglia si lamentano del lavoro. E’ da vigliacchi: serve parlare con chi c’entra, e con chi può aiutarci a risolvere il problema. Non con chi ne è estraneo. Ma noi uomini siamo pavidi: abbiamo paura di affrontare le questioni. Preferiamo lagnarci anziché tirarci su le maniche. Inoltre amiamo sfogarci, e avere la sensazione che gli altri ci capiscano.
Ma spesso i colleghi non hanno voglia di ascoltare i nostri problemi, se non per farci pettegolezzi. E lamentarci del lavoro in famiglia potrebbe seminare tensione tra i nostri cari. Meglio tenere gli ambiti separati. A meno che non abbiamo un partner che, ascoltando i nostri problemi, possa consigliarci bene e non preoccuparsi: cosa piuttosto rara. O dei colleghi veramente amici: cosa ancora più rara.

Se oggi fosse il tuo ultimo giorno

Al mattino, davanti allo specchio, chiediti: “Se questo fosse l’ultimo giorno della mia vita, avrei voglia di fare ciò che sto facendo oggi?” Se per troppi giorni consecutivi la risposta è No significa che devi cambiare qualcosa. Che non sei sulla strada giusta.
Gli anni volano, ci ritroviamo vecchi in un attimo. Per questo vale la pena di vivere al massimo ogni giorno. Facendo ciò che piace. Puntando a realizzare i propri sogni. Davanti alla consapevolezza che la morte incombe le nostre paure – di non farcela, di fare figuracce, di sbagliare – si dissolvono. Lasciando soltanto ciò che è davvero importante: seguire il nostro cuore.