La parola “amico” è inflazionata. Conosciamo qualcuno e dopo cinque minuti lo presentiamo come nostro amico. Mentre è soltanto un conoscente. Perché l’amico è ben di più. Non è soltanto una persona con cui trascorrere del tempo piacevole insieme. E’ una persona su cui poter contare nel momento del bisogno.
Passa in rassegna i tuoi amici, veri o presunti. E chiediti: a quanti di loro potrei telefonare nel cuore della notte? E quanti sarebbero pronti a venire ad aiutarmi? Quelli che lo farebbero davvero sono veri amici. Ma probabilmente si contano sulle dita di una mano.
Archivi autore: Mario Furlan
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Un obiettivo al giorno per motivarti
Abbiamo bisogno di avere obiettivi a lunga scadenza: uno, due, più anni. E obiettivi a breve, brevissima scadenza: un mese, una settimana. Ma anche un giorno. Tendiamo a concentrarci più sui primi che sui secondi: che potrò mai fare di decisivo in un giorno, pensiamo. Per questo trascuriamo gli obiettivi a breve termine. Invece sono fondamentali. Perché sono tappe verso l’obiettivo grande. Perché ci fanno capire che siamo sulla strada giusta. Ma soprattutto perché possono essere costanti fonti di motivazione. Perché ci consentono di assaporare una piccola vittoria quotidiana.
Prima di chiedere favori, falli tu
Impara a dire di no
Che impronta lascerai?
Tra fantasia e desiderio
Fantasticare serve solo a perdere tempo. Desiderare intensamente, invece, serve. Nel primo caso immagini un evento positivo, ma lo consideri vago, di aleatorio. E, sapendo che difficilmente si verificherà, potresti sentirti frustrato. Se invece desideri qualcosa a livello emotivo, sei profondamente coinvolto e sei convinto che si realizzerà, ecco che nella tua mente si formano immagini precise del tuo obiettivo. Dal momento che la mente ragiona per immagini, ti sentirai più motivato a raggiungerlo. E avrai un atteggiamento positivo, entusiasta, da chi ha le idee chiare e sa ciò che vuole: un atteggiamento che ispira fiducia.
Non fare come i criceti!
I criceti in gabbia corrono sulla ruota. Corrono, ma restano sempre nello stesso punto.
A volte siamo come loro: ci diamo tanto da fare per ottenere poco. O nulla. Perché confondiamo il fare con il realizzare. Invece sono due cose ben diverse. Posso lavorare, e duramente, tutto il giorno senza progredire di un millimetro; e posso lavorare meno ottenendo di più. La differenza sta nell’avere o meno un obiettivo prefissato. Chiaro. Preciso. E motivante. Senza obiettivo lavoriamo a vuoto. E tornando a casa, la sera, abbiamo la sgradevole sensazione di esserci dannati tanto per nulla.
I problemi sono sfide
Amore, salute e lavoro: cos’è più importante?
Dai il massimo nei momenti cruciali
Le nostre giornate sono spesso logoranti, faticose. E’ difficile dare il massimo in ogni istante, dal mattino alla sera: siamo uomini, non supermen. Ecco perché serve identificare i momenti cruciali: della giornata, della settimana, del mese. Quelli in cui abbiamo un incontro fondamentale, o in cui dobbiamo dare il massimo. Pianifica in anticipo. Identifica questi momenti-clou. E fai in modo di essere al top in quei momenti: carico, motivato, al massimo dell’energia. Se sei al 100% in quelle occasioni, e al 70% nelle altre, la tua giornata sarà comunque stata un successo.