Mario Furlan, life coach – Prima di tornare a casa

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach

Dopo una giornata di stress e tensione sul lavoro, molti di noi rincasano stanchi, nervosi, irritabili. Abbiamo dato il meglio di noi in ufficio, e serbiamo il peggio per quando entriamo in casa. Perché sappiamo che tanto i nostri familiari saranno disposti a perdonare i nostri scatti d’ira, le nostre risposte maleducate, la nostra scarsa voglia di parlare e di condividere.
Per questo ti consiglio di rilassarti prima di varcare la porta di casa. Puoi ascoltare musica durante il tragitto tra lavoro e casa; puoi telefonare a persone che ti mettono di buon umore; puoi fare una passeggiata. L’importante è che lasci le negatività fuori da quella porta. Lavori per portare a casa soldi per la famiglia; perché non portare a casa anche buonumore, serenità e un sorriso?

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels (www.cityangels.it) e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva. Ha fondato l’Alfacoaching, il coaching del benessere.  www.mariofurlan.com www.wildingdefense.com www.alfacoaching.org

Mario Furlan, life coach – I problemi? Meglio scriverli!

Mario Furlan, life coach, durante un corso di leadership e management

Mario Furlan, life coach, durante un corso di leadership e management

La nostra mente è una bestia strana: dimentica ciò che vogliamo ricordare, e ricorda ciò che vogliamo dimenticare. Si ricorda soprattutto le cose negative: problemi, dispiaceri, dolori. Che ci frullano in testa come mosche impazzite intorno a una luce accesa, fino ad ossessionarci.
Per questo consiglio di scrivere i nostri problemi. Leggendoli, li portiamo fuori da noi. Riusciamo a distaccarci da loro. Ad analizzarli con più freddezza. E magari a capire che, su dieci problemi, due sono sciocchezze per le quali non vale la pena di prendersela; cinque sono sfide che possono essere vinte; e tre sono cose più grandi di noi. Non riusciamo a risolverle, quindi tanto vale metterci una pietra su, e il cuore in pace.

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva. www.mariofurlan.com www.wildingdefense.com www.alfacoaching.org 

Mario Furlan, life coach – Le persone perfette

Mario Furlan, life coach, durante un suo corso di motivazione

Mario Furlan, life coach, durante un suo corso di motivazione

Le persone perfette sono quelle che non si arrabbiano. Non si deprimono. Non hanno vizi. Non hanno debolezze. Non hanno mancanze. E che non esistono.
Nessuno è perfetto. E pretendere la perfezione, negli altri o in noi stessi, è la massima espressione dell’imperfezione. Perché significa non avere capito nulla della natura umana.
Serve, invece, perdonare. Non accettare tutto passivamente; ma far notare amorevolmente gli errori, e poi passarci su. Sapendo che noi siamo i primi a commetterli. E se non ce ne rendiamo conto significa che stiamo commettendo un grave errore. Di supponenza.

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva.
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Mario Furlan, life coach – Non prenderla sul personale!

Mario Furlan, life coach

 

Abbiamo l’abitudine di metterci al centro di tutto. E quindi di prendere tutto personalmente. Il nostro interlocutore fa una strana smorfia? Pensiamo che ce l’abbia con noi. Invece ha soltanto prurito. Un  nostro amico di Facebook pubblica un post polemico? Crediamo che si riferisca a noi. Invece sta criticando qualcun altro.
E se qualcuno ce l’ha proprio con noi? Ci supera in autostrada e ci fa un gestaccio? Anche in quel caso non dobbiamo prendercela. Perché il suo comportamento è sintomo del suo disagio interiore. Delle emozioni negative che prova. E che si riversano su chi incontra. Non lasciamoci sporcare dalla spazzatura mentale degli altri. Lasciamo che ci scivoli addosso. Anche se prendono di mira proprio noi, stanno in realtà manifestando la loro negatività.

 

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva.

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Mario Furlan, life coach – Sgrida in privato, loda in pubblico

Mario Furlan, life coach

Rimprovera in privato, loda in pubblico: è la ricetta per aiutare le persone a dare il meglio di sé.
Sgridare serve, anche se è doloroso; ma fatto in pubblico diventa molto più doloroso. Perché al richiamo si aggiunge l’umiliazione. Che può ferire l’ego fino a demolirlo. O a far nascere rancore, odio, sentimenti di vendetta.
Lodare è alla base della motivazione, e lodare in pubblico ne accresce esponenzialmente gli effetti. Ci piace che tutti sappiano quanto siamo bravi, amiamo ricevere applausi, adoriamo avere il nostro momento di gloria. E siamo grati nei confronti di chi ce l’ha fatto vivere.

