Mario Furlan, life coach – L’investimento migliore

"Basta paura!", l'ultimo libro di Mario Furlan sull'autodifesa

“Basta paura!”, l’ultimo libro di Mario Furlan sull’autodifesa

L’investimento migliore? Quello in te stesso. Quando leggi libri, segui corsi, impari, rifletti, mediti, frequenti persone che ti fanno crescere. Ci preoccupiamo di come investire i nostri soldi per ottenere il massimo rendimento. E meno di investire in qualcosa che nessuno ci potrà mai togliere: né le tasse, né le banche, né i ladri: nella nostra conoscenza. Nella nostra cultura. Nel nostro sviluppo personale. Puoi avere tanti soldi e perderli per sempre, se non hai investito in te stesso. Oppure puoi perdere tutto e recuperarlo tutto quanto, se hai imparato come fare. Se, comunque, hai davvero investito in te stesso,… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Pensa alla morte per vivere meglio

Mario Furlan, life coach

Pensare alla propria morte per vivere meglio. Con più saggezza. Con più consapevolezza. Lo so, pensare al momento in cui chiuderemo gli occhi per sempre fa toccare ferro (e non solo). Ma serve. Per valutare la nostra vita con distacco. Dall’alto. Come fosse un film. Quando arriverà quel momento, cosa lascerai al mondo? Ai famigliari, agli amici, a chi ti ha conosciuto? Che ricordo, che eredità morale lascerai? Pensaci. Decidi cosa vuoi lasciare. E opera ogni giorno per realizzare il tuo obiettivo. Dedicando tempo e impegno per ciò che vale davvero, senza lasciarti travolgere da sciocchezze e bassezze. Per fare… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Che prospettiva hai?

Ogni cosa non è facile o difficile in sé, ma a seconda di come la vediamo. La Bibbia racconta che Mosè, arrivato con i suoi ebrei alla soglia della Terra promessa, mandò dodici spie a vedere la situazione. Dieci gli dissero: Non ce la faremo mai a conquistarla, quella terra è abitata da giganti. Ma Joshua e Caleb diedero una versione diversa: “E’ vero, ci sono giganti, ma il nostro Dio è più grande di loro. Ce la possiamo fare!” Tutti avevano visto la stessa situazione; la differenza era la prospettiva. Dieci uomini si erano concentrati sulla dimensione dei nemici;… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Non seguire l’umore, segui il desiderio

Stamattina siamo di buon umore, nel pomeriggio saremo di cattivo umore, e stasera chissà. L’umore cambia, e ci fa cambiare in continuazione ciò che ci sentiamo di fare. Ieri avevi tanta voglia di farti una corsa, oggi ti è passata. Perché l’umore è cambiato.
Non dobbiamo prendere decisioni seguendo il nostro umore: è volubile, cambieremmo continuamente direzione e andremmo a schiantarci. Invece dobbiamo seguire il nostro desiderio. Una voce molto più profonda, che viene direttamente dal cuore. E che meglio di qualunque altra voce può indicarci la strada giusta.

Mario Furlan, life coach – Chi diventi conta più di cosa ottieni

Giuda tradisce Gesù per guadagnare trenta denari. Li ottiene. Ma poi, colto dal rimorso, li vuole restituire ai sommi sacerdoti. Quelli lo allontanano: “Hai ottenuto ciò che volevi, vattene!” Allora l’apostolo, disperato, getta le monete nel tempio e si impicca.
I beni materiali che conquistiamo sono importanti. Ma ciò che diventiamo è molto più importante. Giuda si suicida quando si rende conto di chi è diventato in seguito al tradimento: un uomo abbietto, una brutta persona. Hai obiettivi economici da raggiungere? Benissimo. Ma ricorda che gli obiettivi interiori sono quelli che ti danno la vera felicità.

Mario Furlan, life coach – Non farai soldi se pensi solo ai soldi!

Non puoi fare i soldi avendo come unico scopo quello di fare i soldi. Non puoi raggiungere grandi risultati professionali se il tuo unico obiettivo è quello di fare carriera. Perché serve di più. Serve inseguire un obiettivo più alto. Serve credere in valori forti. Steve Jobs di Apple, Bill Gates di Microsoft, Richard Branson di Virgin, Mark Zuckerberg di Facebook e tutti i grandi imprenditori volevano creare qualcosa di nuovo. Qualcosa che potesse cambiare, in meglio, il mondo. E volevano farlo divertendosi. Appassionandosi al loro progetto. I soldi? Sono arrivati. Ma non sono mai stati il loro fine esclusivo.… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – I 3 tipi di uomini

Ci sono tre tipi di persone: gli uomini grandi; gli uomini medi; e gli uomini piccoli. Possiamo distinguerli a seconda degli argomenti di cui parlano più spesso. Gli uomini grandi parlano dei loro ideali. Dei loro valori. Di ciò che vogliono raggiungere di bello e di buono. Per se stessi, e per il bene dell’umanità. Gli uomini medi parlano di ciò che serve soltanto a loro. E parlano soltanto di beni materiali: soldi, oggetti, prestigio sociale. Gli uomini piccoli parlano dei difetti degli altri. La colpa dei loro insuccessi? E’ sempre degli altri. Che sono cattivi, invidiosi, egoisti, disonesti… Vedono… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – La felicità dipende da noi

Sarò felice quando avrò quel lavoro. Quel partner. Quella casa. Quell’auto. Quel modello di smartphone. Così ci inganniamo. E ci condanniamo all’infelicità perenne. Perché una volta raggiunto un risultato agognato, ecco che dopo poco ci sembra poca cosa. E ci mettiamo alla ricerca di un altro. E poi di un altro. L’equazione va invertita. Avrai ciò che desideri – quel lavoro, quella persona, quell’occasione – quando sarai felice. Se tu sei felice, ti poni in modo positivo nei confronti degli altri. Sei più ottimista, più fiducioso. Ti impegni di più, e con gioia. Così facendo accresci le tue possibilità di… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Noi creiamo la nostra realtà

Ciascuno crea la sua realtà. E si convince che sia l’unica realtà. Invece tutto dipende da cosa vuoi vedere, tra le infinite sfumature della realtà circostante. Da ragazzo ero violento. Facevo casino,  allo stadio e nelle manifestazioni . E credevo di essere nel giusto. Pensavo di dovermi difendere dai nemici. E di far valere, in quel modo, i miei diritti. Imparai le arti marziali. Presi a fare bodybuilding. Avevo armi in casa. Dormivo con un nunchaku sotto il cuscino. Ed ero io a creare quella mia realtà paranoica. Poi conobbi Alessandra. Mi disse “Non è vero che il mondo sia… Continua a leggere