Mario Furlan, life coach – Perché serve accelerare a fine anno

Mario Furlan, life coach

Il 2013 volge al termine. E si avvicina il Capodanno, il momento dei buoni propositi. Quanti propositi fissati all’inizio di quest’anno sei riuscito a realizzare? Se non ce l’hai ancora fatta, non arrenderti. Forse non riuscirai a realizzarli al 100%: il tempo rimanente è poco. Ma nei giorni che mancano a San Silvestro puoi accelerare. Mettercela tutta. E portare a casa il 30, 50, 70 o 90 per cento dell’obiettivo finale. Ne vale comunque la pena.
Nel momento di fine anno in cui tutti rallentano, perché pensano alle feste, tu accelera. Come i podisti. In vista del traguardo raccolgono le ultime energie per lo sprint finale. E a volte riescono a ribaltare il risultato: arrivano in testa, e vincono.

Mario Furlan è il primo docente universitario di Motivazione e crescita personale in Europa.
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Mario Furlan, life coach – Basta poco di più per ottenere molto di più

Nello sport la differenza tra il primo e il secondo è spesso minima. Nei cento metri si tratta di frazioni di secondo; nel calcio di poche reti subite in meno, e segnate in più. Entrambi sono bravi; ma per essere eccezionali, cioè numeri uno, bisogna fare qualcosina in più degli altri.
Se in palestra devi fare 10 ripetizioni e ne fai soltanto nove, al 10% di azione in meno corrisponde almeno il 50% di crescita muscolare in meno. Se fai 11 ripetizioni, spingendoti oltre il limite, la crescita raddoppia.
Lo stesso è nella vita. La differenza tra vittoria e sconfitta è spesso minima. Basta poco: quel poco che fa tutta la differenza.

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Mario Furlan, life coach – Le due F dei grandi risultati

Per creare qualcosa di grande, di bello, di concreto ci vogliono le due f: fatti e fede.
I fatti servono per conoscere la situazione. Per tenere i piedi per terra. Per sapere su cosa, e su chi, posso contare. Per non perdermi in voli pindarici, in sogni velleitari.
La fede serve per credere che ce la posso fare. Per alzarmi in volo. Un volo con una traiettoria precisa, ben definita. Suffragato da dati di fatto. Ma che si eleva sopra i semplici fatti. Grazie alla forza della fiducia. In se stessi. E nella bellezza dei propri sogni.
Chi si basa solo sui fatti, ma non ha fiducia, resta fermo. Chi ha fiducia, ma perde di vista i fatti, resta deluso. Mentre unendo le due f si raggiungono le vette più alte.

Mario Furlan, life coach – Come essere pronti a cogliere le opportunità

La vita presenta a ciascuno delle opportunità: quella persona, quella proposta di lavoro, quel corso di formazione  ci possono cambiare la vita. Ma spesso non le sappiamo cogliere. O perché non le vediamo. O perché non siamo pronti a coglierle. E così le colgono altri.
Anni fa ebbi una splendida offerta di lavoro. Andai al colloquio. Ma non ero sicuro di me stesso. E feci delle gaffe. Così mi scartarono. E presero un altro.
Non sappiamo quando la vita ci presenterà una nuova chance. Ma sappiamo che dobbiamo essere pronti. E credere in noi stessi. Perché attraiamo persone e opportunità a seconda di chi noi siamo. Gli uomini solari, positivi, assertivi sono quelli che hanno più chance. Perché piacciono di più. Quelli polemici,  lamentosi o impauriti, ahimé, non li vuole nessuno.

Mario Furlan, life coach – Per ottenere devi rinunciare. Ma ne vale la pena.

Vuoi ottenere qualcosa? Devi rinunciare a qualcos’altro. Vuoi dimagrire? Devi rinunciare ai dolci. Vuoi raggiungere risultati nella professione? Devi rinunciare a perdere tempo. Vuoi una vita di coppia solida? Devi rinunciare ai flirt occasionali.
Rinunciare costa fatica. E’ più facile fare ciò che ci costa meno impegno, piuttosto che stringere i denti e dire di no a quello che ci allontana dalla strada prefissata. Ci vuole disciplina. Ci vuole carattere. E ci vuole una fortissima motivazione. Quella che ci aiuta a superare tentazioni e momenti difficili; quelli in cui ci sembra che i nostri sforzi siano stati inutili, e che tanto vale lasciar perdere e tornare a comportarci come prima. Ma alla lunga l’impegno costante paga. E col tempo, visti i risultati, non è più una rinuncia. Bensì un viatico per la felicità.

