Mario Furlan, life coach – Usa l’amore per raggiungere i tuoi risultati

Mario Furlan, life coach e motivatore

Mario Furlan, life coach e motivatore

Spesso siamo disposti a fare per chi amiamo ancora di più di ciò che faremmo per noi stessi. Una madre ne è il classico esempio: è disposta a fare di tutto, anche a morire, per suo figlio.
Sfruttiamo questa nostra caratteristica per attingervi la motivazione a impegnarci nei momenti di crisi. Proprio in quei frangenti, in cui ci viene voglia di gettare la spugna, pensiamo a chi amiamo: un figlio, il partner, un genitore, un amico… E dedichiamo i nostri sforzi a quella persona. L’amore ci aiuterà a trovare nuova energia, e a raggiungere il risultato.
Se sei credente, puoi dedicare il tuo sacrificio a Dio, al Santo cui sei devoto, al  Profeta…Ogni religione abbraccia questo modo di pensare: è la potenza della Fede.

Ogni giorno su Facebook  i consigli del life coach e business coach, formatore e motivatore Mario Furlan per la tua motivazione e la tua crescita personale!
Mario Furlan è stato eletto “miglior life coach d’Italia” dall’Associazione Italiana Coach.

 

Il vademecum per evitare incidenti nelle smart cities

SMART CITIES, NEGLI EDIFICI DEL FUTURO LA SICUREZZA DEI CITTADINI PASSA DAGLI ASCENSORI: ECCO IL VADEMECUM PER EVITARE INCIDENTI ED IMPREVISTI LAST MINUTE

 La sicurezza è più che un semplice concetto, è un vero e proprio codice da seguire nel presente per creare un futuro migliore”: con queste parole Luca Romano, Safety Manager di KONE Italia, definisce un termine che, in vista della Giornata Mondiale dedicata alla Sicurezza e alla Salute sul lavoro in programma il 28 aprile, assume ancor più rilevanza. Il tema ha una valenza a 360° che coinvolge tutti i principali settori operativi, tra cui l’edilizia, asset responsabile della costruzione delle cosiddette “smart cities” o “città del futuro”, all’interno delle quali i veri protagonisti saranno gli ascensori digitali. Questo emerge da una serie di ricerche condotte da Espresso Communication per KONE che, in veste anche di collaboratore di The European House – Ambrosetti per la realizzazione di una ricerca sugli investimenti nella filiera degli smart building, vede nell’invenzione nata nel lontano 1857 una vera e propria capitale di valori, tra cui la sostenibilità, l’innovazione e, per ultimo ma non meno importante, anche la sicurezza.

Quest’ultima, in casa KONE, risulta un principio su cui si fonda l’operatività quotidiana. Conferme in merito giungono da Luca Romano, Safety Manager della multinazionale di origine finlandese: “La safety è uno dei tratti distintivi della nostra company. Realizzando prodotti che hanno il compito di trasportare persone da un piano all’altro, abbiamo l’obbligo di prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio. Ciò significa, in primis, mettere i nostri professionisti nelle migliori condizioni lavorative possibili, fornendo loro tutta l’attrezzatura necessaria al fine di svolgere il loro operato al meglio. In questo modo possono realizzare innovazioni in linea con le esigenze quotidiane, capaci di governare i diversi flussi di cittadini in tutta sicurezza. A questo proposito, di recente, abbiamo anche rafforzato la partnership con Hilti, azienda specializzata in soluzioni per l’edilizia, scegliendo la piattaforma cordless Nuron per cantieri più sicuri, efficienti, produttivi e tecnologicamente all’avanguardia”.

Fanno seguito alle parole di Romano anche una serie di informazioni di natura normativa: la progettazione e l’installazione degli ascensori in Europa, infatti, è regolamentata dalla Direttiva 2014/33/UE. Questa stabilisce i requisiti che i fabbricanti dei componenti di sicurezza e gli installatori sono chiamati a rispettare.

