Spesso si pensa che il successo sia dovuto a un colpo di fortuna: ci si è trovati nel posto giusto al momento giusto.
Certo, la fortuna serve. Soprattutto alla nascita. Se nasci in Somalia sei meno fortunato di chi nasce in Italia. Se nasci nei Quartieri Spagnoli di Napoli sei meno fortunato di chi nasce in via Montenapoleone a Milano. Se nasci senza braccia né gambe sei meno fortunato di chi nasce con il corpo integro. Ma credo anche che la nostra fortuna, in larga misura, ce la costruiamo noi. Serve, eccome, trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Ma in quel momento devi essere la persona giusta. Una persona che sa vedere e cogliere l’opportunità. E che la le capacità, e la voglia, di svilupparla e farla crescere. Altrimenti puoi trovarti dove vuoi, quando vuoi, ma non serve a niente.
Lo penso anch’io aggoungerei che devi essere preparato a ricevere la fortuna; probabilmente poi con la costanza, tenacia ed una forte motivazione ci si rende conto che la fortuna diviene una componente e spesso non significante della ns. vita. Pensiamo un’attimo a quelli che ricevono una vincita alla lotteria o un’eredità inaspettata comunque dopo pochi anni ritornano alle condizioni iniziali? NOn avendo lottato per cercarla voluterla non hanno saputo apprezzarla.
LA SOLITA RETORICA! RICORDO CHE ANNI FA HO FREQUENTATO I BUDDISTI E DA UNA LORO FRASE HO CAPITO CHE ERANO GLI ENNESIMI VENDITORI DI FUMO DA MANDARE A QUEL PAESE SENZA INDUGI. UN GIORNO UNA GUIDA MI DICE: PRATICHI PER TROVARE LA PERSONA GIUSTA? MIA RISPOSTA: SI; E LUI CONTROBATTE DICENDOMI: MA SE NON HAI LO “STADIO VITALE” ALTO, PUO’ ANCHE PASSARTI VICINO QUESTA PERSONA CHE TU NON LA SCORGI E TE LA LASCI SFUGGIRE. MIA CONTRORISPOSTA: SE UNO NON POTESSE FARE A MENO DI ME NON CI SAREBBE BISOGNO DI INTUIRE, SI FAREBBE AVANTI E POI BASTA. VI TORNA IL DISCORSO? MORALE DELLA FAVOLA CHE, BASTA CONFONDERE LE PERSONE GIA’ CONFUSE CON RETORICHE CONFUSE! SE NELLA VITA E’ TUTTO DESTINO E NON C’E’ MODO DI MANIPOLARLO, E’ MEGLIO DIRE A QUESTE PERSONE CHE DEBBONO RASSEGNARSI ALLA MALASORTE E POI BASTA.
Cara/o Emy, credo che tu stia parlando di cose che non conosci nella loro profondita. Sicuramente la “retorica” ti ha confuso, ma anche quella persona l’hai incontrata tu. E’ il tuo specchio. E così hai giudicato, anzichè approfondire. Se c’è una cosa che il con il buddismo non ha nulla a che fare è la rassegnazione. Sei sempre in tempo a non rassgnarti, ma lo devi volere tu… con coraggio.