Un obiettivo al giorno per motivarti

Abbiamo bisogno di avere obiettivi a lunga scadenza: uno, due, più anni. E obiettivi a breve, brevissima scadenza: un mese, una settimana. Ma anche un giorno. Tendiamo a concentrarci più sui primi che sui secondi: che potrò mai fare di decisivo in un giorno, pensiamo. Per questo trascuriamo gli obiettivi a breve termine. Invece sono fondamentali. Perché sono tappe verso l’obiettivo grande. Perché  ci fanno capire che siamo sulla strada giusta. Ma soprattutto perché possono essere costanti fonti di motivazione. Perché ci consentono di assaporare una piccola vittoria quotidiana.

Prima di chiedere favori, falli tu

Abbiamo una visione utilitaristica dei rapporti con le persone che hanno un minimo di potere: Tizio mi serve per ottenere questo, Caio per quest’altro… Ma probabilmente Tizio e Caio sono già subissati da richieste di favori. Per evitare di confonderti nella massa dei questuanti, cambia  strategia. Anziché chiederti cosa loro possono fare per te, domandati cosa tu puoi fare per loro. In che modo puoi acquisire meriti ai loro occhi. Possono essere anche piccole cose: una cortesia, un complimento sincero, l’interessamento nei loro confronti. Non come vacche da mungere, ma come persone. Fallo, e non sarai il solito rompiscatole. Bensì un amico.

 

Impara a dire di no

Non riesci a dire di no? Sappi che ad ogni no corrisponde un sì. E che a ogni sì corrisponde un no.
Rispondi di sì a malavoglia, per non urtare nessuno, anche se non vorresti? Ti neghi la possibilità di farti valere. Di non essere succube di un altro. E di gestire il tuo tempo in modo più produttivo. Se invece impari a dire di no quando la proposta non ti convince diventi più assertivo. E riesci a organizzare meglio il tuo tempo. Secondo le tue esigenze, non quelle altrui.
All’inizio ti sarà difficile rispondere di no. Soprattutto se gli altri ti colpevolizzeranno per questo. Ma impareranno a rispettarti. Capiranno che non sei succube dei loro desideri. Che hai carattere. E acquisirai autostima e fiducia in te stesso.

Che impronta lascerai?

Raramente pensiamo alla nostra morte. Pensiamo che il nostro successo si misuri in base al nostro ruolo sociale e al nostro conto in banca. Invece, anche se non ci pensiamo, l’eredità morale che lasceremo avrà una grande importanza.
Arriverà il momento in cui chiuderemo gli occhi. Cosa diranno di noi le persone più care, quelle raccolte intorno al nostro letto di morte? E gli amici e conoscenti che verranno al nostro funerale? Al di là delle frasi di circostanza, come ci giudicheranno? La vita è un attimo. Ma l’impronta che lasceremo potrà continuare a vivere. Anche quando non ci saremo più.