Abbiamo paura di chiedere. Perché temiamo il rifiuto. Che si tratti di domandare un favore, una promozione, un aumento di stipendio, un appuntamento di lavoro o uno galante, il timore di un sonoro no ci blocca. Perché – soprattutto se siamo permalosi o iperemotivi – un rifiuto ci farebbe sentire rifiutati, scartati come persone. Ci intaccherebbe l’autostima.
Il Vangelo esorta a fare il contrario: “Chiedete e vi sarà dato”. Certo, potrebbe andarci male. Ma cosa avremmo da perdere? Nulla. Resteremmo esattamente dove siamo ora. Mentre abbiamo tutto da guadagnare nel caso di risposta positiva.
Archivio mensile:Gennaio 2010
Non ti curare del giudizio altrui
Chissà cosa gli altri penseranno di me! Magari farò figuracce! Oddio, mi renderò ridicolo! A volte questa paura ci blocca completamente. Fino al punto di tarparci le ali. E di impedirci di realizzare i nostri progetti. Poi, con gli anni e l’esperienza, del giudizio altrui ci importa sempre meno. A vent’anni sei preoccupato di ciò che gli altri pensano di te; a quaranta te ne infischi; a sessanta capisci che gli altri, a te, non ci pensano proprio. Perché sono concentrati su se stessi. Tranne una piccola categoria: gli amici. Gli unici cui vale la pena prestare attenzione. Perché i… Continua a leggere
Se riusciamo o no, la responsabilità è nostra
Abbiamo il vizio di scaricare sugli altri la colpa dei nostri fallimenti. Siamo stati trattati ingiustamente (può essere vero); ci hanno preferito un raccomandato (succede); siamo stati sfortunati (capita). Ma finché non ci assumiamo la completa responsabilità di ciò che ci accade non andremo da nessuna parte. Potremo trovare mille scuse, mille capri espiatori. Ma a cosa serve? A nulla. Se non a sentirci vittime impotenti. A evitare di fare autocritica. E quindi di crescere. Il mondo è pieno di ingiustizie e di sfortune: sono ostacoli da superare. Ce la possiamo fare soltanto se crediamo in noi stessi e nelle… Continua a leggere