Mario Furlan, life coach – Il primo passo è il più difficile

Quando, da bambini, spingevamo la giostra per farla girare, all’inizio dovevamo sudare. Che fatica, mettersi a spingere per farla iniziare a muovere! Poi, lentamente, cigolando, prendeva velocità. E una volta che si era messa a girare, bastava darle qualche colpetto, ogni tanto, per farla proseguire nel movimento.
Anche quando iniziamo qualcosa di nuovo, all’inizio facciamo fatica. Perché dobbiamo vincere la nostra forza d’inerzia, la nostra pigrizia. Poi, una volta che iniziamo, prendiamo l’abbrivo. E tutto diventa più facile.
Il primo passo è il più difficile. Per questo tendiamo a rimandarlo. Ma una volta che cominciamo, la strada è in discesa.

Mario Furlan, life coach – Per ottenere devi rinunciare. Ma ne vale la pena.

Vuoi ottenere qualcosa? Devi rinunciare a qualcos’altro. Vuoi dimagrire? Devi rinunciare ai dolci. Vuoi raggiungere risultati nella professione? Devi rinunciare a perdere tempo. Vuoi una vita di coppia solida? Devi rinunciare ai flirt occasionali.
Rinunciare costa fatica. E’ più facile fare ciò che ci costa meno impegno, piuttosto che stringere i denti e dire di no a quello che ci allontana dalla strada prefissata. Ci vuole disciplina. Ci vuole carattere. E ci vuole una fortissima motivazione. Quella che ci aiuta a superare tentazioni e momenti difficili; quelli in cui ci sembra che i nostri sforzi siano stati inutili, e che tanto vale lasciar perdere e tornare a comportarci come prima. Ma alla lunga l’impegno costante paga. E col tempo, visti i risultati, non è più una rinuncia. Bensì un viatico per la felicità.

Mario Furlan, life coach – Batti il ferro finché è caldo!

Hai voglia di fare qualcosa di buono? Fallo subito. Finché il desiderio è caldo. Perché col tempo si raffredderà. Stiamo parlando di giorni. A volte di ore. Non di settimane, o di mesi. Basta poco perché un’aspirazione si cheti. E ci vuole molto per farla tornare.
Vuoi riprendere a fare sport? Inizia subito a fare qualcosa. Domani la voglia ti sarà passata. Vuoi lanciarti in una nuova impresa? Domani troverai mille scuse, mille giustificazioni per non provarci. Batti il ferro finché é caldo: solo così riuscirai, domani, a raccogliere i frutti del primo passo che hai mosso oggi.

Mario Furlan, life coach – Chi più parla, meno dice

Chi più parla, meno dice. Le persone che parlano tanto sono quelle che dicono meno. Amano dare fiato alle corde vocali: sembra che ti debbano dire chissà che, invece ripetono le solite cose due, tre, quattro volte: di persona, e al telefono. E mentre loro vanno avanti a blaterare, tu ti scervelli a trovare un pretesto per tagliare la corda senza essere scortese.
Questi chiacchieroni sono perditempo. Di inconcludenti. Chi agisce non ha tanto tempo per parlare: preferisce fare. Invece costoro si perdono in chiacchiere. E, dal momento che chi parla tanto combina poco, si lamentano. O spettegolano. Provano gusto nel denigrare chi realizza più di loro, senza chiedersi il perché.
Il buon Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca. Per ascoltare il doppio di quanto parliamo. Peccato che non tutti se ne ricordino.

Mario Furlan, life coach – Te la prendi con il mondo intero?

Negligenza, pigrizia e mancanza di disciplina sono i nemici che ci traviano dalla strada verso il raggiungimento dei nostri obiettivi. Ci poniamo un traguardo; sappiamo che dobbiamo fare certe cose per arrivarci; ma poi gettiamo la spugna. Un’amica si era proposta di andare in palestra due volte la settimana. Per un po’ l’ha fatto. Poi ha cominciato a inventarsi scuse: Sono stanca. Ho mal di testa. Il lavoro mi ha stressato. Ho il raffreddore.
Ci vogliono tenacia, costanza e forza di volontà per rispettare gli impegni, soprattutto quelli gravosi. Ma sono doti che nel tempo pagano un grande dividendo. Peccato che pochi le abbiano. E che molti preferiscano, anziché assumersi la responsabilità dei propri risultati, prendersela con il mondo intero per i propri insuccessi.

