Non puoi vincere una discussione. Puoi solo perderla.
La perdi se l’altro dimostra che stai sbagliando.
Ma la perdi anche se ti dimostri che lui sta sbagliando, e tu hai ragione.
Perché? Perché ti stai facendo un nemico.
Quasi nessuno è disposto a riconoscere che ha torto. Per una questione di ego, di orgoglio, di amor proprio. E’ sbagliato. Ma molti confondono l’avere sbagliato con l’essere sbagliati.
A tutti capita di sbagliare, ma nessuno è sbagliato. Però quanto coraggio e quanta forza d’animo ci vuole per dire, serenamente e apertamente, “Hai ragione, ho torto!”
Sono qualità che ben pochi, oggi, hanno. Sui social, nei dibattiti televisivi, ovunque ciascuno pretende di avere ragione a tutti i costi. Non cerca di capire il punto di vista dell’altro, ma solo di ridicolizzarlo. O di criminalizzarlo. Per dimostrare che l’interlocutore è o un farabutto, o un idiota. Lo vediamo quotidianamente: che si parli di vaccini, di Green pass, di immigrazione, di legalizzazione dell’eutanasia, di Legge Zan, di legalizzazione della cannabis o di altri temi al centro del dibattito, ci sono sempre due fronti contrapposti. Che si guardano in cagnesco. E nessuno dei due è disposto a riconoscere qualche bontà nelle opinioni altrui.
Il mio consiglio? Non comportarti da intollerante e da supponente. Ma sii abbastanza umile da cercare qualcosa di giusto, e di condivisibile, dove ti sembra che sia tutto sbagliato. E abbastanza coraggioso da riconoscere i tuoi errori.
Ogni giorno su Facebook i consigli del life coach e motivatore Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!