Mario Furlan, life coach – Chi più parla, meno dice

Chi più parla, meno dice. Le persone che parlano tanto sono quelle che dicono meno. Amano dare fiato alle corde vocali: sembra che ti debbano dire chissà che, invece ripetono le solite cose due, tre, quattro volte: di persona, e al telefono. E mentre loro vanno avanti a blaterare, tu ti scervelli a trovare un pretesto per tagliare la corda senza essere scortese.
Questi chiacchieroni sono perditempo. Di inconcludenti. Chi agisce non ha tanto tempo per parlare: preferisce fare. Invece costoro si perdono in chiacchiere. E, dal momento che chi parla tanto combina poco, si lamentano. O spettegolano. Provano gusto nel denigrare chi realizza più di loro, senza chiedersi il perché.
Il buon Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca. Per ascoltare il doppio di quanto parliamo. Peccato che non tutti se ne ricordino.

Mario Furlan, life coach – Il meglio è nemico del bene

Il meglio è nemico del bene. Lo sappiamo, ma a volte la ricerca della perfezione diventa un alibi per non agire. C’è qualcosa da fare, ma rimandiamo. O non facciamo. Perché non siamo ancora pronti; o perché non ci sono ancora tutte le condizioni favorevoli.
Sono balle. Potremmo cominciare da subito; ma abbiamo paura. Di non farcela. Di non essere all’altezza. Del giudizio altrui. Così la tiriamo per le lunghe. Posticipiamo. Spesso in eterno.
Le condizioni ideali non ci saranno mai. La fifa l’avremo sempre. L’unica soluzione è cominciare ad agire. Un passo alla volta. Più il compito ci appare maneggevole, più la paura cala. Pensiamo “Beh, così ce la posso fare”. E così ce la facciamo davvero.

Mario Furlan, life coach – Essere miope non conviene…

Per realizzare i tuoi obiettivi devi avere la vista lunga. Ed essere capace di rinunciare a un piccolo piacere oggi per ottenerne uno più grande domani.
Chi non combina nulla di buono di solito ha la vista corta. E’ miope. Antepone la soddisfazione immediata a quella posticipata. Preferisce l’uovo oggi alla gallina domani. E magari non sa nemmeno cosa farà domani. Come il tossicodipendente: la sua visuale arriva fino alla prossima dose. E non sa cosa farà dopo.
Vuoi ottenere un risultato domani? Devi fare un sacrificio oggi. Vuoi dimagrire? Devi metterti a dieta e andare in palestra. Vuoi disintossicarti i polmoni? Devi smettere di fumare. Vuoi laurearti? Devi studiare. Oggi stringi i denti. Ma domani la soddisfazione sarà tale da ripagarti di ogni sacrificio.

Le raccomandazioni? Serve di più credere in se stessi!

Ero ragazzo, volevo fare il giornalista. L’unico modo per riuscirci era entrare nella scuola di giornalismo. Ma c’era una selezione rigorosa: accettavano solo 45 candidati su oltre 500 che si presentavano. Io non credevo che ce l’avrei fatta. Così chiesi a mio padre se conosceva qualcuno della commissione d’esame, per farmi raccomandare. Dopo qualche giorno mi disse:  “Ho un amico in commissione. Lui ti aiuterà a passare l’esame.”
Le sue parole mi rassicurarono. Mi presentai, sicuro di me, all’esame d’ammissione. Quando seppi di averlo superato corsi da mio padre: “Papà, ce l’abbiamo fatta! Ringrazia il tuo amico!” Mio padre sorrise: “Il tuo amico migliore sei tu. Quell’amico non esiste.” In quel momento imparai che siamo noi gli artefici del nostro destino. Se abbiamo la forza di credere in noi stessi.

Vincono i maratoneti, non i velocisti

Ricordi la favola della tartaruga e della lepre? Fanno una gara. La lepre parte a razzo, sicura della vittoria. Talmente sicura che si ferma a schiacciare un pisolino. E arriva la tartaruga. Lenta, ma costante. Non si ferma mai. Supera la lepre addormentata. E vince.
E’ così nella vita: vincono non i velocisti, ma i maratoneti. Non chi parte a cento all’ora, pieno d’entusiasmo, ma presto si ferma perché si scoraggia davanti alle difficoltà; bensì chi va avanti nel tempo. Giorno dopo giorno. Mese dopo mese. Ostacolo dopo ostacolo. Tenendo ben fisso, nella mente e nel cuore, l’obiettivo finale.