Welfare e innovazione 4.0, l’esempio virtuoso di Paola Veglio

Paola Veglio, AD di Brovind

Paola Veglio, AD di Brovind

Il settore dell’automazione industriale in Italia è uno dei più all’avanguardia e tra i più futuribili. Dopo un annus horribilis con meno 4.970 milioni di euro di produzione ed export in forte contrazione, il 2021 segna un nuovo passo per il mercato, con una crescita pari a circa 6 mila milioni di euro, trainata soprattutto dal recupero delle esportazioni e della domanda interna.

Nel mondo dell’automazione opera a Cortemilia (CN) una realtà leader in Europa, Brovind Vibratori S.p.A, guidata da Paola Veglio, con la sua personale visione di leadership e organizzazione aziendale. Classe 1979, con studi al Politecnico di Torino in Ingegneria elettronica e una lunga gavetta prima di prendere le redini dell’azienda, la sua storia è lontana dallo stereotipo classico della donna in carriera, racchiude una forte determinazione e impegno per la comunità, per lo sviluppo dell’azienda e per l’affermazione personale, in un settore ancora poco avvezzo alle figure femminili.

Brovind con Paola alla guida ha intrapreso un cambio di passo, abbracciando un respiro internazionale, sfociato nell’apertura della filiale in Brasile e una di imminente inaugurazione negli Stati Uniti. L’azienda ha saputo attrarre nuovi talenti e conta un grande reparto di Ricerca e Sviluppo per progettare soluzioni innovative, personalizzate, capaci di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato.

Crediamo molto nelle persone e investiamo energie per la loro formazione. Collaboriamo con gli istituti tecnici e le università per accogliere e formare gli studenti, offrire loro un lavoro tecnico-specialistico e rendere Cortemilia, conosciuta soprattutto per l’enogastronomia e il turismo, un polo tecnologico attrattivo per le menti più brillanti”.

L’azienda è molto attiva anche a sostegno del welfare territoriale, attraverso un impegno quotidiano in supporto allo sport, all’istruzione, ai servizi e alla cultura.

Ci vuole coraggio a rimanere qui, in questo piccolo territorio di 2300 abitanti, tra mille difficoltà logistiche, ma noi ci crediamo e sosteniamo le persone che vogliono restare. Dare e creare valore sono indispensabili per tenere viva la comunità; in cambio riceviamo impegno, entusiasmo e partecipazione, linfa vitale per continuare a fare meglio e guardare con ottimismo al futuro.” conclude Paola Veglio.

 

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