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Per molti, la colpa dei loro rovesci è sempre degli altri. O della sfortuna. Loro, per carità, non c’entrano mai. Così facendo, non si assumono le loro responsabilità. E si sentono vittime. Degli altri, del mondo crudele, della vita… La persona di successo rifugge totalmente da questo ragionamento. Sa che è lui l’artefice del suo destino. Certo, avere fortuna serve: chi potrebbe negarlo. Ma finché pensiamo che tutto quanto dipenda dagli altri, o dalla buona o cattiva sorte, rinunciamo a darci da fare. Che serve, infatti, impegnarci, se tanto possiamo farci ben poco? Questo atteggiamento rinunciatario demotiva, deprime e distrugge…