Sei di quelli che tirano a campare?

Molti non sanno cosa fare della propria vita. Tirano a campare. Senza obiettivi chiari, traguardi definiti. Vanno avanti per forza d’inerzia. Sul lavoro. Nella relazione di coppia. Nella vita di tutti i giorni. Spesso non sono soddisfatti. Ma temono il cambiamento. Preferiscono ristagnare in una situazione frustrante piuttosto che cambiare. Perché cambiare è rischiare. Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova..
Ma se non cerchi di migliorare, di crescere, di andare avanti – nel campo professionale, familiare, spirituale – andrai indietro. E’ come stare fermi in un fiume in piena: se non nuoti controcorrente, la corrente ti trascina via. Inoltre se tu non decidi per te stesso, saranno altri a decidere per te. E non è detto che decidano nel tuo interesse. Comunque tu la giri, conviene darsi una mossa!

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Informazioni su Mario Furlan

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione e crescita personale all'università Bicocca di Milano. Ha scritto vari best-seller motivazionali, tra cui "Risveglia il campione in te!", "Tu puoi!" e "Felici per sempre". E' stato eletto "miglior life coach italiano" dall'Associazione Italiana Coach. E' noto anche come creatore del Wilding, l'autodifesa istintiva, e dei City Angels. www.mariofurlan.com

5 risposte a “Sei di quelli che tirano a campare?

  1. Bello lo che hai scritto, Mario. Sono d’accordo si deve avere il coraggio di cambiare, ogni volta che si fa, è l’Universo stesso a donarti una vita nuova, sicuramente migliore sempre. Superare noi stessi sempre o fare almeno un passo in avanti per un giorno riuscire a saltare, quel giorno fatto di fede e lavoro con noi stessi, sarebbe quello che molti dicono “Che fortuna che hai avuto”, “Sembra un miracolo..”, è solo un dono dall’ Universo per avere avuto finalmente il coraggio a saltare e avere fede in che tutto andrà bene.

  2. “sono i singoli che evolvono le masse” ( questa è mia personale convinzione )!

    l’italiano per natura è scettico e non vuole prendersi rischi, è convinto di sapere sempre tutto e di più di altri, non è pioniere e non vuole cambiare il suo orizzonte ( vedi numero abnorme di dipendenti pubblici…)
    pensare che è grazie ai pionieri del passato e del presente che il mondo e l’umanità si evolve. E’ anche vero che in Italia se hai un’idea innovativa oppure un progetto e lo presenti a qualcuno, il numero di porte sbattute in faccia non si conta…forse per questo la gente rinuncia a fare innovazione e sicuramente per questo va all’estero….
    Quanti cervelli sono e stanno uscendo dall’Italia?
    per rispondere alla domanda No io sono un pioniere e i miei progetti e brevetti li porto avanti nonostante le difficoltà, non aspetto e non vivo da spettatore ma da protagonista o meglio da pioniere, sono sicuro che da qualche parte c’è una scoperta che mi aspetta

    ps.: il sito sarà on line fra due settimane circa.

    ciao!

  3. obiettivi quale? la famiglia? con la mentalita’ delle ragazze che sono materialiste che amano prima i soldi e se c’e tempo amano te?ristagnare ma come fare visto quello che sta succedendo in italia , si sopravive anziche’ vivere , non sono pessimista ma realista a fine mese non ci arrivo tasse spese , aspetta e da tanto che non mi compro qualcosa per me, non c’e la faccio , come posso fare un regalo alla mia fidanzata , allora il pensiero? il bello che il pensiero rimane solo pensiero.fare la spesa non ne parliamo poca roba tanti soldi…..disel , bollo e questo mi viene a dire devi migliorare in che ? si e sicuri solo quando hai il portafoglio pieno e la carta che fa scintille .ciao

  4. Si chiama sopravvivenza. Se ci soffermassimo sulle cose che non vanno, le agende degli psicologi non avrebbero più pagine per gli appuntamenti. LA PRECARIETA’ è un mostro che divora il futuro, possibile che non si riesca a combatterla?

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