Viviamo in un mondo di promesse infrante. In cui la parola data, gli impegni, le garanzie sembrano, ormai, non garantire più nulla. Sono carta straccia, parole al vento. E questa cattiva abitudine, e mancanza di rispetto, è andata crescendo negli ultimi anni.
Diciamo “Ci vediamo venerdì!”, o “Ci sentiamo domani”, sapendo che forse non sarà così. Perché ce ne dimentichiamo. O ce ne infischiamo. E magari ci inventiamo qualche scusa per giustificare la nostra assenza.
Assicuriamo il nostro impegno per aiutare l’amico a trovare un lavoro, ma quando per mail ci arriva il cv lo cestiniamo.
Abbiamo firmato un contratto di lavoro, ma ci mettiamo in malattia per non lavorare e ricevere comunque lo stipendio.
Ci ripromettiamo di smettere di fumare o di iniziare a correre, ma sotto sotto sappiamo che non faremo né una cosa, né l’altra.
Ma quando non manteniamo la parola data, perdiamo credibilità. E quando perdiamo credibilità, rompiamo le relazioni. Con gli altri. E con il nostro animo.
Gli altri non ci credono più. Ci considereranno, giustamente, inaffidabili. Per non dire di peggio. Si sentiranno presi per i fondelli. E noi stessi non crederemo più in noi stessi, e a ciò che avremmo deciso. Le nostre promesse saranno promesse da marinaio, non avranno alcun valore.
Prova a mantenere la parola data per almeno un mese. Con gli altri. E con te stesso. Vedrai, poco per volta, il mondo intorno a te cambiare. E diventerai una delle poche persone davvero rispettate e stimate. Perché non prendono in giro. Perché sono oneste. Perché la loro parola è oro. E perché sono attendibili, leali, serie e corrette.
Ogni giorno su Facebook i consigli del life coach e business coach, formatore e motivatore Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!
Mario Furlan è stato eletto “miglior life coach d’Italia” dall’Associazione Italiana Coach.
Grande Mario, leggere le parole che hai scritto mi fa tornare in mente mia nonna. Ma bisogna leggerle bene nel merito , che io ho compreso. Il problema è che è più conveniente fare così in quanto il vantaggio nel sottrarsi alla parola consente grandi vantaggi in bussisness paralleli quindi si va dove è più conveniente non è solo il mancato rispetto della parola.
L’epoca è un’altra e anche le distanze sono differenti.
Parliamone se vuoi. antonio.giannini@laserprocessing.it
Condivido le tue parole, caro Antonio. Hai una grande nonna!