Sognare conviene: ecco perchè

La maggior parte delle persone muore senza avere realizzato i suoi sogni. I motivi? 1) Si lasciano scoraggiare dagli altri; 2) Vengono scoraggiate dai fallimenti passati; 3) Sono abituate alla mediocrità; 4) Hanno perso la capacità di sognare.
In tutti questi casi la via d’uscita è una sola: credere in se stessi. Nella bellezza dei propri sogni. E nella capacità di realizzarli. Certo, ci saranno mille ostacoli lungo la strada. Mille fallimenti. Mille persone che cercheranno di dissuadere dal proseguire. A volte a fin di bene, altre per invidia. Sarà normale, in alcuni momenti, avere voglia di arrendersi. E di rifugiarsi nella mediocrità. Perché non comporta rischi. Ma il rischio più grande sta nel lasciarsi vivere nella mediocrità. Perché significa lasciarsi morire poco a poco. Avendo soffocato ciò che dà gioia: la capacità di sognare in grande. E di puntare in alto per cogliere i sogni.

Sei un’ape o una mosca?

Posa una bottiglia lateralmente su un tavolo, con la base verso una sorgente di luce. Se ci sono dentro delle api, queste si accalcheranno tutte verso la luce, andando a cozzare contro la base. Anche se non riusciranno mai ad uscire da quella parte. Se invece ad essere intrappolate nella bottiglia sono delle mosche, queste voleranno in tutte le direzioni. Finché non troveranno la libertà.
Noi uomini siamo spesso come le api nella bottiglia. Ripetiamo sempre gli stessi errori. Senza rendercene conto. E non tentiamo nuove strade. Perché non le vediamo. O perché abbiamo paura di percorrerle. Qualcuno, invece, è come le mosche. Tenta e ritenta. Prova e riprova. Fino a quando non ottiene il risultato desiderato.
E tu chi sei, un’ape o una mosca?

 

I titoloni? Roba da deboli

Quando su un biglietto da visita leggo tante sigle altisonanti davanti a un nome – Dott., Prof, Cav, On., Sen., Comm. – mi viene da sorridere. E il titolare di quel biglietto mi fa, istintivamente, tenerezza. Perché dimostra di avere bisogno di rafforzare la sua immagine attraverso titoloni roboanti, qualifiche ridondanti, orpelli magniloquenti. E se avverti il bisogno di rafforzarti vuol dire che ti senti deboluccio.
Chi, al contrario, sa di valere non ha bisogno di usare titoli. Non dice “Sono il Dottor Mario Rossi”, ma “Sono Mario Rossi”. Sa di valere per quello che è. Non per la qualifica che ha. Le qualifiche le puoi perdere. Il valore rimane. Ed è la sola qualità che ti rende forte per davvero.