Le nuove abitudini sono come un paio di scarpe nuove: all’inizio ci fanno male, poi ci calzano come una seconda pelle. E ci vogliono circa tre settimane per far sì che una nuova abitudine sostituisca una vecchia. Come, ad esempio, l’abitudine di non fumare rimpiazzi quella di fumare. O l’abitudine di agire prontamente prenda il posto dell’abitudine di tirare a campare.
Molti rinunciano dopo pochi giorni. O dopo poche ore. Perché vanno a sbattere contro lo scoglio delle difficoltà. Del sacrificio. Del disagio. Ma chi tiene duro viene ampiamente ripagato. Perché la nostra vita è l’insieme delle nostre abitudini. Prima noi creiamo loro, consciamente o no; e poi loro forgiano noi.
Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva. www.mariofurlan.com www.wildingdefense.com www.alfacoaching.org
Le nuove abitudini per essere tali devono nascere da un progetto evolutivo altrimenti può accadere che si tratti solo della vecchia abitudine camuffata: prendo ad esempio le sigarette elettroniche.
Una persona che aveva l’abitudine di fumare il tabacco, passa alle sigarette elettroniche per cercare di smettere. in realtà al 98 % dei casi non smette perché non si è cambiata l’abitudine ma si è surrogata la stessa con una nuova.
Non cambia la dipendenza, non cambia il gesto ne il cosa ti porta a fumare.
Il lavoro da fare è scoprire la vera motivazione a non fumare e finisco affermando che: Smettere di fumare non è la motivazione per farti davvero smettere come mettersi a dieta non serve a dimagrire, liberarsi da queste piccole dipendenze è possibile, facilmente e con armonia.
La piccola dipendenza è un modo sbagliato per cercare il piacere non provato nella vita da chi la attua.