Mario Furlan, life coach – La frase delle vittime, e quella dei vincitori

"Risveglia il campione in te!", best-seller del life coach Mario Furlan

“Risveglia il campione in te!”, best-seller del life coach Mario Furlan

“Ma io, cosa ci posso fare se…”
Molti pronunciano, con regolarità, questa frase. Di fronte ad un problema la ripetono come un mantra: Ma io, cosa ci posso fare se succede questo e quest’altro?
Loro non ci possono fare assolutamente nulla: sono delle povere vittime. E se ti azzardi a suggerire loro una soluzione, rispondono: “Le ho già provate tutte”. Anche se non hanno provato proprio nulla: quella frase è soltanto un alibi per la loro inazione. E se gli suggerisci di provare qualcos’altro, sospirano: “Non posso, perché…”
Con loro, insomma, è una battaglia persa.
Per fortuna non tutti sono così. Ci sono anche quelli che, davanti ad un problema, si chiedono “E io, cosa posso fare per risolverlo?” E così facendo spesso lo risolvono davvero. Ottengono risultati. Sono dei vincitori, persone di successo.
Il mondo si divide in due. Ci sono quelli che, davanti ai problemi, alzano le mani. E  quelli che, invece, le mani le usano per rimboccarsi le maniche.

Ogni giorno su Facebook  i consigli del life coach e motivatore Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!

Mario Furlan, life coach – Così ragiona un terrorista

Stephan Balliet, il terrorista nazista che ha ucciso due ebrei

Stephan Balliet, il terrorista nazista che ha ucciso due ebrei davanti alla sinagoga di Halle

“Dava sempre tutta la colpa agli altri”: così il padre di Stephan Balliet, il terrorista nazista che ha ucciso due ebrei a Halle, descrive suo figlio. Convinto che i suoi problemi, professionali e sentimentali, non dipendessero da lui, ma dagli altri: i genitori, i parenti, gli amici, le donne, la società. Balliet era altresì convinto che i problemi della sua Germania fossero il risultato di un complotto dei poteri forti e occulti: ebrei, massoni, banchieri, giornalisti, industriali. E anche degli stranieri, in primis dei musulmani. Ci mancavano solo i marziani e i venusiani, in questo singolare elenco!
Questa è la tipica psicologia del perdente. Del fallito. Dello sfigato. Che non ha il coraggio di guardare in faccia la realtà, e si inventa mille alibi. Caratterizza, spesso, i terroristi: non soltanto nazisti, ma anche jihadisti e di qualsiasi ideologia.
Non facciamo come loro. Non diamo la colpa delle nostre rogne agli altri. Ma assumiamocene la responsabilità. Anche se non diventeremo mai assassini come Balliet, potremmo diventare alienati come lui. Cioè alieni, lontani dalla realtà. E quindi, inevitabilmente, incapaci di affrontarla.

Ogni giorno su Facebook  i consigli del life coach e motivatore Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!

Oncologia estetica: come vivere meglio il disagio

Estetica oncologica: una parrucca aiuta a vivere meglio il disagio

Oncologia estetica: le parrucche Farcaphair aiutano a vivere meglio il disagio

Oncologia estetica: uniti per vivere meglio il disagio

L’otto e il nove novembre 2019 si terrà a Roma il primo Congresso Nazionale di Estetica Oncologica, frutto di un progetto di BBWay, Salute e Benessere, Società Italiana di Medicina Odontoiatria e Chirurgia Estetica. L’appuntamento è presso l’Istituto ISSR di via Nomentana 56.
L’evento prevede la partecipazione di tutti i docenti, i discenti, gli studiosi, i ricercatori ed i professionisti italiani che si impegnano quotidianamente a sostegno di una migliore qualità della vita nei pazienti affetti da patologie oncologiche.

Oncologia estetica: il pensiero dei presidenti Prof. Enrico Oliva e Prof. Massimo Rambotti

“Pensiamo che sia un fermo dovere per tutti riservare particolare attenzione ai pazienti oncologici. E siamo altrettanto convinti che i risultati migliori possano essere raggiunti solo attraverso il confronto fra le specifiche e personali esperienze dei professionisti che operano nel campo”.
“Nel corso del Congresso definiremo i percorsi che riteniamo necessari per offrire al paziente non soltanto le più concrete possibilità di guarigione, ma soprattutto le migliori opportunità per elevare la qualità della vita e raggiungere il più soddisfacente equilibrio tra corpo, psiche ed anima”.
Numerose e profondamente differenziate le sessioni: Psico Oncologia, Conoscere il Tumore, Linfo-lipedema, Malattia tromboembolica e Flebologia. E poi Confrontarsi con il Tumore, Dermocosmetologia e Medicina estetica, Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, Odontoiatria estetica e riabilitativa.
A queste si aggiungeranno molteplici workshop: Nail Treatment, Microtatuaggio ricostruttivo del Complesso Areola Capezzolo, Hair Style e parrucche, Odontoiatria Olistica, Psico Oncologia, Linfedema dell’arto superiore ed inferiore post chirurgia oncologica.
Completeranno il quadro i seminari di Dietetica Innovativa, Pensiero Positivo per il benessere, Dermopigmentazione e Camouflage.

Oncologia estetica: le parrucche Farcaphair

Concluderà l’evento l’ “Oncologic Hair Fashion Show”, predisposto e curato dal designer Patrizio Faraci, amministratore delegato di Farcaphair (azienda italiana distributrice di parrucche e turbanti), ed il relatore Dr. Bruno Giusti, prezioso supporto in numerosi istituti ospedalieri italiani.
Le loro testimonianze ed i lori indirizzi di percorso offriranno un contributo essenziale per sostenere le persone affette da patologie oncologiche e per minimizzare una delle più serie conseguenze estetiche e psicologiche causate delle terapie anticancro: la perdita dei capelli.

Mario Furlan, life coach – Non scalare con qualcuno in spalla!

Lo scalatore non può salire con un altro sulle spalle!

Lo scalatore non può salire la montagna con un altro sulle spalle!

E’ giusto tendere la mano agli altri: se non credessi fermamente in questo principio, non avrei fondato, 25 anni fa, i City Angels. Ma proprio attraverso il volontariato e l’assistenza ho imparato che non devi caricarti gli altri sulle spalle. Perché, così facendo, non impareranno mai a camminare. E inoltre ti rallenteranno. Ti faranno inciampare. O, addirittura, ti schiacceranno con il loro peso. Pertanto finiresti con il fare del male sia a te, sia a loro.
Se dai la stampella a qualcuno, quella persona imparerà a zoppicare. Se gli spazzi via tutte le difficoltà, non riuscirà più ad affrontarle. Perché non si è allenato. E’ come andare in palestra: il muscolo cresce se lo sottoponi a stress. Altrimenti rimane così com’è. E negli anni rimpicciolisce.
Lo dice anche il proverbio: aiutati, che Dio t’aiuta. Tendi la mano, ma lascia che la prendano e che vengano verso di te. La vita è come una scalata in montagna. Puoi insegnare a scalare. Puoi donare l’attrezzatura. Ma, tranne che in casi estremi, non puoi scalare una montagna con qualcuno in spalla: sarebbe disastroso per entrambi, vi sfracellereste tutti e due!

Ogni giorno su Facebook  i consigli del life coach e motivatore Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!