Mario Furlan, life coach – Le due strade dei due fratelli

Un fratello gemello è alcolizzato. L’altro un salutista. Perché? La risposta è identica per entrambi: Perché mio padre era un ubriacone. Identica è stata anche l’esperienza, per l’uno e per l’altro. Ma opposto è stato il loro modo di interpretare l’esperienza. Uno ha ripetuto l’errore del genitore. L’altro ha voluto allontanarsene. Non sono gli eventi della vita a determinare il nostro destino. Lo è, invece, il modo in cui interpretiamo gli eventi. Abbiamo il libero arbitrio. Possiamo scegliere.  Se percorrere la strada che ci è stata mostrata. Oppure sterzare a 180 gradi. E decidere di cambiare direzione. Morale: la colpa… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Quando volevo fare il cantante

Ciascuno ha i suoi talenti da coltivare. Talenti che gli sono stati dati da Dio, o dalla Natura; e che sono un dono da valorizzare. Quali sono? Pensa a cosa ti piace fare, e che sai di fare bene. Ci sono cose che sappiamo fare bene, ma che detestiamo fare; e altre che amiamo fare, ma per le quali siamo negati. Anni fa mi ero messo in testa di fare il cantante. Registrai una canzone in studio; ascoltandola sul cd, con gli effetti speciali dello studio, sembrava carina. Venni invitato a cantarla durante uno spettacolo. Partirono le basi, iniziai a… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Occhio ai polpacci!

La maggior parte dei bodybuilder ama allenare braccia e petto. E odia allenare i polpacci. Perché richiedono più fatica per crescere: più serie, più ripetizioni, più sudore. Ed è facile vedere atleti con grandi bicipiti, ma con polpacci striminziti. E’ comodo fare ciò che ci piace e in cui siamo bravi; è scomodo, invece, fare ciò che non piace e in cui siamo deboli. Ma è proprio lavorando sulle nostre debolezze che diventiamo persone migliori. Arnold Schwarzenegger aveva pettorali possenti, ma polpacci troppo magri. Tagliò i pantaloni, in modo che i suoi polpacci fossero sempre visibili. A ricordargli il suo… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Il primo passo è il più difficile

Quando, da bambini, spingevamo la giostra per farla girare, all’inizio dovevamo sudare. Che fatica, mettersi a spingere per farla iniziare a muovere! Poi, lentamente, cigolando, prendeva velocità. E una volta che si era messa a girare, bastava darle qualche colpetto, ogni tanto, per farla proseguire nel movimento. Anche quando iniziamo qualcosa di nuovo, all’inizio facciamo fatica. Perché dobbiamo vincere la nostra forza d’inerzia, la nostra pigrizia. Poi, una volta che iniziamo, prendiamo l’abbrivo. E tutto diventa più facile. Il primo passo è il più difficile. Per questo tendiamo a rimandarlo. Ma una volta che cominciamo, la strada è in discesa. Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Per ottenere devi rinunciare. Ma ne vale la pena.

Vuoi ottenere qualcosa? Devi rinunciare a qualcos’altro. Vuoi dimagrire? Devi rinunciare ai dolci. Vuoi raggiungere risultati nella professione? Devi rinunciare a perdere tempo. Vuoi una vita di coppia solida? Devi rinunciare ai flirt occasionali. Rinunciare costa fatica. E’ più facile fare ciò che ci costa meno impegno, piuttosto che stringere i denti e dire di no a quello che ci allontana dalla strada prefissata. Ci vuole disciplina. Ci vuole carattere. E ci vuole una fortissima motivazione. Quella che ci aiuta a superare tentazioni e momenti difficili; quelli in cui ci sembra che i nostri sforzi siano stati inutili, e che… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Le abitudini che cambiano tutto

Siamo il prodotto delle nostre abitudini. Cioè di quello che facciamo automaticamente, spesso senza nemmeno rendercene conto. Reagire in un certo modo, ad esempio arrabbiandosi o scoraggiandosi di fronte a un ostacolo, è un’abitudine. Mangiare certe cose è un’abitudine. Parlare in un certo modo, come dicendo parolacce, è un’abitudine. Cambiare abitudini è difficile. Non possiamo cambiarle tutte insieme. Ma possiamo affrontarle una per volta. Alcune sono abitudini-architrave: se togli quelle, diventa facile far crollare le altre. Vuoi smettere di fumare? Cambiando l’abitudine alla sedentarietà, e facendo sport, avrai meno voglia di avvelenarti con il tabacco.  Quali sono le tue abitudini-architrave?… Continua a leggere


Sei di quelli che tirano a campare?

Molti non sanno cosa fare della propria vita. Tirano a campare. Senza obiettivi chiari, traguardi definiti. Vanno avanti per forza d’inerzia. Sul lavoro. Nella relazione di coppia. Nella vita di tutti i giorni. Spesso non sono soddisfatti. Ma temono il cambiamento. Preferiscono ristagnare in una situazione frustrante piuttosto che cambiare. Perché cambiare è rischiare. Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova.. Ma se non cerchi di migliorare, di crescere, di andare avanti – nel campo professionale, familiare, spirituale – andrai indietro. E’ come stare fermi in un fiume in piena:… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Vigliacco chi non risponde al telefono!

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach

Ti è mai successo che qualcuno, di punto in bianco, sparisca dalla tua vita? Telefoni, mandi sms, spedisci mail, ma non ti risponde? A me è capitato. Facendomi arrabbiare. Soprattutto se ho creduto in questa persona. Se si trattava, cioè, di qualcuno  che consideravo amico; o se avevamo  progetti da sviluppare insieme. Per non parlare di quando il mio partner è scomparso dalla circolazione, come inghiottito dal terreno (una volta mi è successo pure questo!) Chi, improvvisamente, si eclissa è un codardo. Qualcuno che non ha il coraggio di affrontarti. Perché teme la tua reazione. E allora preferisce fuggire. E’… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Non lasciarti rovinare la giornata dalle sciocchezze!

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach

Spesso le cose che ci preoccupano, o infastidiscono, o che comunque ci rovinano la giornata non sono cose gravi. Sono, invece, i piccoli intoppi disseminati lungo il nostro percorso di vita. Non possiamo cancellarli. Ma possiamo cancellare il loro effetto negativo. Evitando di amplificarli sull’onda dell’emotività, e riportandoli alla loro vera, limitata dimensione. Hai preso una multa? Un automobilista ti ha fatto un gestaccio? Il collega ti guardato storto? L’amico ti ha bidonato? La tua squadra ha perso? Non lasciarti travolgere dall’ira, o abbattere dalla depressione. Pensa invece: tra sei mesi me ne importerà ancora qualcosa? Se la risposta è… Continua a leggere


Non imporre il bene, non verrà accettato

Spesso sappiamo benissimo cosa è per il nostro bene e cosa no. Ma abbiamo un atteggiamento infantile. Da bastian contrario. Se ci sentiamo costretti a fare qualcosa di positivo preferiamo rifiutare, e ci ostiniamo più di prima a continuare nel comportamento negativo. Ripetuti studi mostrano, ad esempio, che i fumatori cui viene insistentemente chiesto di smettere si mettono a fumare di più. Per ripicca. Non agiamo in base a un ragionamento logico, ma sulla scia delle emozioni. E, sin dall’infanzia, ciò che viene percepito come un’imposizione, anche se a fin di bene, viene vissuto male. Vuoi aiutare qualcuno a cambiare?… Continua a leggere