Allarme crisi economica per le aziende manifatturiere: ecco i consigli degli esperti per affrontare presente e futuro

 

Augusto Abbarchi

Augusto Abbarchi di Workday

Workday, leader nelle applicazioni cloud aziendali per la finanza e le risorse umane, e IDC, hanno pubblicato un InfoBrief rivelando che il futuro dell’industria manifatturiera in Europa continuerà ad essere incerto, mutevole e complesso. Per prosperare in questo contesto, le organizzazioni manifatturiere devono trasformare radicalmente le loro operazioni per diventare più resilienti ed agili. Allo stesso tempo, le organizzazioni devono bilanciare i costi e la sicurezza, garantendo nel contempo la conformità alle normative ESG. Avere le competenze e il talento giusti per affrontare tutti questi argomenti sarà la base per una trasformazione aziendale di successo e per una crescita aziendale sostenibile a lungo termine. Secondo l’InfoBrief, nel 2023 le organizzazioni manifatturiere dovranno affrontare i seguenti problemi di business: le persistenti carenze della catena di approvvigionamento e l’aumento della concorrenza; l’aumento dei costi interni ha rafforzato la necessità di monitoraggio e controllo dei costi; l’incremento degli attacchi informatici e, infine, il cambiamento della domanda dei clienti e del mercato.

Ma non è tutto perché la mancanza di competenze sta influenzando la trasformazione e le operazioni aziendali. Ciò è dovuto principalmente alla mancanza di lavoratori esperti di tecnologia digitale nella fabbrica, alla mancanza di competenze di ingegneria del software integrate per sviluppare prodotti intelligenti e connessi, oltre alla mancanza di competenze di sicurezza informatica per proteggersi dagli attacchi. Ciò è unito alla necessità di trasformare rapidamente i requisiti in competenze operative, con conseguenti tassi di scarto più elevati nella produzione, aumentando così i costi. L’aumento dei tempi del ciclo di produzione e i problemi di qualità stanno portando a una diminuzione della soddisfazione del cliente e, di conseguenza, a una crescita aziendale limitata. Per ridurre o eliminare gli impatti negativi delle lacune di competenze ed evitare di rimanere indietro rispetto ai concorrenti globali, i produttori devono affrontare la gestione della forza lavoro e dei talenti dall’inizio alla fine: dall’attrazione dei talenti, all’abilitazione, esperienza e fidelizzazione dei dipendenti.

Augusto Abbarchi, Country Manager di Workday per l’Italia, commenta: “Per affrontare le persistenti carenze della catena di fornitura, l’aumento della concorrenza, l’aumento dei costi e l’evoluzione delle richieste dei clienti, i produttori devono sottoporsi a una fondamentale trasformazione delle loro operazioni. I produttori devono investire per attrarre nuovi talenti e le competenze richieste, migliorare l’esperienza dei dipendenti e migliorare la resilienza operativa attraverso una pianificazione e una gestione della forza lavoro agile e flessibile”. Per avere successo, quindi, i produttori devono affrontare questi imperativi strategici: attrarre nuovi talenti e le competenze richieste creando profili di lavoro desiderabili per gettare le basi per una crescita aziendale a lungo termine; migliorare l’esperienza dei dipendenti per aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione degli stessi e, per concludere, perfezionare la resilienza operativa attraverso una pianificazione e una gestione della forza lavoro agile e flessibile.