I titoloni? Roba da deboli

Quando su un biglietto da visita leggo tante sigle altisonanti davanti a un nome – Dott., Prof, Cav, On., Sen., Comm. – mi viene da sorridere. E il titolare di quel biglietto mi fa, istintivamente, tenerezza. Perché dimostra di avere bisogno di rafforzare la sua immagine attraverso titoloni roboanti, qualifiche ridondanti, orpelli magniloquenti. E se avverti il bisogno di rafforzarti vuol dire che ti senti deboluccio. Chi, al contrario, sa di valere non ha bisogno di usare titoli. Non dice “Sono il Dottor Mario Rossi”, ma “Sono Mario Rossi”. Sa di valere per quello che è. Non per la qualifica… Continua a leggere


Il coraggio di cambiare idea

Ci vuole coraggio per non cambiare idea. Ma a volte ce ne vuole ancora di più per cambiarla. Apprezziamo chi resta fermo sulle sue posizioni: è una persona coerente. Intransigente. Tutta d’un pezzo. Ma non sempre rimanere immobili è un pregio. Se la situazione cambia, o ricevi nuove informazioni che smentiscono le vecchie, cambiare punto di vista non è sintomo di contraddittorietà. Bensì di intelligenza. E di coraggio. Può essere più facile restare abbarbicato nel proprio atteggiamento. E continuare a ripetere sempre le stesse cose. Perché così facciamo bella figura. Veniamo stimati. Diamo un’immagine di integrità morale. Mentre per ammettere… Continua a leggere


Ogni giorno ha nuove opportunità. Anche se non le vediamo.

La vita ci presenta ogni giorno opportunità. Di stringere un’amicizia. Di provare una nuova esperienza. Di iniziare un nuovo percorso. Ma spesso non sappiamo coglierle. Perché abbiamo il paraocchi. Le più belle opportunità della mia vita sono capitate per caso. Ma chissà quante ne ho perse. Senza nemmeno accorgermene. Ogni giorno ci sono nuove persone che incrociano la nostra strada. Non possiamo trascorrere il tempo ad approfondire tutte le nuove conoscenze. Molte le scartiamo subito. Ma possiamo sentire, a pelle, se quella nuova conoscenza ci piace. Se ci ispira. Se trasmette energia positiva. Se abbiamo qualcosa in comune. Se la… Continua a leggere


Scegliti bene gli amici!

Vai a Roma e, dopo un po’, acquisisci la tipica parlata romana: Ahò, mortacci tua! Vai a Milano e ti metti a a parlare in milanese:  Va fora di pé! Va da via i ciapp!  Viene da sorridere. Ma dietro al sorriso riconosciamo una verità: ci adattiamo all’ambiente in cui ci troviamo, ci lasciamo influenzare da esso. Non ne assumiamo soltanto l’accento e le espressioni tipiche, ma anche la mentalità. Per questo serve circondarsi di persone che ci aiutino a crescere. Se stai tra i disfattisti, i pessimisti, i negativi diventerai come loro: ti convinceranno che il mondo è nero.… Continua a leggere


Sicuri sì, arroganti no

Gheddafi si sentiva  intoccabile: ora è alla frutta. Dominique Strauss-Kahn era abituato a prendersi le donne con la forza: ora rischia 70 anni di carcere. Chi ha potere e soldi pensa spesso di essere al di sopra degli altri. Della legge. Delle regole. Di poter fare ciò che vuole. Si circonda di cortigiani, di falsi amici che lo lodano. Anche quando sbaglia. E perde il contatto con la realtà. E’ il peccato che gli antichi greci chiamavano di hubris: un mix di arroganza, supponenza, tracotanza, eccessiva fiducia in se stessi. Anche a noi, nel nostro piccolo, può capitare di sentirci… Continua a leggere


Meglio comprendere che giudicare

Quando ho saputo dell’uccisione di Bin Laden ho gioito. Poi mi sono vergognato. Primo, perché non è bello festeggiare un omicidio. Secondo, perché non sta a me giudicare. Non giudicate per non essere giudicati: lo dice il Vangelo. Giudicare è facile. Capire è difficile. Ma dobbiamo sforzarci di comprendere il perché. Perché il collega non collabora. Perché il capo ce l’ha con noi. Perché l’ amico si è allontanato. Perché l’amore si è raffreddato. Giudicare, condannare serve solo a giustificarci. A non farci sentire responsabili di quanto accade. Tanto la colpa è sempre degli altri. Che a loro volta giudicano… Continua a leggere


Non conta chi conosci. Ma come lo conosci.

Sappiamo  tutti che per fare carriera non conta tanto cosa conosci, quanto chi conosci. Ahimè, le conoscenze sono più importanti delle competenze. Ma non basta conoscere qualcuno di influente. Dipende come lo conosci. Le persone di potere hanno spesso tre caratteristiche. 1) Sono assediate da gente che chiede favori; 2) Sono circondate da gente che li sviolina; 3) Se la tirano. Se sei l’ennesima persona che chiede favori, o che gli lecca i piedi, sei uno dei tanti. Se invece cogli il bene nel potente e gli fai complimenti sinceri lo gratifichi nel profondo. Prima di chiedere devi dare. Ma… Continua a leggere


Amati e troverai amore

Perché alcune persone sono apprezzate, accolte a braccia aperte, amate mentre altre, per quanto si sforzino, si scontrano con diffidenza, freddezza, ostilità? La risposta sta in una sola parola: amore. Chi si ama, ed ama gli altri, è amato. Chi non si ama, e  quindi non ama gli altri, non è amato. Non puoi dare ciò che non hai. Non puoi amare gli altri se non ti ami. Ma dev’essere un amore sano, solare, ottimista, aperto al mondo. Chi si crede superiore agli altri e li tratta con sussiego in realtà non si ama: sta solo cercando di compensare un… Continua a leggere


La responsabilità è sempre nostra

Se io ti insulto e tu ci resti male, di chi è la responsabilità? Mia? Risposta sbagliata: è tua. Perché sei tu che mi consenti di ferirti.
Hai varie opzioni di fronte a te. Puoi: 1) Soffrirne; 2) Arrabbiarti; 3) Infischiartene; 4) Gloriartene. Puoi, infatti, pensare: “Guarda quel Furlan! Scrive tanti libri sull’autostima e poi si comporta da cafone. Valgo più io, che non ho mai scritto nulla, di lui”. Come vedi, la scelta su come reagire è tua! Non sono gli eventi esterni a farci stare bene o male, ma il significato che attribuiamo loro. Non possiamo controllare gli eventi. Ma possiamo controllarne il significato.

Comunichiamo sempre. Anche con il silenzio

Un amico si lamenta perché il politico, che in campagna elettorale gli ha promesso un favore, non si fa più trovare. Ha il telefono staccato, la segretaria risponde che è sempre in riunione. E mi chiede come fare a comunicare con lui. Un altro si dispera perché non riesce a comunicare con una ragazza di cui si è innamorato: lei non risponde alle sue chiamate, ai suoi sms, alle sue mail su Facebook. Entrambi si illudono che il loro interlocutore sia troppo impegnato. E non trovi il tempo di rispondergli. In realtà hanno già ricevuto la risposta. Che è un… Continua a leggere