Pietro Banchini, l’ortopedico delle ginocchia e delle anche

Il Dr. Pietro Banchini, ortopedico, cura ginocchia e anche

Il Dott. Pietro Banchini è un noto ortopedico specializzato nella cura delle patologie di ginocchia e anche

Il Dott. Pietro Banchini, che lavora all’ospedale Humanitas, è un ortopedico specialista nelle patologie delle ginocchia e delle anche. Si tratta di problemi che colpiscono un’ampia parte della popolazione, e che aumentano con l’età.
“Ma ci sono anche tanti giovani, soprattutto sportivi, che hanno problemi alle ginocchia” dice il Dott. Banchini. E alla domanda se lo sport faccia bene, risponde, ridendo: “Sì, agli ortopedici!”
Poi spiega che lo sport fa bene, ma senza esasperazioni. Quello eccessivo, che sollecita violentemente le articolazioni, causa traumi e lesioni che si possono trascinare per tutta la vita. Lui ha operato al ginocchio un atleta della nazionale serba di pallamano e rugbisti italiani di serie A: “ventenni che hanno però le cartilagini consumate, come quelle di un novantenne!”
Molti dei problemi dipendono anche dalla conformazione del ginocchio. L’importante è rivolgersi all’ortopedico ai primi sintomi: altrimenti la situazione potrebbe degenerare e diventare di difficile soluzione. Per fortuna gli ultimi anni hanno portato una straordinaria avanzata dell’uso della tecnologia in sala operatoria, e dove prima si facevano operazioni traumatiche, con grande perdita di sangue, oggi, spesso, il tutto si risolve con un taglietto da pochi centimetri. O addirittura senza tagli, con l’artroscopia.
“Spesso il ginocchio non è in asse, quindi è inevitabile che ci siano problemi – spiega il Dott. Pietro Banchini. – A volte basta mettere un plantare sotto il piede, altre volte serve l’osteotomia. Le infiltrazioni di acido ialuronico? Possono fare miracoli. Ma ci sono mille tipi di acido, è essenziale scegliere quello giusto”.
Anche l’anca è per molti un punto dolorante. E anche qui le nuove tecnologie consentono di fare operazioni poco invasive. Come, ad esempio, un taglietto da 8 centimetri che non taglia la muscolatura, come si faceva una volta, ma invece passa attraverso i setti muscolari. “Così la muscolatura si riattiva subito e il recupero è immediato – dice l’ortopedico. – Non senti dolore, i tessuti vengono rispettati e i pazienti non credono ai loro occhi: pensavano di dover stare in ospedale una settimana, invece escono il giorno dopo, o al massimo due giorno dopo l’intervento!” Con l’artroscopia, addirittura, vanno a casa tre ore dopo l’operazione. E camminando sulle loro gambe.

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