Mario Furlan, life coach – Vivi qui. E ora.

Una delle ragioni per cui siamo irrequieti e insoddisfatti è che non abbiamo ancora imparato a vivere nel qui e ora. Sul lavoro pensiamo a quando torneremo a casa; e non lavoriamo concentrati. A casa pensiamo ai problemi del lavoro, e non ci godiamo la famiglia. Lasciamo che la nostra mente torni al passato, per provare rimpianto o rimorso; oppure che voli nel futuro. Per fantasticare, o per provare paura su ciò che ci attende.
Così ci troviamo ovunque, tranne che nel luogo e nel momento dove dovremmo trovarci. Mentre vivere significa assaporare ogni momento. E lasciare che si sedimenti nel nostro animo. Per diventare un bel ricordo da conservare.

Mario Furlan, life coach – Il meglio è nemico del bene

Il meglio è nemico del bene. Lo sappiamo, ma a volte la ricerca della perfezione diventa un alibi per non agire. C’è qualcosa da fare, ma rimandiamo. O non facciamo. Perché non siamo ancora pronti; o perché non ci sono ancora tutte le condizioni favorevoli.
Sono balle. Potremmo cominciare da subito; ma abbiamo paura. Di non farcela. Di non essere all’altezza. Del giudizio altrui. Così la tiriamo per le lunghe. Posticipiamo. Spesso in eterno.
Le condizioni ideali non ci saranno mai. La fifa l’avremo sempre. L’unica soluzione è cominciare ad agire. Un passo alla volta. Più il compito ci appare maneggevole, più la paura cala. Pensiamo “Beh, così ce la posso fare”. E così ce la facciamo davvero.

Mario Furlan, life coach – Essere miope non conviene…

Per realizzare i tuoi obiettivi devi avere la vista lunga. Ed essere capace di rinunciare a un piccolo piacere oggi per ottenerne uno più grande domani.
Chi non combina nulla di buono di solito ha la vista corta. E’ miope. Antepone la soddisfazione immediata a quella posticipata. Preferisce l’uovo oggi alla gallina domani. E magari non sa nemmeno cosa farà domani. Come il tossicodipendente: la sua visuale arriva fino alla prossima dose. E non sa cosa farà dopo.
Vuoi ottenere un risultato domani? Devi fare un sacrificio oggi. Vuoi dimagrire? Devi metterti a dieta e andare in palestra. Vuoi disintossicarti i polmoni? Devi smettere di fumare. Vuoi laurearti? Devi studiare. Oggi stringi i denti. Ma domani la soddisfazione sarà tale da ripagarti di ogni sacrificio.

Mario Furlan, life coach – Lo spago della vita

Una mamma regala al suo bimbo uno spago. Gli dice: E’ lo spago della vita. Più lo tiri, più il tempo passerà veloce. Ti servirà per non vivere i momenti brutti: tirando lo spago, li supererai subito. Il piccolo inizia a tirare e si ritrova a scuola. Compiti in classe, interrogazioni, insufficienze: meglio andare oltre. Tira lo spago,e arrivano i primi amori. Lacrime, sofferenze, cuori infranti: preferisce non provare l’esperienza. Tira, ed eccolo al lavoro. Ed ecco i problemi col capo, con i colleghi, con lo stipendio che non basta mai… Altro tiro, ed è in una casa. Con moglie e figli. Che gli danno grattacapi. Continua a tirare, finché non si ritrova vecchio. Senza avere mai vissuto. Morale: ogni età ha i suoi problemi. Affrontali, e sappi gustarne le gioie.

Le stagioni della vita

La vita, come i campi, ha le sue stagioni. Non possiamo cambiarle. Ma possiamo cambiare il modo con cui le affrontiamo. Perché siamo i contadini della nostra sorte.
C’è la primavera, stagione delle opportunità e della semina. In estate dobbiamo proteggere le piantine dalle aggressioni esterne: siccità, solleone, insetti, parassiti. Così in autunno potremo avere un abbondante raccolto. Ma c’è poco tempo per festeggiare. Perché, prima o poi, arriva la gelata invernale. Il momento della crisi, dei problemi, delle delusioni. Ma, dopo il grande freddo, la primavera ritorna. Se sappiamo reagire, e continuare a credere in noi stessi e nella bellezza dei nostri sogni.