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva.

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Mario Furlan, life coach – Attento al “ma”!

Mario Furlan, life coach

“Mario si impegna, ma non è un mostro di intelligenza”. Oppure: “Mario non è un mostro di intelligenza, ma si impegna”. La differenza tra queste due frasi salta subito all’occhio. Nella prima Mario è un ritardato mentale; nella seconda non è brillantissimo, ma ce la può fare.
Le tre parole ma, però, tuttavia annullano ciò che le precede, lasciando nella mente dell’ascoltatore solo ciò che viene dopo. Quando pronunci il ma stai dicendo che finora hai addolcito la pillola amara; adesso viene la dura realtà. Quindi occhio a come usi questa parolina, gli effetti che produce potrebbero non essere quelli che desideri!

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva.

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Mario Furlan, life coach – Vuoi diventare importante? Ecco come!

Mario Furlan, life coach

Noi diventiamo importanti per gli altri quando li facciamo sentire importanti. Il nostro atteggiamento nei confronti degli altri è speculare: apprezziamo chi ci apprezza, non amiamo chi non ci ama.
Un modo tanto semplice quanto efficace per instaurare un buon rapporto con il nostro prossimo è prestargli attenzione. Bombardati come siamo da mille distrazioni, fatichiamo a concentrarci sulle nostre cose; figuriamoci su quelle altrui. Quindi un grande complimento che possiamo fare a un altro è dimostrare il nostro interesse nei suoi confronti. Come? Ascoltandolo con attenzione. Senza distrarci e senza interromperlo. E ricordando, agli incontri successivi, cosa ci ha detto.  Quando prestiamo attenzione a qualcuno, è come se gli dicessimo “Sei una persona che stimo, ascoltarti vale la pena”.

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Mario Furlan, life coach – Ecco come fare buona impressione

Vuoi fare buona impressione? Non parlare di te, di quanto sei bravo e intelligente: la faresti pessima. Parla, invece, degli altri. Dell’argomento che sta loro più a cuore: loro stessi. Ogni persona ha aspetti positivi e negativi; complimentati sinceramente per i loro aspetti positivi. Ed evita di criticarli apertamente per i loro difetti: la critica è come un boomerang, torna al mittente.
Non si tratta di piaggeria, bensì di aiutare gli altri a stare bene con se stessi. Riceviamo ciò che diamo. Dai critiche o arroganza? Riceverai altrettanto. Dai amicizia e amore? Ti torneranno indietro.

Mario Furlan, life coach – Come essere pronti a cogliere le opportunità

La vita presenta a ciascuno delle opportunità: quella persona, quella proposta di lavoro, quel corso di formazione  ci possono cambiare la vita. Ma spesso non le sappiamo cogliere. O perché non le vediamo. O perché non siamo pronti a coglierle. E così le colgono altri.
Anni fa ebbi una splendida offerta di lavoro. Andai al colloquio. Ma non ero sicuro di me stesso. E feci delle gaffe. Così mi scartarono. E presero un altro.
Non sappiamo quando la vita ci presenterà una nuova chance. Ma sappiamo che dobbiamo essere pronti. E credere in noi stessi. Perché attraiamo persone e opportunità a seconda di chi noi siamo. Gli uomini solari, positivi, assertivi sono quelli che hanno più chance. Perché piacciono di più. Quelli polemici,  lamentosi o impauriti, ahimé, non li vuole nessuno.

Mario Furlan, life coach – Chi più parla, meno dice

Chi più parla, meno dice. Le persone che parlano tanto sono quelle che dicono meno. Amano dare fiato alle corde vocali: sembra che ti debbano dire chissà che, invece ripetono le solite cose due, tre, quattro volte: di persona, e al telefono. E mentre loro vanno avanti a blaterare, tu ti scervelli a trovare un pretesto per tagliare la corda senza essere scortese.
Questi chiacchieroni sono perditempo. Di inconcludenti. Chi agisce non ha tanto tempo per parlare: preferisce fare. Invece costoro si perdono in chiacchiere. E, dal momento che chi parla tanto combina poco, si lamentano. O spettegolano. Provano gusto nel denigrare chi realizza più di loro, senza chiedersi il perché.
Il buon Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca. Per ascoltare il doppio di quanto parliamo. Peccato che non tutti se ne ricordino.