Mario Furlan, life coach – Dimmi cosa ti chiedi, ti dirò cosa ti rispondi!

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach

Quando hai un problema dovresti usare il 20% del tempo per analizzare il problema; e l’80% per trovare la soluzione. Di solito facciamo il contrario. Anzi, di peggio. Passiamo l’80% del tempo non a esaminare il problema, ma a piangerci su. E ci poniamo domande come “Perché è capitato proprio a me?”
A domande demotivanti corrispondono risposte altrettanto distruttive: “Perché sono un idiota!” Prova, invece, a formulare altre domande: – Cosa c’è di buono in questa sfida? – Come posso vincerla? Lo dice anche la Bibbia: chiedete, e vi sarà dato. Chiedi le domande giuste, e ti sarà data la risposta giusta.

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Mario Furlan, life coach – La parola più importante (non è quella che pensi…)

Mario Furlan, life coach, durante un corso di motivazione

Mario Furlan, life coach, durante un corso di motivazione

Sai qual è la parola più importante da usare per raggiungere i tuoi obiettivi? E’ la parola No! Ogni giorno siamo sollecitati a fare mille cose. Alcune c’entrano con ciò che vogliamo realizzare. Altre ci distraggono solamente, facendoci perdere tempo prezioso e non portandoci da nessuna parte. Per questo serve dire di No a tutte quelle persone, e a quelle mansioni, che ci fanno deviare dalla via che vogliamo percorrere. Lo so, dire di No è difficile: hai paura di sembrare antipatico, o di perdere amici. Ma un vero amico capisce le tue priorità, non si offende e anzi cerca di aiutarti. Chi si offende non è un amico, bensì un perditempo, o uno sfruttatore. E ricorda che se non dici di No a loro, sarai costretto a dire di No a ciò che ti sta a cuore!

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels (www.cityangels.it) e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva. Ha fondato l’Alfacoaching, il coaching del benessere. www.mariofurlan.com www.wildingdefense.com www.alfacoaching.org

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Mario Furlan, life coach – Quelli che parlano troppo

Mario Furlan, life coach, a un corso di motivazione e leadership

Mario Furlan, life coach, a un corso di motivazione e leadership

Non ho mai sopportato quelli che parlano troppo. Che dopo dieci minuti di chiacchiere non sono ancora giunti al dunque. Perché nel frattempo ho perso il filo del discorso; mi sono distratto, o mi sono spazientito.
Essere prolissi è un difetto: annoi, e quando arrivi al punto hai già perso l’interlocutore. Spesso chi parla troppo lo fa perché non ha le idee chiare, e parlando spera (inutilmente) di chiarirsele. Inoltre perdersi in ciance sul lavoro è una mancanza di rispetto verso l’altro: gli fai perdere tempo inutilmente. I migliori comunicatori riescono a dire l’essenziale in pochi minuti, ed eventualmente si dilungano nei dettagli in un secondo tempo. Ma prima di arrivare a particolari, arriva al sodo. Sii breve: sarai bravo!

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels (www.cityangels.it) e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva. Ha fondato l’Alfacoaching, il coaching del benessere. www.mariofurlan.com www.wildingdefense.com www.alfacoaching.org

 

Mario Furlan, life coach – Sbaglia chi non lascia sbagliare!

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach

Uno degli errori più grandi, che impediscono la maturazione e la crescita delle persone, è impedire loro di sbagliare. Tutti sbagliamo. Perché siamo umani. Ed è solo attraverso gli errori, e la loro comprensione, che diventiamo persone migliori. Eppure ci sono individui che in perfetta buona fede, e a volte pure per amore – i genitori, gli insegnanti, i superiori sul lavoro – pretendono di impedirci di sbagliare. Nell’illusione di tutelarci, di proteggerci. Invece così facendo commettono uno sbaglio terribile. Ci instillano il terrore dell’errore. Ci mettono addosso il timore di rischiare. Di tentare. Di seguire la nostra strada. Condannandoci, così, a una vita di paura. Di stagnazione. E di frustrazione.

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels (www.cityangels.it) e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva. Ha fondato l’Alfacoaching, il coaching del benessere.  www.mariofurlan.com www.wildingdefense.com www.alfacoaching.org

Mario Furlan, life coach – Quando l’altro non capisce

Se l’altro non ci capisce, pensi che sia colpa sua. Ma forse tu non sei stato capace di trasmettere il tuo pensiero efficacemente e sinteticamente. In modo che sia chiaro, inequivocabile. Molti non riescono a stare concentrati a lungo. Come l’avvocato Agnelli; Sergio Romano ha scritto che “ti ascoltava per soli tre minuti, dopodiché potevi dirgli che stava per scoppiare la terza Guerra mondiale, ma ormai l’avevi perso”. Quindi 1) vieni subito al dunque; 2) fallo con parole semplici, comprensibili da tutti; 3) verifica che l’altro abbia capito davvero!

