Campano, 39 anni, Oreste Maria Petrillo è un maestro del culturismo vecchia scuola: quello che va dal secondo Dopoguerra agli anni Sessanta-Settanta, prima che la chimica irrompesse prepotentemente sulla scena e cambiasse tutto, dall’allenamento all’alimentazione.
Inizia a praticare sport agonistico sin da ragazzino. Comincia con il canottaggio (“mi alzavo tutte le mattine all’alba per allenarmi”), per poi passare al basket e alle arti marziali. A 16 anni, la svolta: suo padre gli regala “Muscoli e bellezza”, il famoso best-seller di John Vigna, il libro che ha fatto conoscere il culturismo a centinaia di migliaia di italiani.
Oreste Petrillo scopre il mondo del fitness e della cultura fisica, e vi si tuffa a capofitto.
“I corpi degli atleti di allora erano belli ma non impossibili, come i campioni del Mr Olympia di oggi – dice Petrillo. – Oggi vedi un campione di bodybuilding e ti scoraggi: sai che non potrai mai avvicinarti a certi traguardi”.
Per qualche anno Vigna è il suo punto di riferimento.
Nel frattempo Oreste si iscrive a Giurisprudenza all’Università di Napoli, e allo studio della legge affianca quelli di anatomia, biologia, chimica, alimentazione: è il suo amore per il bodybuilding a spingerlo.
Diventa anche istruttore di fitness e personal trainer, e abbraccia la scuola di Mike Mentzer, noto campione di culturismo degli anni Ottanta.
L’approccio di Mentzer è l’opposto di quello di Vigna: allenamenti per tutto il corpo in una sola seduta di allenamento, e ogni seduta è molto distanziata dall’altra. “Sono arrivato ad allenarmi anche una sola volta ogni 14 giorni!” ricorda.
Dopo Vigna e Mentzer, Oreste scopre il culturismo degli albori: quello della metà del secolo scorso, che ha avuto grandi esempi in Steeve Reeves e Reg Park, diventati anche divi del cinema.
“Mi sono innamorato del bodybuilding di allora, quello semplice, pulito, e mi sono messo a studiarlo di gran lena” dice.
Petrillo pre un gruppo Facebook (Old School Training: OST) per approfondire l’argomento con altri appassionati, e il successo è tale che decide di scrivere un libro sul tema.
Nasce così “The Secret Book of Old School Training – Come applicare i segreti del culturismo degli albori per ottenere più muscoli e più definizione”. È un’opera mastodontica, che raccoglie le schede di allenamento di decine di campioni di allora. Ed è un sorprendente successo: il libro viene tradotto in varie lingue, tra cui il russo. E viene apprezzato da nientemeno che Boris Sheiko, celebre istruttore di powerlifting russo.
Dopo questo best-seller ne seguono altri sullo stesso argomento, visto da varie sfaccettature.
Alla domanda su quale sia l’allenamento “old school” da lui prediletto, Oreste Maria Petrillo non ha dubbi: sceglie quello di Reg Park, l’ideatore del “5×5”: 5 ripetizioni per 5 serie per ogni esercizio, con 3 serie a carico costante. Per acquisire sia forza, sia massa muscolare. “Le sue intuizioni sono valide ancora oggi. E il culturismo di allora è oggi più valido che mai – assicura. – Le palestre sono chiuse, dobbiamo allenarci in casa. A corpo libero, o con un set di bilanciere e manubri. Roba semplice, insomma. Come si faceva allora. Anche per questo ci serve riscoprire la vecchia scuola di cultura fisica!”
Senza contare che in tempi di Covid essere in forma è utilissimo per non ammalarsi. E non si tratta soltanto di avere tanti muscoli, ma anche di respirare profondamente, stare all’aria aperta, nutrirsi e riposarsi correttamente. E, ovviamente, curare l’aspetto psicologico: “Che non è visibile, ma è essenziale”.
Oreste è un’autorità anche in questo: tra i suoi libri ricordiamo “The Secret of Mind and Body”, un prezioso manuale che insegna ad usare la mente per ottenere il massimo. Nello sport e nella vita.