Mario Furlan, life coach – Le tre basi di qualunque rapporto

Mario Furlan è formatore e life coach

Il formatore e life coach Mario Furlan

Quali sono le cose imprescindibili affinché un rapporto, di coppia, di amicizia o professionale, possa funzionare e durare nel tempo?
Al primo posto metto la stabilità emotiva. Cioè la capacità di non avere repentini e violenti sbalzi d’umore. E’ difficile andare d’accordo con un lunatico. Con uno psicolabile. O anche con un fumantino. Perché non sai cosa ti aspetta. E le sorprese non saranno positive.
Naturalmente serve anche l’intelligenza. Soprattutto quella emotiva. Che riguarda il modo in cui ragioni, e la consapevolezza delle tue azioni. C’è chi non si rende conto di come si sta comportando: è un irresponsabile, e anche uno stupido…emotivo. Soprattutto se dà agli altri la colpa dei suoi fallimenti.
Fondamentale è poi il rapporto di fiducia: sapere che puoi contare su quella persona. Che non ti tradirà, non ti prenderà in giro, non ti farà promesse che non manterrà.
Lo so, sono poche le persone così. Con testa e cuore. E proprio per questo chi le trova… trova un vero tesoro!

Ogni giorno su Facebook  i consigli del life coach e business coach, formatore e motivatore Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!
Mario Furlan è stato eletto “miglior life coach d’Italia” dall’Associazione Italiana Coach.

 

L’imprenditore riminese Devis Paganelli nominato ambasciatore per la pace e i diritti civili

L'ambasciatore Devis Paganelli con diplomatici di tutto il mondo

L’ambasciatore Devis Paganelli a Tirana con diplomatici di tutto il mondo

L’imprenditore riminese Devis Paganelli è stato nominato Ambasciatore e Commissario responsabile per l’Italia dalla Diplomatic peace and prosperity mission, organismo istituito da Richard Holbrooke, già Segretario di Stato Usa, e da Hillary Clinton, accreditato da Nazioni Unite, Nato e Usa. In questa veste ha partecipato a Tirana, capitale dell’Albania, a due giorni di incontri sul tema della pace e dei diritti civili con diplomatici di tutto il mondo.

Ambasciatore Devis Paganelli, complimenti per questa sua nuova veste, da imprenditore nello spettacolo a diplomatico per i diritti civili e per la pace. Ci racconti, com’è accaduto?

Mi occupo da molti anni, ormai quasi trenta, di eventi e produzioni televisive e non ho mai smesso di dedicare parte e in alcuni casi gran parte, delle entrate economiche in progetti umanitari e iniziative a sostegno dei più deboli. Grazie a questo, grazie alla vicinanza con l’Arcivescovo Gino Collica, la Diplomatic Mission Peace and Prosperity, mi ha prima voluto come Ambasciatore e poi quale referente unico nazionale in Italia a capo degli ambasciatori del nostro paese.

 In cosa consiste questo suo incarico diplomatico?

Come accade per ogni Ambasciatore, ci si deve dedicare ad iniziative volte al sostegno di progetti di pace nel mondo, incentivando azioni di lobbying tra imprenditori, politici, istituzioni e altri diplomatici. Non solo, gli Ambasciatori possono e a mio parere anzi devono, dedicarsi anche a tutte quelle iniziative che possono agevolare una vita migliore e di maggiore qualità a tutte quelle persone in difficoltà, che siano italiane o straniere e a prescindere da etnia o religione.

 Si sta adoperando in qualche novità?

Mi sono subito messo in moto per riorganizzare l’organigramma degli ambasciatori in Italia per costruire una fitta rete di diplomatici che possano contribuire alla causa con proprie energie e relazioni, così da supportare il mio progetto di pianificare quanto prima un vertice mondiale di pace e diritti civili con la presenza di personalità autorevoli provenienti da tutto il mondo.

A Tirana si è parlato molto di unire le forze per combattere i confilitti attualmente purtroppo ancora in corso in diversi paesi. Quali azioni diplomatiche state muovendo a tal proposito?

