Workday, Inc. (NASDAQ: WDAY), fornitore leader di applicazioni cloud aziendali per la gestione finanziaria e delle risorse umane, ha recentemente incaricato IDC di condurre uno studio, i cui risultati sono consultabili in questo IDC InfoBrief. Lo studio mirava a indagare il sentiment circa l’automazione nella funzione HR e a supportare le organizzazioni nella loro transizione verso un futuro orientato ai risultati.
Il mondo HR si è evoluto notevolmente negli ultimi anni e non si limita più all’esecuzione di processi centrali come l’amministrazione, il reclutamento, l’assunzione o il licenziamento del personale e la valutazione delle performance dei dipendenti.
Oggi le Risorse Umane si concentrano principalmente sull’ottimizzazione dell’esperienza complessiva dei dipendenti, promuovendo diversità, equità ed inclusione, oltre che sulla formazione e la riqualificazione dei dipendenti, fornendo consulenza e reporting dettagliati, e sulla guida della comunicazione interna.
La sfida principale per i dipartimenti HR è che non riescono ad aumentare l’organico per far fronte a questi nuovi carichi di lavoro, oltre ad avere difficoltà a trovare il personale per svolgere le tradizionali attività HR. Ecco perché i leader HR considerano l’automazione essenziale nel supportare i propri dipartimenti, che sono sempre più impegnati ad affrontare le nuove sfide in modo efficace e spostare l’attenzione su attività che creino valore.
Aree chiave per l’automazione HR
Secondo l’InfoBrief, le aziende che desiderano abbracciare l’automazione delle Risorse Umane e la transizione verso un futuro orientato ai risultati devono concentrarsi su cinque aree chiave:
- Workforce Operations: garantire l’efficienza nell’amministrazione dei dipendenti, l’accuratezza delle buste paga, l’impiego dei dipendenti adeguati al momento e nel luogo giusti e una visione inclusiva dei lavoratori temporanei sono aree fondamentali, perlopiù caratterizzate da compiti ripetitivi. L’automazione può apportare miglioramenti notevoli in ciascuna di queste aree.
- Attraction & Retention: l’attraction è passata dall’identificazione e selezione dei candidati migliori alla semplice acquisizione di nuovi dipendenti in un mercato del lavoro sempre più ristretto. In un contesto HR orientato ai risultati, significa che le organizzazioni devono essere attrattive sul mercato, il processo di reclutamento deve essere snello e l’onboarding produttivo e rapido.
- Workforce Transformation: aiutare i dipendenti a crescere attraverso l’apprendimento e la formazione per soddisfare i nuovi requisiti richiesti dalle aziende. Questo processo dovrebbe essere guidato dalle competenze e dalle esperienze dei dipendenti, dalle posizioni aperte disponibili, dai lavori e dai progetti in corso, nonché dalla direzione in cui ciascun dipendente vorrebbe evolvere la propria carriera. Molte organizzazioni preferiscono riqualificare e migliorare le competenze dei propri dipendenti piuttosto che reclutare nuove risorse che abbiano le competenze desiderate.
- Measurement, Insights & Agility: la misurazione e gli insight sono fondamentali per l’HR, poiché consentono di migliorare sia l’efficacia sia la rilevanza della strategia aziendale. Le temute valutazioni delle performance dovrebbero trasformarsi da valutazioni annuali a un coaching continuo basato sui dati. Una rigida gerarchia dovrebbe essere abbattuta e sostituita da team inter-funzionali orientati ai risultati aziendali e al benessere del cliente. La gestione delle retribuzioni evolve da accordi individuali complessi a politiche retributive più chiare ed equamente applicate.
- Future-Proofing HR Department: l’AI diventa determinante per il monitoraggio delle metriche HR in tempo reale. Questa progressione richiede una collaborazione più stretta tra risorse umane, IT e altri dipartimenti per integrare perfettamente le tecnologie e consentire un’interpretazione efficace dei dati. In questo contesto è essenziale migliorare le competenze del team HR nell’analisi dei dati, nell’apprendimento automatico e nella tecnologia HR.