In casa KONE, la sicurezza passa da una serie di attività che vengono applicati day by day in fase di servizio:

  • Analisi: in caso di eventuali incidenti, il team operativo analizza accuratamente quanto successo in modo tale da riparare eventuali guasti e fornire così un nuovo strumento di ultima generazione.
  • Aggiornamento: se un ascensore o una scala mobile situata all’interno di un determinato condominio o edificio pubblico, questo viene modificato con l’obiettivo di soddisfare le richieste dei cittadini che lo utilizzano.
  • Manutenzione: al fine di ridurre al minimo il numero di imprevisti o incidenti occasionali, i professionisti di KONE effettuano, a cadenza variabile, una serie di controlli di manutenzione per testare lo stato attuale dei singoli prodotti.
  • Digitalizzazione: grazie all’innovativo KONE 24/7 Connected Services, dotato di IA, vengono analizzati ascensori e scale mobili in forma preventiva in modo tale da porre all’attenzione dei tecnici eventuali anomalie prima che si verifichi un guasto.
  • Organizzazione: ogni anno in tutte le sedi made in KONE viene organizzato un evento ad hoc per celebrare la sicurezza e sensibilizzare i dipendenti sul tema. Per i cittadini e le comunità del territorio ci sono ulteriori iniziative all’interno di edifici o strutture pubbliche.

Mario Furlan, life coach – Perché non conviene raccontare, e raccontarsi, balle

Il life coach e motivatore Mario Furlan

Mario Furlan, life coach e motivatore

Viviamo in un mondo di promesse infrante. In cui la parola data, gli impegni, le garanzie sembrano, ormai, non garantire più nulla. Sono carta straccia, parole al vento. E questa cattiva abitudine, e mancanza di rispetto, è andata crescendo negli ultimi anni.

Diciamo “Ci vediamo venerdì!”, o “Ci sentiamo domani”, sapendo che forse non sarà così. Perché ce ne dimentichiamo. O ce ne infischiamo. E magari ci inventiamo qualche scusa per giustificare la nostra assenza.
Assicuriamo il nostro impegno per aiutare  l’amico a trovare un lavoro, ma quando per mail ci arriva il cv lo cestiniamo.
Abbiamo firmato un contratto di lavoro, ma ci mettiamo in malattia per non lavorare e ricevere comunque lo stipendio.
Ci ripromettiamo di smettere di fumare o di iniziare a correre, ma sotto sotto sappiamo che non faremo né una cosa, né l’altra.

Ma quando non manteniamo la parola data, perdiamo credibilità. E quando perdiamo credibilità, rompiamo le relazioni. Con gli altri. E con il nostro animo.
Gli altri non ci credono più. Ci considereranno, giustamente, inaffidabili. Per non dire di peggio. Si sentiranno presi per i fondelli. E noi stessi non crederemo più in noi stessi, e a ciò che avremmo deciso. Le nostre promesse saranno promesse da marinaio, non avranno alcun valore.
Prova a mantenere la parola data per almeno un mese. Con gli altri. E con te stesso. Vedrai, poco per volta, il mondo intorno a te cambiare.  E diventerai una delle poche persone davvero rispettate e stimate. Perché non prendono in giro. Perché sono oneste. Perché la loro parola è oro. E perché sono attendibili, leali, serie e corrette.

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Mario Furlan è stato eletto “miglior life coach d’Italia” dall’Associazione Italiana Coach.

 

Alessandro Saviola: ecco il segreto del successo del mio gruppo, leader mondiale per il riciclo del legno

Alessandro Saviola, Presidente di Saviola Holding

Alessandro Saviola, Presidente di Saviola Holding

Gruppo Saviola è l’azienda leader in Italia e nel mondo per il riciclo del legno post-consumo per la produzione del pannello ecologico 100% recycled wood che arreda in modo sostenibile le nostre case. Quindici stabilimenti in Italia e nel mondo, 2000 collaboratori, 900 milioni di fatturato: è un vero e proprio colosso internazionale della circular economy nata a Viadana (MN) e che esporta la bellezza del Made in Italy nel mondo. Alessandro Saviola, Presidente del Gruppo Saviola e noto imprenditore, ci spiega il segreto del successo della sua azienda.

Il termine impresa ha un doppio significato, quello di azienda, intesa come realtà industriale, e quella che deriva dal verbo “intraprendere”, ovvero una sfida. Nel suo lavoro questi due significati si trovano l’uno accanto all’altro, destinati a coesistere. Cosa l’ha spinta a fare impresa, a intraprendere questo viaggio con tutte le soddisfazioni, ma anche i rischi che ne derivano?

