Impariamo da Obama

Perché esultiamo per l’elezione di Obama? Perché è una sferzata motivazionale. Perché è la prova che volere è potere. Anche se tutto sembra giocarti contro. Perché, come ha detto Nelson Mandela, un altro uomo cui molti si ispirano, “la sua vittoria ha dimostrato come nessuno al mondo deve avere paura di sognare”.
Loro, Obama e Mandela, hanno trasformato i loro sogni in realtà. E tu, che sogni hai? Li hai ancora, o li hai persi per strada, sotterrandoli sotto il tran tran quotidiano, perché pensi che tanto non ce la farai mai? Rimarranno per sempre sulle nuvole, o hai un progetto chiaro per calarli nella tua vita?

Il coraggio di rischiare

Ti capita di crogiolarti in una situazione – professionale, familiare, sociale – che non ti piace? Di persistere in una condizione che non ti piace, che ti procura sofferenza e disagio, ma da cui ti rifiuti, consciamente o meno, di uscire? Sei in buona (si fa per dire…) compagnia: abbiamo tutti paura del cambiamento. Perché temiamo l’ignoto: “Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova…” Ma così facendo si resta sempre al palo. Serve il coraggio di rischiare. Un coraggio che non sia incoscienza (le scelte vanno ponderate bene), ma che esprima la tua forza morale.

Fidati del tuo istinto

Ci sforziamo di essere logici, razionali. Ma le nostre decisioni più importanti vengono prese a livello emotivo. Pensaci: quando ti innamori non segui il cervello, bensì il cuore. Ma anche quando scegli una facoltà universitaria, o un lavoro, è spesso l’istinto a farti propendere per una soluzione anziché per l’altra. Ed è giusto che sia così. Gli scienziati (quindi persone razionali…) hanno dimostrato che è più facile sbagliare sforzandosi di essere logici piuttosto che affidandosi all’istinto. Incontri qualcuno per la prima volta: c’è qualcosa in lui che non ti piace, ma ti dici che prima di giudicarlo devi conoscerlo. Quindi accantoni la prima impressione. Salvo poi, col tempo, accorgerti che era quella giusta…

Focalizzati sulla meta, la raggiungerai

Otteniamo ciò su cui ci focalizziamo. Le persone che si piangono addosso si concentrano su sfortune e disgrazie. E ne ottengono altre. Le persone ottimiste non chiudono gli occhi di fronte alle cose che vanno storto: cercano di raddrizzarle. Ma soprattutto non di distraggono dal loro obiettivo. E alla fine lo raggiungono. Perché è come guidare una macchina: se non tieni lo sguardo ben fisso verso la direzione in cui vuoi andare rischi di finire fuori strada. Se vuoi girare a destra o a sinistra, comincia a guardare in quella direzione; se vuoi  fare la retromarcia comincia a guardarti alle spalle. E’ lo stesso nella vita. Non puoi tagliare un traguardo se non lo hai costantemente davanti agli occhi.