Nulla ci cambia quanto il dolore.
Ci scuote. Ci smuove. Ci scombussola. Ci sbatte a terra. E se è abbastanza cocente ci costringe a fare, o a pensare, diversamente.
Il dolore non ci lascia indifferenti. Ci trasforma. Ma lo può fare in due modi: in meglio. O in peggio.
Un’ingiustizia, una tragedia possono renderti rabbioso, o disperato. O farti sentire impotente. Oppure possono spingerti a trovare un senso al dolore, e a diventare una persona migliore. Come Nelson Mandela in carcere, o come Alex Zanardi dopo l’incidente.
Ogni dolore, fisico e psicologico, ti sta mandando un messaggio. Il mal di denti ti dice che hai una carie; il mal di schiena che hai una vertebra schiacciata. E lo stesso vale per la sofferenza interiore: cosa puoi fare, cosa puoi imparare dal male che senti dentro?
Tutti soffriamo. Ciò che cambia è come reagiamo alla sofferenza.
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