Gruppo Saviola come impresa è nata già come una sfida. Quella di mio padre che partendo da zero nel 1963 è riuscito a creare una realtà consolidata e che quest’anno celebra i 60 anni di storia, ma penso poi alla sfida più grande (che con la consapevolezza ambientale di oggi posso dire essere stata vinta) abbandonare l’uso di legno vergine per passere a trasformare una materia prima seconda come il legno post-consumo. L’azienda si è dovuta trasformare e noi siamo cambiati con lei. Fin da bambino sono cresciuto in azienda che per me già da allora era profumo di casa. Da quel momento ho dovuto affrontare tante sfide a partire dal 2009 con la scomparsa improvvisa di mio padre in piena crisi economica. Mi piace molto fare quello che faccio e, insieme ai miei collaboratori e collaboratrici, vedere realizzati gli obiettivi che insieme ci poniamo ogni giorno.”

Parlando di obiettivi, Mauro Saviola già negli anni ‘90 ha trasformato il Gruppo in quella che oggi viene chiamata un’azienda Eco-Ethical. Al momento non siete solo leader nel vostro settore, ma siete anche i pionieri nel riciclo del legno post-consumo e un esempio di sostenibilità sicuramente da seguire. È un grande traguardo?

“Sicuramente oggi stiamo continuando quella che è stata la visione pionieristica di mio padre, cercando di migliorarci e alzare sempre di più l’asticella. Siamo molto fieri di quello che facciamo, ogni giorno salviamo con la nostra produzione 10mila alberi e ogni anno tanti quanti la dimensione del Comune di Roma. Ultimamente, stiamo cercando di comunicare questo messaggio perché vogliamo informare le persone renderle più consapevoli del fatto che arredare la casa in modo sostenibile è possibile. Quando si parla di riciclo in pochi pensano al legno. Posso dire che uno dei nostri obiettivi, al momento, è certamente quello di informare il consumatore che esistono materiali, in questo caso i nostri pannelli ecologici 100% recycled wood, esteticamente e qualitativamente identici ai materiali a cui si ispirano (legni, pietre, tessuti, marmi…), ma con un impatto ambientale nettamente positivo.”

C’è qualche consiglio che si sente di dare a tutti quei giovani che hanno intenzione di intraprendere un percorso imprenditoriale?

“Sicuramente sono fondamentali la motivazione e la perseveranza, ma soprattutto l’avere fiducia. Io stesso mi sono trovato in prima persona ad intraprendere nuove sfide. Fare impresa al giorno d’oggi è certamente una scommessa, ma è anche l’esperienza più appassionante che mi sia capitata. Quello che faccio e che devo fare ogni giorno è anche quello che amo e quindi ci metto tutta la passione che ho, impegno e coraggio. Questo anche grazie alla mia famiglia e ai miei amici. Circondarsi di persone appassionate è molto importante, qualcuno che ti sappia dare buoni consigli ma anche qualcuno che ti stia vicino nei momenti più difficili.”

Mario Furlan, life coach – Come essere vincitori

Coltivare una mentalità vincente aiuta a vincer

Coltivare una mentalità vincente aiuta a raggiungere i risultati sperati

Scienziati di un’università americana organizzarono un combattimento tra topi. E drogarono uno dei due, per intontirlo.
Naturalmente vinse l’altro. Che continuò a vincere nei match successivi, anche contro roditori più grossi di lui. Perché si sentiva forte, vincitore: era motivato a combattere, sicuro di sé.

Noi umani siamo come i topi. Una volta che iniziamo ad avere successo e a vincere, è più facile continuare a farlo. Perché ci convinciamo di essere dei vincitori. Naturalmente funziona, purtroppo in modo ancor più incisivo, anche all’inverso: spesso basta una sola sconfitta per persuadersi di essere dei perdenti, dei buoni a nulla.

Quindi aiuta i tuoi collaboratori, e i tuoi figli, ad ottenere delle prime, facili vittorie: si sentiranno vincitori, si comporteranno da vincitori.  E cosa fanno i vincitori? Continuano a vincere!

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Mario Furlan è stato eletto “miglior life coach d’Italia” dall’Associazione Italiana Coach.