Mario Furlan, life coach – A cosa serve la passione (controllata)

Risveglia il campione in te!, uno dei best-seller di Mario Furlan

Risveglia il campione in te!, uno dei best-seller di Mario Furlan

Vivere senza amare il proprio lavoro e ciò che si fa è come morire un po’ ogni giorno: una tortura. Chi riesce in ciò che fa ha sempre una grande passione che lo spinge: è come il carburante per l’auto. La passione ti fa alzare all’alba e andare a letto alle ore piccole; ti fa lavorare come se fosse un gioco, senza che ti pesi. Ma ci vuole passione controllata: se è incontrollata non riesci a vedere gli errori, i difetti, le mancanze della tua opera. Pertanto serve ricevere consigli da parte di chi è meno coinvolto di te. Ascoltali,… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Pensa in grande, conviene!

Mario Furlan, life coach

Mario Furlan, life coach

Sono convinto che convenga pensare in grande. Spesso ci consigliano – anche in buona fede – di non puntare troppo in alto, per non restare delusi. Di lanciarci in imprese non eccessivamente ambiziose. Ma così come è bene essere realisti, è anche bene essere ambiziosi. Perché solo i grandi obiettivi ci scaldano il cuore. Ci motivano. Ci danno la passione che è il carburante del successo. Perché mai impegnarci tanto per poco? Non ne vale la pena. Ne vale la pena, invece, se si tratta di coronare un sogno. E sono i sogni – quelli grandi, luminosi, meravigliosi – a… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Le piccole cose sono grandi cose

Mario Furlan, life coach, durante un corso di Wilding (autodifesa istintiva)

Mario Furlan, life coach, durante un corso di Wilding (autodifesa istintiva)

Sei attento ai dettagli, alle sfumature, alle piccole cortesie? Arrivi puntuale, non dimentichi niente, ti ricordi i compleanni dei tuoi interlocutori e i loro gusti? Presumo che tu sia altrettanto attento nelle cose grandi, importanti. Prima di conoscere qualcuno a fondo dobbiamo decidere se fidarci o no di lui. Non riusciamo ancora a valutarlo dalle grande azioni. Ma possiamo giudicarlo dalle piccole. Se ai primi incontri si presenta con i vestiti macchiati, le scarpe sporche, le unghie orlate di nero; arriva in ritardo, senza nemmeno avvisare, o addirittura bidona; e mostra di essere sciatto, trascurato, facilone; come potremo riporre fiducia… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Chi non si forma, si ferma!

Mario Furlan, life coach, durante un corso di formazione

Mario Furlan, life coach, durante un corso di formazione

A volte sessantenni, pensionati, anziani mi dicono: Mario, vorrei venire al tuo corso di motivazione ma ormai, alla mia età… Al che rispondo che la formazione serve a qualunque età. Anche quando hai terminato la vita lavorativa. Perché serve anche per la vita privata. E perché siamo un tutt’uno: chi è felice nella vita privata riesce meglio nell’area professionale, e viceversa. Chi non si forma, si ferma. Non cresce. E in natura tutto ciò che smette di crescere inizia a morire. Per questo mi fa sorridere chi dice: Ormai sono laureato, ormai sono affermato, ormai sono arrivato… quindi non mi… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Se vuoi fare i soldi, non pensare ai soldi!

Mario Furlan presenta in tv il suo best-seller “Tu puoi!”

  Anche in questi tempi di crisi ci sono persone che riescono ad avere successo. E a fare soldi. Che si tratti dell’amministratore delegato di una multinazionale, oppure di un venditore di caldarroste, la loro ricetta per il successo è la stessa: per fare soldi non devi puntare solo ai soldi. Se pensi soltanto al danaro, finirai col non averne. Perché trascuri ciò che è alla base di tutto: il tuo prodotto o servizio. Se invece ti concentri innanzitutto sul fare al meglio ciò che fai, e a farlo con passione, verrà di conseguenza. Pensare a battere i concorrenti? Meglio… Continua a leggere


Mario Furlan, life coach – Attento al “ma”!

Mario Furlan, life coach

“Mario si impegna, ma non è un mostro di intelligenza”. Oppure: “Mario non è un mostro di intelligenza, ma si impegna”. La differenza tra queste due frasi salta subito all’occhio. Nella prima Mario è un ritardato mentale; nella seconda non è brillantissimo, ma ce la può fare. Le tre parole ma, però, tuttavia annullano ciò che le precede, lasciando nella mente dell’ascoltatore solo ciò che viene dopo. Quando pronunci il ma stai dicendo che finora hai addolcito la pillola amara; adesso viene la dura realtà. Quindi occhio a come usi questa parolina, gli effetti che produce potrebbero non essere quelli… Continua a leggere