Mario Furlan, life coach – La felicità dipende da noi

Sarò felice quando avrò quel lavoro. Quel partner. Quella casa. Quell’auto. Quel modello di smartphone. Così ci inganniamo. E ci condanniamo all’infelicità perenne. Perché una volta raggiunto un risultato agognato, ecco che dopo poco ci sembra poca cosa. E ci mettiamo alla ricerca di un altro. E poi di un altro.
L’equazione va invertita. Avrai ciò che desideri – quel lavoro, quella persona, quell’occasione – quando sarai felice. Se tu sei felice, ti poni in modo positivo nei confronti degli altri. Sei più ottimista, più fiducioso. Ti impegni di più, e con gioia. Così facendo accresci le tue possibilità di conseguire l’obiettivo desiderato. E il percorso che ti porta a raggiungere i tuoi obiettivi non sarà una marcia faticosa, ma un viaggio a cuore aperto verso la luce.

Mario Furlan, life coach – Noi creiamo la nostra realtà

Ciascuno crea la sua realtà. E si convince che sia l’unica realtà. Invece tutto dipende da cosa vuoi vedere, tra le infinite sfumature della realtà circostante.
Da ragazzo ero violento. Facevo casino,  allo stadio e nelle manifestazioni . E credevo di essere nel giusto. Pensavo di dovermi difendere dai nemici. E di far valere, in quel modo, i miei diritti. Imparai le arti marziali. Presi a fare bodybuilding. Avevo armi in casa. Dormivo con un nunchaku sotto il cuscino. Ed ero io a creare quella mia realtà paranoica.
Poi conobbi Alessandra. Mi disse “Non è vero che il mondo sia cattivo e violento. Sei tu che lo vedi tale.”  L’amore per lei mi aprì gli occhi. E capii che il mondo intorno a noi non è altro che è una riflessione del mondo dentro di noi.

 

Impariamo dai cani!

I cani ci possono insegnare molto. Ecco cosa. 1) A vivere nel momento. Noi ci roviniamo il presente pensando al passato o al futuro. Loro si godono il qui e ora. Quando corrono felici non si rovinano la giornata pensando “Hm, dovrei essere al lavoro!” 2) Ad andare fuori di testa ogni tanto. Avere qualche momento di follia positiva aiuta a sentirsi vivi. Come fanno i cani quando abbaiano, saltano e sembrano impazzire dalla gioia; 3) A non pretendere di risolvere i problemi degli altri. A volte basta ascoltare. E dare amore. Quando il tuo cane ti guarda e ti lecca la mano ti senti compreso e amato. Ed è quanto basta; 4) A non crogiolarti nel senso di colpa. Quando sgridi Fido, lui abbassa le orecchie, contrito. Ma dura poco. Basta che gli lanci un bastone e lui balza su a prenderlo, felice.

Ricevi ciò che dai

Le persone con più amici sono le più amichevoli. Quelle che ricevono più amore sono le più amorevoli. E quelle che ricevono più ostilità sono le più ostili. E’ una legge di natura: riceviamo ciò che diamo. E nella misura in cui diamo. E quindi prima di pretendere, o di chiedere, dobbiamo dare.
Il contadino non può chiedere al Padreterno di dargli  frutti se prima non semina e ara il campo. Il lavoratore non può chiedere l’aumento al capo se prima non gli dimostra di meritarlo. E’ il vecchio do ut des. Che non vale sono nel campo economico, materiale. Ma anche in quello dei sentimenti e delle emozioni.

Amati per essere amato

Vuoi essere apprezzato dagli altri? Comincia ad apprezzarti. Vuoi che ti amino? Comincia ad amarti. Perché gli altri amano chi ha un buon carattere. Chi è sereno, sicuro di sé, aperto, cordiale, disponibile. Persone così stanno bene con se stesse. Sono in pace con il proprio animo. E per questo stanno bene con gli altri. Chi, invece, non va d’accordo con il prossimo – per il suo carattere litigioso, polemico, ipercritico, ultrasospettoso, molto disposto a prendere e poco a dare – non sta bene nemmeno con se stesso. E’ una persona che vede il male dappertutto. Perché il male ce l’ha dentro.

