Mario Furlan, life coach – Il carattere non è come gli occhi

Chi giustifica il suo (cattivo) comportamento dicendo “E’ il mio carattere!” sbaglia due volte. Primo, perché non si assume la responsabilità delle sue azioni; la colpa non è sua, bensì del suo carattere. Secondo, perché presume che il carattere sia qualcosa di immutabile. Lo ricevi alla nascita, e non lo puoi più cambiare. Come il colore degli occhi, o dei capelli.
Invece possiamo cambiare il nostro carattere. Lo possiamo scolpire. Come il corpo. Il corpo lo scolpiamo con l’attività fisica e l’alimentazione; il carattere con la capacità di reagire in modo saggio, ponderato, non impulsivo né emotivo alle sfide della vita. Scolpire il carattere è ancora più difficile che scolpire il corpo. Ma la soddisfazione è ancora più grande.

Mario Furlan, life coach – Non prendiamoci troppo seriamente!

C’è chi si prende troppo seriamente. E si sente importantissimo; a volte perfino indispensabile. Invece siamo tutti importanti per chi ci ama, ma il mondo andrà avanti benissimo anche senza di noi. Il giorno in cui moriremo il prete ci ricorderà, in chiesa, come sant’uomini; la bara verrà seguita tra singhiozzi autentici e facce lunghe di circostanza; ma già mezz’ora dopo la tumulazione della nostra salma, il problema più urgente di molti amici e parenti sarà trovare l’insalata di riso al ricevimento.
Impariamo a ridere di noi stessi. E a prendere la vita con più leggerezza. Staremo meglio con gli altri: il sorriso è la via più breve tra due persone. E con noi stessi.

Mario Furlan, life coach – Non tagliare mai i ponti

Litighi. Mandi a quel paese. E tagli i ponti. Il rapporto è finito. Distrutto. Ti senti sollevato: gliene ho dette quattro. Mi sono sfogato. E finalmente non avrò più nulla a che fare con quella persona.
Ma sbagli. Potresti ritrovartela, quella persona, lungo il tuo cammino. E se vi siete lasciati con astio, odio, rancore questo potrebbe ritorcersi contro di te.
Non è soltanto una questione di opportunismo. E’ anche una questione di maturità. Gli immaturi sono convinti di avere sempre ragione. I saggi sono capaci di vedere il punto di vista altrui. Non pretendono di essere sempre nel giusto. Per questo non bruciano mai i ponti con gli altri. Cercano di conservare buoni rapporti con tutti: potrebbero tornare utili, un domani.

Mario Furlan, life coach – Come rendersi antipatici

Molti cercano di rendersi simpatici in compagnia. Pochi ci riescono. Non ci riesce chi vuole attirare tutta l’attenzione su di sé.. Non pretendere di essere l’unico sotto i riflettori; lascia che anche altri ne vengano illuminati.
Non suscita simpatia chi mette a disagio con frecciate sarcastiche contro gli astanti. Non è elegante ridicolizzare gli altri, e non basta giustificarsi dicendo “Ma stavo scherzando, era solo una battuta”. Le battute non devono offendere per essere divertenti. Vuoi essere ironico? Ironizza su te stesso. Non prendere in giro. Ma prenditi in giro. Gli altri apprezzeranno doppiamente. Perché sei rispettoso dei sentimenti altrui. E perché sei capace di non prenderti troppo sul serio.

La colpa è sempre degli altri?

Un conoscente mi ha detto: Questo è un mondo di str…., ce l’hanno tutti con me! Avrei voluto rispondergli che forse lo str…. è lui: se non riesce ad andare d’accordo con gli altri la colpa non è degli altri, ma sua. E’ facile addossare sempre la colpa agli altri: ci aiuta a non assumerci la responsabilità delle nostre azioni. E quindi ad essere irresponsabili. Ma è un comportamento infantile. Il bambino è in balia degli altri. L’adulto maturo no. Ed è anche un comportamento vittimistico. E demotivante. Perché ti senti una nullità. Nelle mani di altri, che decidono della tua vita. Gli altri si comportano male? Non piangerti addosso, ma cerca di rimediare. E di capire se il loro agire è una reazione ad un tuo comportamento negativo nei loro confronti. Di cui forse non ti sei nemmeno reso conto. Perché notiamo subito i torti che gli altri ci fanno. Meno quelli che noi facciamo a loro.

Il coraggio di cambiare idea

Ci vuole coraggio per non cambiare idea. Ma a volte ce ne vuole ancora di più per cambiarla.
Apprezziamo chi resta fermo sulle sue posizioni: è una persona coerente. Intransigente. Tutta d’un pezzo. Ma non sempre rimanere immobili è un pregio. Se la situazione cambia, o ricevi nuove informazioni che smentiscono le vecchie, cambiare punto di vista non è sintomo di contraddittorietà. Bensì di intelligenza. E di coraggio.
Può essere più facile restare abbarbicato nel proprio atteggiamento. E continuare a ripetere sempre le stesse cose. Perché così facciamo bella figura. Veniamo stimati. Diamo un’immagine di integrità morale. Mentre per ammettere di avere sbagliato, e di non riconoscerci più in quello che dicevamo ieri, ci vuole il coraggio di venire criticati. Così alcuni scelgono la strada più facile. Anche se sanno che è sbagliata.

Trovi il partner giusto se tu sei la persona giusta

Tutto parte da noi. Perché gli altri sono il nostro specchio: rispecchiano, cioè, il nostro atteggiamento.
Vuoi trovare amici? Comincia ad essere amichevole. Vuoi trovare lavoro? Comincia a farti vedere motivato, desideroso di dare il meglio di te. Non è detto che ce la farai. Ma se non parti con un atteggiamento costruttivo è certo che non ce la farai mai.
Questo è vero anche nel campo più importante per la nostra felicità: quello della vita di coppia. Trovi il partner giusto se tu sei la persona giusta. Chi si somiglia si piglia: se attiri sempre persone sbagliate c’è qualcosa di sbagliato nel tuo comportamento. Tratterò questi temi sabato e domenica in un seminario aperto a tutti. Il titolo: La via dell’amore.