Mario Furlan, life coach – Perché non puoi vincere in una discussione

Una discussione animata in Parlamento

Una discussione animata in Parlamento

Non puoi vincere una discussione. Puoi solo perderla.
La perdi se l’altro dimostra che stai sbagliando.
Ma la perdi anche se ti dimostri che lui sta sbagliando, e tu hai ragione.
Perché? Perché ti stai facendo un nemico.
Quasi nessuno è disposto a riconoscere che ha torto. Per una questione di ego, di orgoglio, di amor proprio. E’ sbagliato. Ma molti confondono l’avere sbagliato con l’essere sbagliati.
A tutti capita di sbagliare, ma nessuno è sbagliato. Però quanto coraggio e quanta forza d’animo ci vuole per dire, serenamente e apertamente, “Hai ragione, ho torto!”
Sono qualità che ben pochi, oggi, hanno. Sui social, nei dibattiti televisivi, ovunque ciascuno pretende di avere ragione a tutti i costi. Non cerca di capire il punto di vista dell’altro, ma solo di ridicolizzarlo. O di criminalizzarlo. Per dimostrare che l’interlocutore è o un farabutto, o un idiota. Lo vediamo quotidianamente: che si parli di vaccini, di Green pass, di immigrazione, di legalizzazione dell’eutanasia, di Legge Zan, di legalizzazione della cannabis o di altri temi al centro del dibattito, ci sono sempre due fronti contrapposti. Che si guardano in cagnesco. E nessuno dei due è disposto a riconoscere qualche bontà nelle opinioni altrui.
Il mio consiglio? Non comportarti da intollerante e da supponente. Ma sii abbastanza umile da cercare qualcosa di giusto, e di condivisibile, dove ti sembra che sia tutto sbagliato. E abbastanza coraggioso da riconoscere i tuoi errori.

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