Spesso le cose che ci preoccupano, o infastidiscono, o che comunque ci rovinano la giornata non sono cose gravi. Sono, invece, i piccoli intoppi disseminati lungo il nostro percorso di vita. Non possiamo cancellarli. Ma possiamo cancellare il loro effetto negativo. Evitando di amplificarli sull’onda dell’emotività, e riportandoli alla loro vera, limitata dimensione.
Hai preso una multa? Un automobilista ti ha fatto un gestaccio? Il collega ti guardato storto? L’amico ti ha bidonato? La tua squadra ha perso? Non lasciarti travolgere dall’ira, o abbattere dalla depressione. Pensa invece: tra sei mesi me ne importerà ancora qualcosa? Se la risposta è no, domandati: e tra tre mesi? Tra un mese? Tra una settimana? Domani? Se la risposta è ancora no, perché aspettare domani? Perché non infischiartene a partire da ora?
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