I diplomatici di tutto il mondo, presenziano a questi summit intanto per coltivare quelle relazioni che permettono ai popoli di parlarsi seduti intorno ad un tavolo, tutti insieme e senza ostilità. Da qui nascono possibili accordi, idee e proposte che quando e se possibile, arrivano sui tavoli di chi comanda. L’attività di Diplomatic Mission Peace and Prosperity è focalizzata sui diritti umani, la pace, la sicurezza, le problematiche dovute al cambiamento climatico e allo sviluppo sostenibile, con la finalità di apportare investimenti di Paesi industrializzati come gli Stati Uniti d’America, nei Paesi in via di sviluppo come l’Africa e i Balcani. La missione ha anche lo scopo di proteggere i profughi, i cittadini dei Balcani, i cittadini in difficoltà di nazioni governate da regimi dittatoriali in momenti di crisi politica, i popoli vittime di guerre e calamità naturali. DMPP pubblica articoli, libri, documentari, videoclip e diversi altri strumenti di sensibilizzazione a sostegno delle missioni di pace che aiutano i paesi a basso reddito a progredire, instaurare sistemi democratici e a perfezionare lo stato di diritto. DMPP aiuta i ragazzi e le ragazze di talento dei Balcani a ricevere istruzione presso le università tra le quali Harvard, Oxford, Università Sorbonne Nouvelle, American University, per laurearsi come diplomatici e leader economisti in grado di guidare corporazioni, multinazionali, banche e istituzioni internazionali che determinano le politiche di sviluppo mondiale. DMPP si prefigge di realizzare ogni obiettivo legato alle politiche di pace e prosperità in tutto il mondo.

Mario Furlan, life coach – La frase di chi rinuncia a migliorare

Mario Furlan, motivatore e life coach

Mario Furlan, motivatore e life coach

Chi giustifica il suo (cattivo) comportamento dicendo “Sono fatto così, è il mio carattere!” sbaglia. Ammette di essere fatto male, e non fa alcuno sforzo per migliorare.
Commette un duplice errore.
Primo, perché non si assume la responsabilità delle sue azioni; la colpa non è sua, bensì del suo carattere. Secondo, perché presume che il carattere sia qualcosa di dato, di immutabile. Lo ricevi alla nascita, e non lo puoi più cambiare. Come il colore degli occhi, o dei capelli.
Invece possiamo cambiare il nostro carattere. Lo possiamo scolpire. Come il corpo. Il corpo lo scolpiamo con l’attività fisica e l’alimentazione; il carattere con la capacità di reagire in modo saggio, ponderato, non impulsivo né emotivo alle sfide della vita. Scolpire il carattere è ancora più difficile che scolpire il corpo. Ma la soddisfazione è ancora più grande.

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Mario Furlan, life coach – Il segreto della felicità

Il life coach e motivatore Mario Furlan

Mario Furlan, life coach e motivatore

Vuoi essere felice? Comincia a non far dipendere la tua felicità dagli altri. Perché ciò che loro pensano di te non è importante quanto ciò che tu pensi di te stesso.
Più salirai, più troverai gente invidiosa pronta a criticarti, infangarti, odiarti. Sui social e nella vita reale. Infischiatene, se vuoi stare bene.
Infischiatene anche della vita degli altri, a meno che non si tratti di aiutarli. Non rosicare se loro hanno l’auto nuova e tu no, se a loro va tutto bene (o almeno così sembra) e a te no.
Assumiti la responsabilità della tua vita. Gli altri ti influenzano, certo. Ma fino a che punto dipende da te.

