Tutti, prima o poi, cadiamo. Ma non tutti ci risolleviamo allo stesso modo, e nello stesso tempo. Ed è ciò che fa la differenza.
C’è chi cade e si risolleva dopo molto tempo. A volte senza più riprendersi completamente. E chi, invece, ha la forza d’animo di tirarsi su.
E’ normale avere periodi di abbattimento, scoraggiamento, depressione. Per un rovescio sul lavoro; un problema familiare; un lutto. Tutti ci buttiamo giù. Ma non tutti ci tiriamo su.
Per non restare a terra, pensa a lungo termine. In prospettiva. Oggi ti senti distrutto. Ma tra sei mesi, un anno… la vita andrà avanti. Quello che oggi sembra la fine del mondo, domani potrebbe apparirti come la fine del tuo vecchio mondo. E l’inizio di uno nuovo.
A patto che tu superi il momento di scoramento. E pensa a ciò che puoi fare, non a ciò che non puoi più fare. Pensaci… e poi agisci!
Ogni giorno su Facebook i consigli del life coach Mario Furlan!
Egregio Mario Furlan, dipende anche dall’età! Chi ha subìto una (o più) grave avversità quando è “di una certa” età, di tempo per davanti a sé non ne ha mica tanto (altro che un “lungo termine”)!
Questo è inevitabilmente un’ulteriore ragione per non riuscire a riprendersi completamente.
Tanti anziani, nanche troppo vecchi, decidono di farla finita proprio per la consapevolezza dell’assenza di ogni possibile prospettiva futura e della nullità di aiuti che il nostro governo concede a chi si trova in queste situazioni.
La società moderna, frenetica ed egoista, è anch’essa responsabile. Occorrerebbero sia una politica di sostegno ai VERI bisognosi, sia una nuova cultura della vita familiare, in primis, e poi anche “sociale”. Sarebbe bello avere una sua opinione in proposito. Grazie.
Certo, Luca. Quanti più rovesci hai subito, e quanto più anziano (soprattutto mentalmente) sei, tanto più diventa difficile risollevarti. Proprio per questo, se ci riesci sei ancora più ammirevole!