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Pur restando adulti maturi, ci sono alcune bellissime qualità che possiamo imparare dai bambini. 1) Non si arrendono mai – Un bimbo cade per terra centinaia di volte quando impara a camminare, ma ogni volta ritorna in piedi. E ci riprova. L’adulto, invece, dopo un po’ si scoraggia. E rinuncia; 2) Sono curiosi – Non si accontentano del loro solito mondo, ma vanno alla scoperta di novità. Invece spesso l’adulto perde il desiderio di conoscere, provare, sperimentare, tentare; 3) Vivono nel qui e ora – Sono capaci di gustare il momento presente, con una partecipazione totale. E, quando si divertono,… Continua a leggere
Alessandro Gatti: il camino ecologico è la nuova frontiera del design sostenibile
Alessandro Gatti è l’imprenditore che ha creato in Italia una nuova nicchia di mercato nel settore del mobile, quella dei camini senza canna fumaria, con il brand maisonFire. E’ inoltre Vice Presidente del Gruppo Immobiliare Gabetti, investe in startup da sempre e nel residenziale turistico, tra USA ed Europa, ma anche in Puglia, dove ha acquistato Tenuta Contrada Albrizio a Ostuni e produce un apprezzato olio extravergine di oliva. “Nel 2009 ho notato il potenziale dei camini a bioetanolo, che stavano prendendo piede all’estero. Ho pensato che potessero rispondere ai nuovi stili di vita degli italiani, orientati a vivere nelle… Continua a leggere
Mario Furlan, life coach – L’empatia giusta e quella sbagliata
Empatia è una parola molto di moda. Ed è comprensibile: nelle relazioni tra persone l’empatia, cioè la capacità di capire le emozioni altrui, è fondamentale per stabilire un rapporto costruttivo. Simpatico è chi è piacevole, divertente e fa sorridere. Empatico è invece chi si mette nei tuoi panni: qualcosa di molto più profondo. Ma esistono due empatie: una giusta, con la persona; e una sbagliata, con il suo errore. Prendi lo studente che non riesce a studiare. Puoi dirgli “Capisco che fai fatica, se fai così e così ce la puoi fare”. Giusto. Sbagliato sarebbe, invece, empatizzare con la sua… Continua a leggere
Mario Furlan, life coach – I due modi per cambiare
Ci sono due modi per cambiare. Cioè per riuscire a fare qualcosa che ci incute paura, o comunque ci mette a disagio. Possiamo iniziare poco per volta. Un passettino alla volta. Oppure possiamo lanciarci a capofitto. E’ come tuffarci nell’acqua fredda. C’è chi preferisce cominciare a bagnare i piedi, per poi passare ai polpacci, alle cosce, ai fianchi… E’ una strategia lenta, ma graduale. La maggior parte delle persone la predilige. Ma c’è anche l’altra, opposta: consiste nel tuffarsi. Di punto in bianco. E’ immediata, veloce. E richiede più coraggio. Puoi usare una di queste due strade per smettere di… Continua a leggere
Mario Furlan, life coach – La falsa sicurezza
Un uomo va in barca lungo il fiume e si addormenta, cullato dalla corrente. Non si accorge che, mentre sta dormendo, gli ormeggi si sciolgono. E la corrente sospinge l’imbarcazione. Prima dolcemente, poi sempre più forte. Finché lui, scosso dai bruschi movimenti e al suono di un rumore sempre più assordante, si sveglia. E improvvisamente scopre di essere in balia delle rapide, che lo stanno portando verso la cascata. Da life coach ti metto in guardia: anche noi, a volte, ci comportiamo come lui. Ci culliamo in un senso di falsa sicurezza, pensando che possiamo lasciarci andare: tanto non ci… Continua a leggere
Mario Furlan, life coach – Cosa fare quando hai qualcosa sullo stomaco
Puoi avere qualcosa sullo stomaco in senso fisico: un cibo che non hai digerito. E in senso metaforico: si tratta di un evento, o di una persona, che non riesci a digerire. In entrambi i casi, la soluzione migliore è vomitare ciò che ci fa stare male. Quindi parlarne. Fuori dai denti. Senza remore. E, ovviamente, con grande rispetto e tatto. Puoi dire (quasi) tutto, dipende da come lo dici: se in modo aggressivo e giudicante, oppure con serenità e amicizia. Se pensi che qualcuno ti abbia fatto un torto ma non glielo dici, il tuo malessere cresce. Se invece… Continua a leggere
L’esploratore Fabrizio Rovella ora va in Lapponia
Sarà la Lapponia svedese la nuova meta scelta dall’esploratore Fabrizio Rovella, titolare dell’agenzia Sahara mon amour e noto come “l’uomo del Sahara”. Partenza prevista il 24 di giugno e ritorno dopo circa 15/20 giorni di trekking interamente in totale autonomia. Con alcune belle salite come il Kebnekaise, che con i suoi 2103 metri è la piu’ alta delle Alpi svedesi L’esploratore Fabrizio Rovella andrà nella regione a nord del Circolo Polare Artico, sulle tracce dei Sami, i grandi nomadi che fanno ancora la transumanza con le renne. Suo compagno di questa grande avventura sarà l’alpinista Davide Dematteis, istruttore nazionale di… Continua a leggere
Roberto Valenti, il fotografo premiato da Google
Il suo lavoro viene molto apprezzato. Al punto che nel 2016 Roberto Valenti viene convocato da Google Europe nella sede di Zurigo per essere premiato come “miglior fotografo d’Europa”. Continua a leggere
Rosmy, il suo Giromondo con Saturnino e Maurizio Solieri
E’ disponibile su YouTube il video di “GIROMONDO” https://youtu.be/HVkMs5dCZdk il nuovo travolgente singolo di Rosmy feat Saturnino & Maurizio Solieri. Il brano, scritto dalla stessa Rosmy e distribuito da Artist First https://rosmy.lnk.to/Giromondo è da oggi anche disponibile su tutte le principali piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. Conosciuta come una delle più interessanti cantautrici del panorama musicale italiano e contemporaneo Rosmy, con GIROMONDO ci invita a guardare il mondo da un’altra prospettiva. Un video stravagante per la regia di Beppe Gallo, un capovolgimento in un mondo diverso; dalla splendida location di Palazzo Visconti a MIlano verso un’altra dimensione che colora… Continua a leggere
Mario Furlan, life coach – Quando pretendono di dirci cosa dobbiamo fare
Quante persone pretendono di dirci cosa dobbiamo e cosa non dobbiamo fare, come comportarci, come vivere; e hanno da ridire, a volte vivacemente, se non ci sottomettiamo ai loro desideri. C’è chi lo fa in buona fede, per quello che credono sia il nostro bene: a cominciare dai genitori. I miei volevano che io frequentassi la Bocconi e diventassi un insegnante di Economia e finanza, come mio padre; e quando lasciai la Bocconi per frequentare Scienze politiche all’università Cattolica ne fecero una tragedia. Perché erano convinti, anche se non era così, che mi stessi dando la zappa sui piedi. C’è… Continua a leggere