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Guna festeggia 40 anni di terapie d’avanguardia

Alessandro Pizzoccaro, presidente di Guna

Alessandro Pizzoccaro, presidente di Guna

IMPRESE, GUNA FESTEGGIA 40 ANNI AL SERVIZIO DELLE TERAPIE D’AVANGUARDIA SUPERANDO I 50 MILIONI DI FATTURATO

“Donne e uomini, idee e capitali, amalgamati con il fine comune di realizzare gli obiettivi prefissati”: con queste parole Alessandro Pizzoccaro, in qualità di presidente e fondatore, definisce Guna, l’azienda a cui ha dato vita nel 1983. 40 anni più tardi l’impresa, che sin dalle origini si è dedicata alla diffusione di una medicina centrata sull’uomo e alla distribuzione di rimedi biologici unici ed innovativi, ha raggiunto la leadership nel campo delle medicine biologico-naturali. Come? Grazie alla qualità riconosciuta dei suoi prodotti, ad una dedizione speciale rivolta alla didattica a supporto di medici e farmacisti e ad un impegno nei confronti della ricerca scientifica che ha portato a oltre 30 pubblicazioni su importanti riviste internazionali indicizzate. Dal punto di vista economico la realtà, con sede a Milano in via Palmanova, ha chiuso il bilancio 2022 totalizzando un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, con un trend di crescita a doppia cifra in termini di ricavi negli ultimi 20 anni. Pur essendo un’azienda orgogliosamente made in Italy, Guna guarda con entusiasmo anche all’estero: opera negli USA attraverso il distributore Guna Inc., è presente in oltre 40 paesi con distributori in esclusiva e, ad oggi, la quota di export sul fatturato complessivo è pari all’11%. Ma i numeri che definiscono l’organizzazione non finiscono qui: Guna si avvale del contributo di oltre 270 collaboratori di cui 140 donne e il 60.5% dei professionisti presenti in azienda è laureato. “Siamo una realtà ambiziosa che punta a migliorarsi anno dopo anno – afferma Alessandro Pizzoccaro – I criteri alla base delle nostre decisioni sono la correttezza, la trasparenza, il rispetto e la lealtà nei confronti di tutti i nostri interlocutori. Inoltre, siamo convinti che la nostra impostazione sia la base della medicina del futuro e che esista un vero e proprio tesoro di potenzialità nell’ambito della farmacologia dei bassi dosaggi non ancora esplorato”.

Da sempre, ben prima che diventasse di attualità, Guna ha rivolto particolare attenzione ad una gestione aziendale ecologicamente sostenibile. Inoltre, unica nel panorama farmaceutico, ha fatto la scelta No Patent, ossia di non brevettare i propri know how innovativi, nonché di rendere copyleft le proprie pubblicazioni perché profondamente convinta che le conoscenze nell’ambito della salute debbano essere condivise. Gli obiettivi principali dell’impresa per l’anno corrente consistono nella crescita continua anche grazie all’impegno a realizzare la definitiva affermazione di una visione della medicina che interpreta l’uomo come un insieme complesso ed interagente di corpo, mente, spirito ed emozioni. Proprio in tale ottica Guna promuove per il secondo anno consecutivo il Symposium sulla Medicina dei Sistemi, moderna branca della medicina ufficiale che reinterpreta il paziente come sistema complesso costituito da network interagenti all’interno dell’organismo, che a sua volta convive in un network ambientale inserito in un network sociale. Anche a questa edizione, che avrà come tema il “Paziente del Futuro”, interverranno 30 prestigiosi relatori e coordinatori, tutti docenti universitari di varie facoltà mediche italiane e straniere. Il Symposium si svolgerà il 20 maggio all’Università di Milano. Per l’impresa 100% made in Italy questo evento simbolicamente certifica il valore e la lungimiranza dell’impegno perseguito durante tutti i suoi 40 anni di attività.

