Archivi autore: Mario Furlan
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Il mondo è una giungla
Tempo e salute, due tesori che non sappiamo di avere
Ricevi ciò che dai
Ricevi ciò che dai. Vuoi amici? Dai amicizia. Vuoi fiducia? Dai fiducia. Vuoi amore? Dai amore. Sta a te fare il primo passo. Con prudenza. Ma anche con convinzione. Perché gli altri si regolano sul nostro comportamento. Aspettano di vedere cosa facciamo noi. Se siamo diffidenti, ostili o critici con loro, loro faranno altrettanto con noi.
Certo, si può restare fregati. Puoi dare amicizia, fiducia e amore e ritrovarti con un pugno di mosche. Ma è meglio tentare, e rischiare la delusione, che non tentare per paura della delusione e ritrovarsi con le mani vuote.
Cosa conta veramente nella tua vita?
Non pretendere di avere sempre ragione
Elogio dei sogni
Quando usare le mail. E quando no.
Non usare la mail per comunicazioni delicate, in cui rischi di urtare la suscettibilità del ricevente. Perché la posta elettronica è uno strumento freddo, asettico. E’ difficile trasmettere emozioni con la sola parola scritta; e anche gli emoticon servono a poco. Si rischiano incomprensioni, diverbi, litigi. Meglio, in questo caso, parlarsi al telefono; parlarsi aiuta a capirsi meglio, la voce trasmette lo stato d’animo. E se la situazione è particolarmente critica meglio incontrarsi di persona; guardarsi negli occhi, e utilizzare il linguaggio del corpo per comunicare, aiuta a scongiurare equivoci e fraintendimenti e a rinsaldare il rapporto.
Come entrare in sintonia con gli altri
Concentrarci sul nostro interlocutore è il modo migliore per entrare in sintonia con lui, conquistare la sua fiducia, diventare suo amico. Dedicagli tutta la tua attenzione: è segno di rispetto nei suoi confronti. Osserva le espressioni, la mimica, la gestualità: conoscerai le sue emozioni e potrai metterti meglio nei suoi panni. Non interromperlo quando parla: è maleducato, irritante e fa perdere il filo. Fai tutto ciò ed entrerete in empatia. Altrimenti farai come la maggior parte delle persone. Che, secondo Leonardo da Vinci, “guarda senza vedere, sente senza ascoltare e parla senza pensare”.