Sotto lo sterco c’è un diamante

Per diventare persone migliori non c’è bisogno di aggiungere qualcosa a ciò che già siamo, bensì di togliere ciò che non siamo. Immagina di essere un diamante. Ma che questo diamante sia ricoperto di sterco. E che per nascondere lo sterco e la sua puzza tu ci abbia passato sopra una mano di vernice, e ci abbia spruzzato su del profumo.
Negli anni ti sei abituato a questo stato di cose. E ti sei convinto che quello sei davvero tu. Ma non è così. Ci vuole coraggio a scrostare la vernice e ad affondare la mano nello sterco, fino ad arrivare alla gemma preziosa. Solo così, con forza d’animo e umiltà, potrai far risplendere il gioiello che sei.

Il potere: buono o cattivo?

Riconosciamo il valore di una persona a seconda di come si comporta quando acquisisce potere. Perché il potere amplifica la sua essenza. Potere: una parola che spesso suscita diffidenza, ostilità. Perché c’è chi lo usa per sentirsi importante. Per comandare con arroganza. Esercitando il potere alcuni fanno emergere il loro lato peggiore; è capitato a tutti di imbattersi in pubblici ufficiali che godono nel vessare gli altri. Mentre altri capiscono che più potere hai, più puoi influenzare positivamente il tuo ambiente. Queste persone intendono il potere come servizio. E come dovere. Più potere hanno, più diventano umili, premurose, gentili, disponibili. Perché sanno che al potere si accompagna la responsabilità.

Trova la tua diversità, in lei sta il tuo successo

Ho visto una mostra di quadri della nota pittrice Maria Lucia Soares. Ho trovato i colori particolarmente vivi. Mi è stato spiegato che lei dipinge su un materiale chiamato alcantara. Che esalta i colori. E questo le ha dato fama. E’ giusto distinguersi dagli altri. Valorizzare la propria differenza. Rendersi unici. Senza avere paura di essere diversi. Non serve avere tanti individui uguali. Serve avere persone fuori dal comune. Che magari fanno leva su qualcosa che per altri può essere un handicap, una debolezza. Il pilota Alex Zanardi ha dato il meglio di sé dopo l’incidente che gli ha amputato le gambe. Ed è diventato un simbolo di coraggio e di ottimismo. Un diverso? Sì. Per fortuna. Perché questo lo rende speciale.

Ecco perchè non usciamo dalla cacca

Ti impegneresti di più per guadagnare mille euro o per non perdere mille euro? La maggior parte delle persone sceglie la seconda opzione. Perché ci diamo più da fare per non farci sottrarre ciò che già abbiamo piuttosto che per ottenere ciò che ancora non abbiamo.
Noi uomini siamo conservatori. Le novità ci spaventano. Anche quelle belle ci possono lasciare dubbiosi. Preferiamo restare abbarbicati alle solite abitudini. Alle solite persone. Alla solita vita. Non ci soddisfa. Ma almeno la conosciamo. Ed evitiamo il timore dell’ignoto.
Quanti si trovano nella cacca? Tanti. Quanti si industriano per tirarsene fuori? Pochi. Trovano mille scuse: la colpa è degli altri, della crisi, della sfortuna… La verità è che dentro la cacca stanno al caldo. E si sono abituati all’odore. Uscirne? Mamma mia, chissà a cosa andrebbero incontro…

La colpa è sempre degli altri?

Un bambino mette del formaggio sui baffi del nonno che sta dormendo. L’anziano si sveglia, storce il naso e dice: “Qui dentro c’è puzza di formaggio!” Esce dalla stanza, va in cucina. Continuando a borbottare: “Puzza anche qui!” Allora esce di casa. Va in giardino, ma anche lì protesta: “C’è puzza dappertutto, siete degli zozzoni!”
Spesso ciò che vediamo nel mondo intorno a noi è un riflesso di ciò che abbiamo nel nostro mondo interiore. Chi trova il male negli altri lo serba dentro di sé. Ma è più facile incolpare gli altri che assumersi la responsabilità per i propri problemi. Ne è un esempio l’automobilista che, dopo un tamponamento, scende furioso dalla macchina e grida: “Lei è il quinto che mi viene addosso oggi! Non c’è più nessuno capace di guidare!”