Mario Furlan, life coach – La spiga che spezza la schiena

Il life coach e motivatore Mario Furlan

Mario Furlan, life coach e motivatore

Il contadino carica l’asino di sacchi di fieno, uno dopo l’altro. Nessun problema, fino a quando non aggiunge un’ultima, piccola spiga di fieno. E il povero animale, improvvisamente, crolla sotto il peso di quell’ultimo carico.
Non è stata soltanto la spiga finale, che pesa pochi grammi, a spaccargli il dorso. E’ stata l’aggiunta alle migliaia di spighe caricate in precedenza.  Così è la nostra vita: una cattiva abitudine sembra, nel breve, innocua, ma protratta negli anni può, alla fine, distruggerci. Se, ad esempio, fumi, probabilmente pensi che non ci saranno mai conseguenze negative: i giorni passano, ma non noti alcun problema di salute. Chi ti dice, però, che tra qualche anno sarà ancora così? Chi ti dice che anni di dieta sbagliata, di stile di vita sbagliato, di tempo sprecato non avranno ripercussioni sul tuo benessere fisico, sulla tua professione, sulla tua vita?
Allo stesso modo una buona abitudine può nel tempo, portarci all’obiettivo. Perché il successo non deriva tanto da un’improvvisa rivoluzione, quanto da una progressiva evoluzione. Un passo alla volta, verso il traguardo.

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Mario Furlan, life coach – Usa l’amore per raggiungere i tuoi risultati

Mario Furlan, life coach e motivatore

Mario Furlan, life coach e motivatore

Spesso siamo disposti a fare per chi amiamo ancora di più di ciò che faremmo per noi stessi. Una madre ne è il classico esempio: è disposta a fare di tutto, anche a morire, per suo figlio.
Sfruttiamo questa nostra caratteristica per attingervi la motivazione a impegnarci nei momenti di crisi. Proprio in quei frangenti, in cui ci viene voglia di gettare la spugna, pensiamo a chi amiamo: un figlio, il partner, un genitore, un amico… E dedichiamo i nostri sforzi a quella persona. L’amore ci aiuterà a trovare nuova energia, e a raggiungere il risultato.
Se sei credente, puoi dedicare il tuo sacrificio a Dio, al Santo cui sei devoto, al  Profeta…Ogni religione abbraccia questo modo di pensare: è la potenza della Fede.

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Il vademecum per evitare incidenti nelle smart cities

SMART CITIES, NEGLI EDIFICI DEL FUTURO LA SICUREZZA DEI CITTADINI PASSA DAGLI ASCENSORI: ECCO IL VADEMECUM PER EVITARE INCIDENTI ED IMPREVISTI LAST MINUTE

 La sicurezza è più che un semplice concetto, è un vero e proprio codice da seguire nel presente per creare un futuro migliore”: con queste parole Luca Romano, Safety Manager di KONE Italia, definisce un termine che, in vista della Giornata Mondiale dedicata alla Sicurezza e alla Salute sul lavoro in programma il 28 aprile, assume ancor più rilevanza. Il tema ha una valenza a 360° che coinvolge tutti i principali settori operativi, tra cui l’edilizia, asset responsabile della costruzione delle cosiddette “smart cities” o “città del futuro”, all’interno delle quali i veri protagonisti saranno gli ascensori digitali. Questo emerge da una serie di ricerche condotte da Espresso Communication per KONE che, in veste anche di collaboratore di The European House – Ambrosetti per la realizzazione di una ricerca sugli investimenti nella filiera degli smart building, vede nell’invenzione nata nel lontano 1857 una vera e propria capitale di valori, tra cui la sostenibilità, l’innovazione e, per ultimo ma non meno importante, anche la sicurezza.

Quest’ultima, in casa KONE, risulta un principio su cui si fonda l’operatività quotidiana. Conferme in merito giungono da Luca Romano, Safety Manager della multinazionale di origine finlandese: “La safety è uno dei tratti distintivi della nostra company. Realizzando prodotti che hanno il compito di trasportare persone da un piano all’altro, abbiamo l’obbligo di prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio. Ciò significa, in primis, mettere i nostri professionisti nelle migliori condizioni lavorative possibili, fornendo loro tutta l’attrezzatura necessaria al fine di svolgere il loro operato al meglio. In questo modo possono realizzare innovazioni in linea con le esigenze quotidiane, capaci di governare i diversi flussi di cittadini in tutta sicurezza. A questo proposito, di recente, abbiamo anche rafforzato la partnership con Hilti, azienda specializzata in soluzioni per l’edilizia, scegliendo la piattaforma cordless Nuron per cantieri più sicuri, efficienti, produttivi e tecnologicamente all’avanguardia”.

