
Il cantautore veneto Daniele Meneghin
Daniele Meneghin è un musicista e cantautore molto legato al suo Veneto. Vive vicino a Conegliano, terra di Prosecco; e durante questo periodo di lockdown riesce a trovare la pace facendo lunghe passeggiate da solo, in campagna. La butta sullo scherzo: “Sto passando queste settimane meglio di chi vive in una grande città, come a Milano!” Milano è la città scelta da Meneghin come sfondo di “Siamo Uomo”, il primo singolo che anticipa il suo album “Gesto atletico”, che uscirà in primavera.
“Siamo uomo, e non uomini, per sottolineare la distinzione tra uomo e animale. E’ una riflessione fatta attraverso una storia d’amore” spiega.
E perché il titolo “Gesto atletico” del tuo nuovo album?
“Perché mi piace il suono. E perché il gesto atletico è quello che fa la differenza nella performance sportiva, che si tratti di tennis, golf o calcio” dice. “In questo album ho esplorato mondi musicali a me nuovi. Grazie anche a Paolo Iafelice della Adesiva discografica: è un grande professionista, mi ha aiutato a trovare sonorità inedite. Abbiamo realizzato insieme 12 brani: 12 piccoli gesti atletici!”
Come definiresti la tua musica?
“E’ sicuramente pop, nella sua accezione più popolare. Sin da bambino – sono nato nel ’77 – ho assorbito i grandi cantautori degli anni Settanta-Ottanta: De Gregori, De André, Lucio Dalla e il quasi dimenticato Claudio Lolli. Degli anni Novanta, quelli della mia gioventù, salvo solo Franco Battiato. E parlando di musica internazionale adoro i Coldplay, Ben Harper e ovviamente coloro che hanno creato il pop: i Beatles”.
Usciranno altri singoli nei prossimi mesi?
“Sì, due. Uno ai primi di dicembre: si intitola “Ti vedo perplesso”. Mentre il secondo arriverà prima dell’uscita dell’album. Ma sai qual è la cosa per me più importante?”
Quale?
“Poter suonare dal vivo. Non sai quanto mi manca…”