Uno dei due fratelli gemelli picchia la sua partner. E’ un bruto: la schiaffeggia, la insulta, la mortifica. L’altro, invece, è un uomo perbene: la tratta con grandissimo amore e rispetto.
Perché si comportano in modi antitetici, pur avendo avuto le stesse esperienze nei primi anni di vita, quelli che ti danno l’imprinting? La risposta è identica per entrambi: Perché sono vissuto per anni vedendo mio padre che prendeva a botte mia madre. Identica è stata l’esperienza, per l’uno e per l’altro. Ma opposto è stato il loro modo di interpretare l’esperienza. Uno ha ripetuto il tragico errore del genitore. L’altro l’ha voluto a tutti i costi evitare.
Non sono gli eventi della vita a determinare il nostro destino. Lo è, invece, il modo in cui interpretiamo gli eventi. E il modo on cui reagiamo. Abbiamo il libero arbitrio. Possiamo scegliere. Se percorrere la strada che ci è stata mostrata. Oppure sterzare a 180 gradi. E decidere di cambiare direzione.
Questo ci insegna che la colpa delle nostre azioni non è degli altri. Gli altri, a cominciare dai genitori, ci possono sicuramente influenzare. Ma la responsabilità delle nostre azioni è sempre, e comunque, nostra.
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Mario Furlan è stato eletto “miglior life coach d’Italia” dall’Associazione Italiana Coach.