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels (www.cityangels.it) e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva. Ha fondato l’Alfacoaching, il coaching del benessere.  www.mariofurlan.com www.wildingdefense.com www.alfacoaching.org

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach – Sgrida in privato, loda in pubblico

Mario Furlan, life coach

Rimprovera in privato, loda in pubblico: è la ricetta per aiutare le persone a dare il meglio di sé.
Sgridare serve, anche se è doloroso; ma fatto in pubblico diventa molto più doloroso. Perché al richiamo si aggiunge l’umiliazione. Che può ferire l’ego fino a demolirlo. O a far nascere rancore, odio, sentimenti di vendetta.
Lodare è alla base della motivazione, e lodare in pubblico ne accresce esponenzialmente gli effetti. Ci piace che tutti sappiano quanto siamo bravi, amiamo ricevere applausi, adoriamo avere il nostro momento di gloria. E siamo grati nei confronti di chi ce l’ha fatto vivere.

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva.

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Mario Furlan, life coach – Attento al “ma”!

Mario Furlan, life coach

“Mario si impegna, ma non è un mostro di intelligenza”. Oppure: “Mario non è un mostro di intelligenza, ma si impegna”. La differenza tra queste due frasi salta subito all’occhio. Nella prima Mario è un ritardato mentale; nella seconda non è brillantissimo, ma ce la può fare.
Le tre parole ma, però, tuttavia annullano ciò che le precede, lasciando nella mente dell’ascoltatore solo ciò che viene dopo. Quando pronunci il ma stai dicendo che finora hai addolcito la pillola amara; adesso viene la dura realtà. Quindi occhio a come usi questa parolina, gli effetti che produce potrebbero non essere quelli che desideri!

Mario Furlan è docente universitario di Motivazione. E’ fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva.

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Mario Furlan, life coach – Ecco come fare buona impressione

Vuoi fare buona impressione? Non parlare di te, di quanto sei bravo e intelligente: la faresti pessima. Parla, invece, degli altri. Dell’argomento che sta loro più a cuore: loro stessi. Ogni persona ha aspetti positivi e negativi; complimentati sinceramente per i loro aspetti positivi. Ed evita di criticarli apertamente per i loro difetti: la critica è come un boomerang, torna al mittente.
Non si tratta di piaggeria, bensì di aiutare gli altri a stare bene con se stessi. Riceviamo ciò che diamo. Dai critiche o arroganza? Riceverai altrettanto. Dai amicizia e amore? Ti torneranno indietro.

Mario Furlan, life coach – Chi più parla, meno dice

Chi più parla, meno dice. Le persone che parlano tanto sono quelle che dicono meno. Amano dare fiato alle corde vocali: sembra che ti debbano dire chissà che, invece ripetono le solite cose due, tre, quattro volte: di persona, e al telefono. E mentre loro vanno avanti a blaterare, tu ti scervelli a trovare un pretesto per tagliare la corda senza essere scortese.
Questi chiacchieroni sono perditempo. Di inconcludenti. Chi agisce non ha tanto tempo per parlare: preferisce fare. Invece costoro si perdono in chiacchiere. E, dal momento che chi parla tanto combina poco, si lamentano. O spettegolano. Provano gusto nel denigrare chi realizza più di loro, senza chiedersi il perché.
Il buon Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca. Per ascoltare il doppio di quanto parliamo. Peccato che non tutti se ne ricordino.

Mario Furlan, life coach – Niente processo alle intenzioni!

“Hai voluto farmi del male di proposito!” “No, non è vero!” “Invece sì!” “Invece no!” Sappiamo come vanno a finire certe discussioni: tu rinfacci all’altro un comportamento doloso, l’altro si difende e si finisce in rissa. Ti consiglio, quindi, di evitare il processo alle intenzioni. Accusare di aver voluto fare qualcosa di negativo significa avere la presunzione di leggere nella mente dell’altro. D’accordo, lui si è comportato male; ma sei sicuro che l’abbia fatto volontariamente? E se anche così fosse, rinfacciarglielo non serve: lui ribatterà che è falso. Meglio, invece, dirgli come tu hai reagito al suo agire. “Mi sono sentito ferito”; “Non riesco a fidarmi di te”; non lo stai accusando, ma stai esprimendo le tue reazioni. E lui eviterà di mettersi sulla difensiva.