Perchè aspettare a non soffrire più?

I dispiaceri non mancano mai. Ma quelli davvero gravi, serie, per cui vale la pena di patirci sono una minoranza. Per la maggior parte si tratta di cose piccole: che siano disavventure, infortuni, fastidi, contrattempi , disappunti o delusioni. Al momento ci fanno soffrire o infuriare, ma presto vengono dimenticate.
Non vale la pena di affliggersi per quisquilie. Al prossimo dispiacere prova a chiederti: mi farà ancora soffrire tra un anno? Tra sei mesi? Tra un mese? Tra una settimana? Se la risposta è no la domanda successiva è: Perché aspettare? Non conviene tornare a sorridere subito, adesso?

Quando la finzione diventa realtà

Vuoi diventare dirigente dell’azienda per la quale lavori? Comincia a comportarti, a vestirti, a parlare, a sentirti come se già lo fossi. Non puoi impartire ordini come un dirigente, lo so; ma se acquisisci il physique du role, incarni quel ruolo e ti cali in esso ti sarà più facile ricoprirlo nella realtà. Perché gli altri lo riconosceranno spontaneamente in te; e perché ti convincerai che puoi raggiungerlo.
Comportati come se fossi già la persona che vuoi essere: sicura di sé, serena, cordiale… Fallo con le emozioni, non solo con la testa. All’inizio ti sembrerà di fingere. Ma presto capirai quanto ti senti meglio comportandoti così, e quali vantaggi ne ricavi. E il cambiamento ti verrà normale.

Visualizza il tuo obiettivo: ti aiuta a raggiungerlo

Prima di realizzare il tuo obiettivo devi vederlo con gli occhi della mente. La mente ragiona per immagini: più riesci a vedere nei dettagli il risultato desiderato, meglio potrai raggiungerlo.
Ogni progetto viene prima ideato mentalmente e poi realizzato concretamente. L’azione segue il pensiero. Se mentalmente ti convinci che ce la puoi fare, perché riesci a vedere il risultato, parti con il piede giusto. Non è detto che tu ce la faccia. Ma una cosa è certa: se il risultato è oscuro, confuso, incerto, e non sei sicuro di potercela fare, fallirai miseramente. Morale: vale la pena credere. Nel traguardo da raggiungere. E in se stessi.

Sei disposto a pagare il prezzo?

C’è sempre un prezzo da pagare per raggiungere un risultato. Un prezzo fatto di impegno, fatica, sudore, determinazione, forza di volontà. Quanto più grande è l’obiettivo, tanto più dovrai sgobbare. Nessuno è arrivato al successo a passo strascicato, bighellonando per la strada.
Come non ti rafforzi facendo fare le flessioni a un altro, così non puoi tagliare il traguardo senza correre. Per questo è importante che l’obiettivo sia davvero motivante. Se lo è, lavorare sodo non ti peserà. Sarai felice di alzarti presto al mattino e andare a letto tardi la sera. Perché ne sarà valsa la pena. E anche il sudore ti sembrerà dolce.

Le donne hanno una marcia in più

Le donne hanno una marcia in più? Ne sono convinto. Nella nostra società le doti femminili – l’empatia, la capacità comunicativa, la sensibilità, la facoltà di suscitare fiducia e simpatia – sono premianti. Le donne ci battono anche in altri campi: sono più tenaci, più volitive, più caparbie. E più disposte a impegnarsi, a sacrificarsi. Come dimostrano i risultati negli studi: i voti più alti li prendono le studentesse.
Le donne sono vincenti, insomma, quando valorizzano il loro lato femminile. Le doti maschili – la forza, la durezza – erano premianti ieri. Le doti femminili lo sono oggi. E lo saranno ancor più domani.