Fanno seguito alle parole di Romano anche una serie di informazioni di natura normativa: la progettazione e l’installazione degli ascensori in Europa, infatti, è regolamentata dalla Direttiva 2014/33/UE. Questa stabilisce i requisiti che i fabbricanti dei componenti di sicurezza e gli installatori sono chiamati a rispettare.

In casa KONE, la sicurezza passa da una serie di attività che vengono applicati day by day in fase di servizio:

  • Analisi: in caso di eventuali incidenti, il team operativo analizza accuratamente quanto successo in modo tale da riparare eventuali guasti e fornire così un nuovo strumento di ultima generazione.
  • Aggiornamento: se un ascensore o una scala mobile situata all’interno di un determinato condominio o edificio pubblico, questo viene modificato con l’obiettivo di soddisfare le richieste dei cittadini che lo utilizzano.
  • Manutenzione: al fine di ridurre al minimo il numero di imprevisti o incidenti occasionali, i professionisti di KONE effettuano, a cadenza variabile, una serie di controlli di manutenzione per testare lo stato attuale dei singoli prodotti.
  • Digitalizzazione: grazie all’innovativo KONE 24/7 Connected Services, dotato di IA, vengono analizzati ascensori e scale mobili in forma preventiva in modo tale da porre all’attenzione dei tecnici eventuali anomalie prima che si verifichi un guasto.
  • Organizzazione: ogni anno in tutte le sedi made in KONE viene organizzato un evento ad hoc per celebrare la sicurezza e sensibilizzare i dipendenti sul tema. Per i cittadini e le comunità del territorio ci sono ulteriori iniziative all’interno di edifici o strutture pubbliche.

Mario Furlan, life coach – Perché non conviene raccontare, e raccontarsi, balle

Il life coach e motivatore Mario Furlan

Mario Furlan, life coach e motivatore

Viviamo in un mondo di promesse infrante. In cui la parola data, gli impegni, le garanzie sembrano, ormai, non garantire più nulla. Sono carta straccia, parole al vento. E questa cattiva abitudine, e mancanza di rispetto, è andata crescendo negli ultimi anni.

Diciamo “Ci vediamo venerdì!”, o “Ci sentiamo domani”, sapendo che forse non sarà così. Perché ce ne dimentichiamo. O ce ne infischiamo. E magari ci inventiamo qualche scusa per giustificare la nostra assenza.
Assicuriamo il nostro impegno per aiutare  l’amico a trovare un lavoro, ma quando per mail ci arriva il cv lo cestiniamo.
Abbiamo firmato un contratto di lavoro, ma ci mettiamo in malattia per non lavorare e ricevere comunque lo stipendio.
Ci ripromettiamo di smettere di fumare o di iniziare a correre, ma sotto sotto sappiamo che non faremo né una cosa, né l’altra.

Ma quando non manteniamo la parola data, perdiamo credibilità. E quando perdiamo credibilità, rompiamo le relazioni. Con gli altri. E con il nostro animo.
Gli altri non ci credono più. Ci considereranno, giustamente, inaffidabili. Per non dire di peggio. Si sentiranno presi per i fondelli. E noi stessi non crederemo più in noi stessi, e a ciò che avremmo deciso. Le nostre promesse saranno promesse da marinaio, non avranno alcun valore.
Prova a mantenere la parola data per almeno un mese. Con gli altri. E con te stesso. Vedrai, poco per volta, il mondo intorno a te cambiare.  E diventerai una delle poche persone davvero rispettate e stimate. Perché non prendono in giro. Perché sono oneste. Perché la loro parola è oro. E perché sono attendibili, leali, serie e corrette.