La morte ci motiva

Morte e motivazione sembrano agli antipodi. Invece la morte può essere la più grande forza motivante che abbiamo in vita.
La consapevolezza che, anche se campi cent’anni, la vita è breve, ci aiuta a non perdere tempo. A non rimandare. A cogliere l’attimo. A vivere intensamente. Giorno per giorno. Sapendo che i nostri giorni finiranno.
Ci aiuta anche ad essere meno materialisti e più spirituali. Se in punto di morte hai rimpianti non sono certo perché non hai guadagnato abbastanza. Ma semmai perché non hai amato abbastanza. Perché non hai chiesto scusa a tuo padre. Perché non hai fatto pace con tuo fratello. Perché non hai detto al tuo partner quanto lo ami.
Allora sarà troppo tardi per rimediare. Anche domani potrebbe essere troppo tardi. Fallo oggi. Finché sei in tempo.

2012, la fine del mondo!

C’è chi, in determinate scadenze, pensa che il mondo finirà. L’anno mille è stato uno di quei momenti. Ora per alcuni quel tempo arriverà il 21 dicembre 2012.
Ovviamente si tratta di sciocchezze. Tuttavia se pensi che tra poco tutto finirà cambi il tuo modo di vedere le cose. E di agire.  Sei spinto a portare a termine velocemente ciò che pensi sia importante realizzare prima di morire. Così elabori una scala di priorità. Sfrutti meglio il tempo. E ti concentri su ciò che conta davvero: gli affetti, l’amore, la spiritualità.
Perché aspettare di arrivare agli sgoccioli della vita per farlo? Perché non cominciare da subito a vivere più intensamente, più pienamente e senza sprecare tempo? Comincia l’anno nuovo facendolo. E vedrai che il tuo 2012 sarà – in senso buono – la fine del mondo!

Butti spazzatura in casa tua?

Cosa faresti se qualcuno entrasse in casa tua e ti svuotasse un secchio di spazzatura nel bel mezzo del salotto? Lo cacceresti a calci. E faresti bene. Nessuno deve permettersi di sporcarti la casa. Ma forse tu stesso sporchi il luogo in cui abiti costantemente: il tuo corpo. E forse sporchi anche il luogo che dirige ogni tuo pensiero, ogni tua azione: il tuo cervello. Cosa butti nel tuo corpo? Mangi cibo sano? Fumi? Bevi? E, peggio ancora, cosa butti nella tua mente? Che pensieri ci infili? Quali emozioni? Cosa leggi? Cosa guardi? Di cosa parli? Di cose che ti aiutano, ti motivano, ti fanno migliorare, o di robaccia che ti deprime e ti spegne? Da quello che infili nel corpo dipende la tua salute fisica. E da ciò che metti nella testa, e nel cuore, dipende la tua felicità.

Sotto lo sterco c’è un diamante

Per diventare persone migliori non c’è bisogno di aggiungere qualcosa a ciò che già siamo, bensì di togliere ciò che non siamo. Immagina di essere un diamante. Ma che questo diamante sia ricoperto di sterco. E che per nascondere lo sterco e la sua puzza tu ci abbia passato sopra una mano di vernice, e ci abbia spruzzato su del profumo.
Negli anni ti sei abituato a questo stato di cose. E ti sei convinto che quello sei davvero tu. Ma non è così. Ci vuole coraggio a scrostare la vernice e ad affondare la mano nello sterco, fino ad arrivare alla gemma preziosa. Solo così, con forza d’animo e umiltà, potrai far risplendere il gioiello che sei.

Sognare conviene: ecco perchè

La maggior parte delle persone muore senza avere realizzato i suoi sogni. I motivi? 1) Si lasciano scoraggiare dagli altri; 2) Vengono scoraggiate dai fallimenti passati; 3) Sono abituate alla mediocrità; 4) Hanno perso la capacità di sognare.
In tutti questi casi la via d’uscita è una sola: credere in se stessi. Nella bellezza dei propri sogni. E nella capacità di realizzarli. Certo, ci saranno mille ostacoli lungo la strada. Mille fallimenti. Mille persone che cercheranno di dissuadere dal proseguire. A volte a fin di bene, altre per invidia. Sarà normale, in alcuni momenti, avere voglia di arrendersi. E di rifugiarsi nella mediocrità. Perché non comporta rischi. Ma il rischio più grande sta nel lasciarsi vivere nella mediocrità. Perché significa lasciarsi morire poco a poco. Avendo soffocato ciò che dà gioia: la capacità di sognare in grande. E di puntare in alto per cogliere i sogni.