Posizioni di apertura e di chiusura

Giovanna mi chiede qualche dritta sul linguaggio non verbale. Vale a dire il linguaggio silenzioso del corpo. Che è molto più illuminante sulle reali intenzioni di una persona rispetto a quello che dice a parole. Perché le parole possono mentire, il corpo no. Tanto per cominciare esistono posizioni di apertura e chiusura. Le posizioni di chiusura corporea denotano chiusura psicologica o timore, mentre quelle di apertura corporea indicano apertura psicologica, cordialità, sicurezza. Chi ti accoglie con braccia e gambe incrociate non è ben disposto nei tuoi confronti come chi ti accoglie a braccia aperte (in senso sia fisico che metaforico).… Continua a leggere


Gli arroganti? Sono insicuri

Hai un o un collega capo arrogante, supponente, che non ammetterebbe mai di aver sbagliato? Si tende a dire che chi si comporta così ha un carattere forte. Invece è molto debole e insicuro. Infatti teme la critica: perché intacca la sua autostima e la fiducia nelle sue capacità. Insomma, basta poco per mandarlo in crisi. Evita di indicargli apertamente i suoi errori: lo metteresti sulla difensiva. E, peggio ancora, potrebbe prendersela con te: i prepotenti insicuri sono spesso permalosi e vendicativi. Meglio far sembrare che sia lui a notare le mancanze. Parlando con lui, e seminando nella conversazione frasi… Continua a leggere


Angelo e Gilda, il coraggio di reagire

Cosmos (cosimocolletta@gmail.com) mi scrive, polemicamente: E’ facile a parlare di ottimismo quando si ha il vento in poppa! Molte realtà di malattia, povertà etc non sempre hanno via di uscita… Proprio perchè conosco molto bene queste realtà attraverso l’associazione di volontariato da me fondata, i City Angels (www.cityangels.it), so che per uscire da situazioni difficili piangersi addosso, lamentarsi, imprecare contro la malasorte e contro il mondo intero non serve a nulla, se non a sentirsi ancora peggio. Ti porto gli esempi di due miei amici carissimi: Angelo Starineri e Gilda Paolillo. Entrambi di Milano, la mia città. Angelo è stato per molti anni… Continua a leggere


Mettersi in proprio: si o no?

Clara mi scrive: Sono un mamma sola con bimba di 7 anni. Lavoro in ufficio da ben 23 anni e oggi la mia vita è di una monotonia e ripetitività assurda. Vorrei mettermi in proprio, ma come osare, come mettere in discussione un lavoro sicuro come quello attuale che assicura la pagnotta a mia figlia , in cambio di…. Lei cosa farebbe? Cara Clara, ti consiglio di valutare bene i pro e i contro. Da una parte l’ebbrezza di mettersi in proprio, la libertà che deriva dal non avere capi, la soddisfazione che provi quando arrivano i risultati. Ma vanno considerati… Continua a leggere


La lezione di Madre Teresa

A proposito di Il bene fa bene a chi lo fa, Valentina mi scrive: È vero che non si perde niente a essere una persona cui è facile voler bene, ma quando poi si sta male? Come se ne esce? Non sono proprio d’accordo con questa teoria perchè spesso anzi quasi sempre adottando questo comportamento si prendono delle grandissime fregature! Io sono sempre stata così e immancabilmente vengo ripagata con delle delusioni che provengono da persone che reputo amiche, a cui magari dò il cuore e che invece alla fine mi pugnalano alle spalle e quando poi me ne accorgo… Continua a leggere


Raggiungi i tuoi obiettivi a tappe

Chiara mi scrive: I sogni anche se nascosti per lungo tempo rimangono nel nostro intimo, si colorano e mutano come i sentimenti e le emozioni che ci pervadono…per me esistono! e non potrei farne a meno di sentirmi ogni giorno un po’ cenerentola, un po’ pollicino…sono sogni spesso consolatori, ad occhi aperti…mi consentono di sperare e di sentirmi creativa, costruisco qualcosa di illusorio per trovarvi l’energia, la gioia…peccato però che spesso la realtà di ogni giorno è una muraglia insormontabile. Quello che vorrei imparare a gestire al meglio è la paura che il sogno resterà tale e non sarò stata in… Continua a leggere


Il bene fa bene a chi lo fa

A Natale siamo più propensi ad essere cordiali. Pensa come sarebbe più bello, e più utile per te, se tu lo fossi tutto l’anno. Se tutto l’anno tu sorridessi, ti mostrassi gentile e premuroso, ti informassi  sul come stanno le persone con cui hai a che fare e le loro famiglie. Gli altri sono il tuo specchio: se sei cortese e disponibile con loro, sarà più facile che loro lo siano con te. Come spesso accade, un comportamento etico è anche utile per chi lo adotta. Non hai niente da perdere ad essere una persona cui è facile voler bene,… Continua a leggere


Impariamo da Obama

Perché esultiamo per l’elezione di Obama? Perché è una sferzata motivazionale. Perché è la prova che volere è potere. Anche se tutto sembra giocarti contro. Perché, come ha detto Nelson Mandela, un altro uomo cui molti si ispirano, “la sua vittoria ha dimostrato come nessuno al mondo deve avere paura di sognare”. Loro, Obama e Mandela, hanno trasformato i loro sogni in realtà. E tu, che sogni hai? Li hai ancora, o li hai persi per strada, sotterrandoli sotto il tran tran quotidiano, perché pensi che tanto non ce la farai mai? Rimarranno per sempre sulle nuvole, o hai un… Continua a leggere


Il coraggio di rischiare

Ti capita di crogiolarti in una situazione – professionale, familiare, sociale – che non ti piace? Di persistere in una condizione che non ti piace, che ti procura sofferenza e disagio, ma da cui ti rifiuti, consciamente o meno, di uscire? Sei in buona (si fa per dire…) compagnia: abbiamo tutti paura del cambiamento. Perché temiamo l’ignoto: “Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova…” Ma così facendo si resta sempre al palo. Serve il coraggio di rischiare. Un coraggio che non sia incoscienza (le scelte vanno ponderate bene), ma che… Continua a leggere


Fidati del tuo istinto

Ci sforziamo di essere logici, razionali. Ma le nostre decisioni più importanti vengono prese a livello emotivo. Pensaci: quando ti innamori non segui il cervello, bensì il cuore. Ma anche quando scegli una facoltà universitaria, o un lavoro, è spesso l’istinto a farti propendere per una soluzione anziché per l’altra. Ed è giusto che sia così. Gli scienziati (quindi persone razionali…) hanno dimostrato che è più facile sbagliare sforzandosi di essere logici piuttosto che affidandosi all’istinto. Incontri qualcuno per la prima volta: c’è qualcosa in lui che non ti piace, ma ti dici che prima di giudicarlo devi conoscerlo. Quindi… Continua a leggere