La felicità è nel viaggio

Pensiamo che saremo felici a un certo punto della vita. Quando avremo conseguito quel risultato. Quando avremo raggiunto quella posizione.
Ma non è così. La felicità non sta nell’arrivare alla stazione, ma nel viaggio. E chi vive felicemente riesce a provare piacere nelle piccole gioie di ogni giorno. Invece c’è è perennemente insoddisfatto. Perché muore dalla voglia di laurearsi. Di lavorare. Di mettere su famiglia. Di fare carriera. Di comprare la casa al mare. Di andare in pensione. E alla fine muore. Senza avere mai vissuto.

Come entrare in sintonia con gli altri

Caro Dott. Furlan,
nei colloqui di lavoro ad alcuni selezionatori piaccio, mentre ad altri penso di essere antipatico. C’è un modo per piacere a tutti?
Silvio, 25 anni

Caro Silvio,
ciascuno di noi è attratto da chi sente simile a sé. Ci piacciono le persone che condividono i nostri interessi, le nostre visioni, le nostre convinzioni, mentre non ci piace chi ci contraddice.
Come fai, in pochi minuti, a far capire a chi hai di fronte che tu gli sei simile? Puoi dirglielo a parole, ma penserà che sei un lecchino. Oppure puoi ricalcare il suo linguaggio del corpo, ma senza farti notare: è un modo più sottile per conquistarne la fiducia.
Vanno imitati:
1. i movimenti del corpo. Non dovrai scimmiottarlo pappagallescamente, del tipo lui si gratta l’orecchio e lo fai anche tu, bensì seguire indirettamente i suoi gesti. Lui tamburella con le dita? Tu con il piede. Lui si aggiusta la cravatta? Tu il colletto.
2. la voce. Potrai sintonizzarti sul suo volume e sulla sua velocità di parlata.

Rispecchiando gesti e voce del tuo interlocutore lui penserà di avere di fronte qualcuno che gli somiglia. E non potrà evitare di provare simpatia per te.