I dispiaceri non mancano mai. Ma quelli davvero gravi, serie, per cui vale la pena di patirci sono una minoranza. Per la maggior parte si tratta di cose piccole: che siano disavventure, infortuni, fastidi, contrattempi , disappunti o delusioni. Al momento ci fanno soffrire o infuriare, ma presto vengono dimenticate.
Non vale la pena di affliggersi per quisquilie. Al prossimo dispiacere prova a chiederti: mi farà ancora soffrire tra un anno? Tra sei mesi? Tra un mese? Tra una settimana? Se la risposta è no la domanda successiva è: Perché aspettare? Non conviene tornare a sorridere subito, adesso?
Ciao Mario, complimenti per la tua passione nello spronare le persone!!! Cristiana
E se la risposta alle domande che hai posto fosse un “si” senza indecisioni? Cosa fare se sai benissimo che fra un anno ci starai male tanto quanto ci stai adesso?
Complimenti per il tuo Blog
…nel mio caso sono passati sei anni e continuo a soffrire…..
è grave?