Negazionisti e covidioti: questi due neologismi offensivi dimostrano fino a che punto è degenerata la convivenza civile.
Chi non la pensa come me è o un nemico, o un cretino: tertium non datur. Chi ha dubbi sulla verità ufficiale non è uno che vuole ragionare con la sua testa, ma un negazionista. Mentre chi segue le regole non è un bravo cittadino, ma un covidiota. Si affibbiano etichette infamanti, che troncano alla radice qualunque possibilità di dialogo.
Sui social, catalizzatori di questo imbarbarimento, non si esprimono più dubbi, ma certezze assolute. E guai a chi le contraddice: merita insulti e derisioni. Il risultato è che stiamo diventando sempre più settari, intolleranti. Col paraocchi. Incapaci di uscire dalla nostra zona di agio e di metterci in discussione. E quindi sempre più rigidi. Più sclerotici. Più assolutisti. E più stupidi.
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