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Alessandro Saviola: ecco il segreto del successo del mio gruppo, leader mondiale per il riciclo del legno

Alessandro Saviola, Presidente di Saviola Holding

Alessandro Saviola, Presidente di Saviola Holding

Gruppo Saviola è l’azienda leader in Italia e nel mondo per il riciclo del legno post-consumo per la produzione del pannello ecologico 100% recycled wood che arreda in modo sostenibile le nostre case. Quindici stabilimenti in Italia e nel mondo, 2000 collaboratori, 900 milioni di fatturato: è un vero e proprio colosso internazionale della circular economy nata a Viadana (MN) e che esporta la bellezza del Made in Italy nel mondo. Alessandro Saviola, Presidente del Gruppo Saviola e noto imprenditore, ci spiega il segreto del successo della sua azienda.

Il termine impresa ha un doppio significato, quello di azienda, intesa come realtà industriale, e quella che deriva dal verbo “intraprendere”, ovvero una sfida. Nel suo lavoro questi due significati si trovano l’uno accanto all’altro, destinati a coesistere. Cosa l’ha spinta a fare impresa, a intraprendere questo viaggio con tutte le soddisfazioni, ma anche i rischi che ne derivano?

Gruppo Saviola come impresa è nata già come una sfida. Quella di mio padre che partendo da zero nel 1963 è riuscito a creare una realtà consolidata e che quest’anno celebra i 60 anni di storia, ma penso poi alla sfida più grande (che con la consapevolezza ambientale di oggi posso dire essere stata vinta) abbandonare l’uso di legno vergine per passere a trasformare una materia prima seconda come il legno post-consumo. L’azienda si è dovuta trasformare e noi siamo cambiati con lei. Fin da bambino sono cresciuto in azienda che per me già da allora era profumo di casa. Da quel momento ho dovuto affrontare tante sfide a partire dal 2009 con la scomparsa improvvisa di mio padre in piena crisi economica. Mi piace molto fare quello che faccio e, insieme ai miei collaboratori e collaboratrici, vedere realizzati gli obiettivi che insieme ci poniamo ogni giorno.”

Parlando di obiettivi, Mauro Saviola già negli anni ‘90 ha trasformato il Gruppo in quella che oggi viene chiamata un’azienda Eco-Ethical. Al momento non siete solo leader nel vostro settore, ma siete anche i pionieri nel riciclo del legno post-consumo e un esempio di sostenibilità sicuramente da seguire. È un grande traguardo?

“Sicuramente oggi stiamo continuando quella che è stata la visione pionieristica di mio padre, cercando di migliorarci e alzare sempre di più l’asticella. Siamo molto fieri di quello che facciamo, ogni giorno salviamo con la nostra produzione 10mila alberi e ogni anno tanti quanti la dimensione del Comune di Roma. Ultimamente, stiamo cercando di comunicare questo messaggio perché vogliamo informare le persone renderle più consapevoli del fatto che arredare la casa in modo sostenibile è possibile. Quando si parla di riciclo in pochi pensano al legno. Posso dire che uno dei nostri obiettivi, al momento, è certamente quello di informare il consumatore che esistono materiali, in questo caso i nostri pannelli ecologici 100% recycled wood, esteticamente e qualitativamente identici ai materiali a cui si ispirano (legni, pietre, tessuti, marmi…), ma con un impatto ambientale nettamente positivo.”

C’è qualche consiglio che si sente di dare a tutti quei giovani che hanno intenzione di intraprendere un percorso imprenditoriale?

“Sicuramente sono fondamentali la motivazione e la perseveranza, ma soprattutto l’avere fiducia. Io stesso mi sono trovato in prima persona ad intraprendere nuove sfide. Fare impresa al giorno d’oggi è certamente una scommessa, ma è anche l’esperienza più appassionante che mi sia capitata. Quello che faccio e che devo fare ogni giorno è anche quello che amo e quindi ci metto tutta la passione che ho, impegno e coraggio. Questo anche grazie alla mia famiglia e ai miei amici. Circondarsi di persone appassionate è molto importante, qualcuno che ti sappia dare buoni consigli ma anche qualcuno che ti stia vicino nei momenti più difficili.”