Cosa conta veramente nella tua vita?

Quali sono le cose più importanti nella tua vita? Probabilmente la tua risposta è “la mia famiglia”, o “i miei figli”, o “le persone che amo”. Altra domanda: stai dimostrando che è davvero così? Non sono le parole, bensì le azioni a dirci la verità. Per capire cosa vale veramente nella vita di qualcuno tieni d’occhio due cose: il suo calendario. E il suo libretto degli assegni.
Quanto tempo e quanti soldi dedichi a chi ami? Certo, ti serve tempo per lavorare. Certo, devi investire nel tuo lavoro. Ma non lavori forse per la tua famiglia, o per costruirtela un domani? Fai che sia l’amore a guidare le tue scelte. Solo così ti porteranno alla felicità.

Non pretendere di avere sempre ragione

Cosa succede quando pretendi di avere ragione a tutti i costi? Succede che si litiga. Perché due ego si scontrano. E nessuno dei due vuole cedere. Nemmeno se si rende conto che ha torto marcio. Perché diventa una questione di orgoglio. Si arriva così al muro contro muro, alla guerra di posizione.
Difendi le tue idee, ma senza giungere alla lite. Se capisci che l’altro è cocciuto lascia perdere. Cambia argomento. Anche se hai ragione. Perché con la forza della tua ragione rischieresti di mortificare l’altro. Solo le persone molto intelligenti e umili ammettono di avere torto. Le altre, sconfitte, ti diventano nemiche. Ne vale la pena?

Elogio dei sogni

Ci dicono che dobbiamo essere realistici, concreti, con i piedi per terra. Giusto: chi ha la testa nelle nuvole non combina nulla. Ma anche chi non si innalza oltre il proprio quotidiano non combina nulla. Perché per creare cose che non esistono ancora bisogna essere capaci di sognare. Di immaginare. Di progettare. E poi di realizzare.
Chiunque abbia dato vita a qualcosa di nuovo, di grande, di bello ha iniziato vedendola nella mente. E nel cuore. Poi si è dato da fare per rivestirlo di concretezza. Serve essere pratici. Ma serve anche essere capaci di volare sulle ali della fantasia. Per poi planare a terra, elaborare un progetto e trasformare il sogno in realtà..

Quando usare le mail. E quando no.

Non usare la mail per comunicazioni delicate, in cui rischi di urtare la suscettibilità del ricevente. Perché la posta elettronica è uno strumento freddo, asettico. E’ difficile trasmettere emozioni con la sola parola scritta; e anche gli emoticon servono a poco. Si rischiano incomprensioni, diverbi, litigi. Meglio, in questo caso, parlarsi al telefono; parlarsi aiuta a capirsi meglio, la voce trasmette lo stato d’animo. E se la situazione è particolarmente critica meglio incontrarsi di persona; guardarsi negli occhi, e utilizzare il linguaggio del corpo per comunicare, aiuta a scongiurare equivoci e fraintendimenti e a rinsaldare il rapporto.